Solo affidandoci a Dio vinciamo il peccato
Gesรน, parlando del Battista, lo definisce ยซil piรน grande fra i nati di donnaยป (Mt 11,11). Significa che ha raggiunto la vetta a cui lโumano puรฒ tendere. Qual รจ? Rendersi conto del peccato e riconoscere il bisogno di Dio per superarlo. ร ciรฒ che facciamo in ogni messa nellโatto penitenziale.
Giovanni, nel predicare e amministrare un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, ha raggiunto la vetta piรน alta della sapienza. Il resto รจ compito di Dio. Il Battista, per primo,ย annuncia che la liberazione portata dal Messia non riguarda lโoppressore romano bensรฌ il peccato, unico, vero, grande carceriere dellโuomo. Per questo รจ il precursore: perchรฉ anticipa correttamente ciรฒ che farร il Messia e grazie a che cosa sarร possibile riconoscerlo.
Il testo prosegue rivelando il compimento di unโimmagine che era ombra nellโAntico Testamento: ad Abramo รจ chiesto di sacrificare il suo unico figlio, il prediletto, lโamato, ma poi non dovrร piรน farlo.
Verrร invece un figlio diverso che sarร sacrificato e ci รจ mostrata una grande apparizione trinitaria: Gesรน in preghiera, lo Spirito Santo che scende su di Lui e la voce del Padre che proclama a tutti: ยซTu sei il figlio mio, lโamato, in te ho posto il mio compiacimentoยป (Lc 3,22). Dio non sta mandando la sapienza; non sta mandando delle qualitร umane concentrate in un uomo straordinario come Giovanni Battista, bensรฌ sta mettendo sul piatto suo figlio, il suo compiacimento, la persona a cui tiene di piรน. E guardandolo non puรฒ che intenerirsi: โecco il mio figliolo, il mio bimbo!โ. Perchรฉ per un genitore i figli restano sempre piccoli. Cโรจ una tenerezza dei genitori verso i figli e Dio, in questo testo, si mostra Padre affettuoso.
Gesรน รจ lรฌ in preghiera, cioรจ ha una relazione con il Cielo nella sua piccolezza e umiltร . AnchโEgli come se fosse un peccatore, perchรฉ se ne assume la condizione ricevendo il battesimo. E il Cielo si apre. ร curioso che nella prima rivelazione da parte di Gesรน egli resti in silenzio, perchรฉ รจ Dio a prendere lโiniziativa. Noi siamo introdotti nella Santissima Trinitร per mezzo e grazia del battesimo.
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Entrando nel segreto di Dio scopriamo che, alla radice della nostra esistenza, ci sono il bene, la luce, lโamore; che tutto quello che ci succede si puรฒ spiegare con lโamore. Se noi, ad esempio, spieghiamo la nostra vita con il successo, sarร un fallimento: per tanto che sembri, sarร sempre poco, insufficiente; e, raggiunto un obiettivo, dovremo sempre rincorrerne un altro. Se la vita fosse possesso avremmo sempre troppo poco. Se la vita fosse affermazione del proprio ego, sarebbe sempre tristezza per non averlo affermato mai a sufficienza. Se lโesistenza รจ amore le cose si spiegano meglio: le umiliazioni hanno una finalitร buona, i dolori sono occasioni per crescere, imparare ad amare; e tutto quello che ci accade puรฒ essere letto in vista di una relazione.
Cosa succede allโuomo nel peccato? Vive senza una relazione con Dio e qualunque cosa faccia il cielo non si apre. Invece, a Gesรน, il cielo si apre. Dunque entrare nella preghiera significa vivere una relazione unica con il Padre, perchรฉ solamente noi abbiamo avuto il dono di aprire gli occhi sulla natura di Dio che si รจ rivelata in Gesรน. E la natura di Dio รจ relazione di dono gratuito, lโamore. La celebrazione del battesimo del Signore ci ricorda che cosโรจ il nostro battesimo: essere immersi in Dio e vivere del suo compiacimento.
Per gentile concessione di mons. Paglia. – FONTE
Qui tutti i commenti al Vangelo delle domeniche precedenti di mons. Vincenzo Paglia



