I santi sono quelle persone nelle quali il Signore si può specchiare. La misura della nostra santità, al di là delle singole storie, è data da come sappiamo accettare la sua volontà. Maria Cristina Ogier (1955-1974) è stata in questo un esempio. Malata di tumore da quando aveva quattro anni, affidandosi in toto all’infinitamente Altro è riuscita a realizzare imprese gigantesche per i poveri e i sofferenti prima di arrendersi all’incontro definitivo.
Ora, quarant’anni dopo la morte e a sessanta dalla nascita, questo volume ne ripercorre i passi, proprio quando si è aperta la fase diocesana del processo di beatificazione: un cammino biografico, arricchito da testimonianze inedite sulle guarigioni prodigiose avvenute per intercessione della ragazza che viveva “sognando il Paradiso” e per la preghiera di tanti.
Fin da bambina dama dell’Unitalsi, pronta a battersi in difesa della vita nascente e per le missioni, è stata una ragazza che ha lasciato il segno in quanti l’hanno conosciuta e nelle opere da lei iniziate e che ancora oggi continuano. Un esempio, soprattutto per i giovani, di come i cammini di santità non siano missioni impossibili.
Moschella Duccio – Maria Cristina Ogier. Il più felice dei miei giorni
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