mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 8 Gennaio 2023

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Il Battesimo di Gesù

Gesù comincia il suo ministero facendosi battezzare da Giovanni. È un momento fondamentale nel ministero di Gesù.
Il momento del battesimo è un mistero di umiliazione. I tre momenti della maggior umiliazione della vita di Gesù sono la Circoncisione, il Battesimo e la Croce. Tutti nella luce dell’Incarnazione. La circoncisione era il segno di salvezza che si applicava all’uomo peccatore per introdurlo nel popolo eletto.

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Il Battesimo (quello che Giovanni, il Battista, somministrava) era una umiliazione del peccatore, un battesimo di penitenza. La Croce era il patibolo dei malfattori. Per questo Gesù appare malfattore tra i malfattori. Nel battesimo già risuonava la Croce. Gesù chiama la Croce Battesimo: “Con un battesimo io chiedo di essere battezzato, e come desidero che si compia!” (Lc 12,50). La cerimonia del battesimo era preceduta dalla confessione dei peccati personali, che manifestava la consapevolezza di essere peccatore. Era un passo con cui la persona si avviava ad una tappa nuova della sua vita e si disponeva alla venuta del Messia. Gesù si unisce alla moltitudine di peccatori che nel Giordano ascoltano la parola del Battista e si mette in fila, si unisce alla massa come uno di loro.

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Chi avrà visto Gesù in procinto di ricevere il battesimo di Giovanni, avrà pensato, senza fare un giudizio temerario, che fosse un peccatore che stava per ricevere il battesimo di penitenza come tutti gli altri. Questo avrebbe potuto essere un ostacolo alla sua predicazione. Come si poteva credere che fosse il Messia, il Figlio di Dio, se si era sottomesso al battesimo di penitenza? Giovanni resiste al desiderio di Gesù. Di lui aveva detto: “Egli è Colui che viene dopo di me e al quale non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali”. Certamente non portava un segno che lo qualificasse come Messia. Ma, all’opposizione di Giovanni, che non voleva battezzarlo, Gesù risponde: “Conviene che così si compia tutta la giustizia”. La giustizia era la stessa del Calvario. Fondamentalmente quella indicata da Isaia 53: Gesù, il servo di Yahvè, il servo di Dio. Che questa profezia si compia in questo stesso momento è confermato dalla Voce del Padre. Mentre lo Spirito Santo discende sopra di Lui che sta pregando, il Padre dice: “Questi è il mio Figlio diletto, in cui mi compiaccio”. Parole che vengono citate testualmente all’inizio del Cantico di Isaia: “Ecco il mio servo, che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccio” (Is 42,1). Un’altra risonanza biblica possiamo trovarla nel sacrificio di Abramo, quando Dio gli dice: “Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco” e gli ordina di immolarlo (Gen 22,2).

Lo Spirito Santo scende su Gesù e lo accompagna per tutta la vita. In tal modo è simbolizzata la presenza dello Spirito Santo che sarà su tutta la comunità dei redenti. Anticipando così nel Battesimo del Giordano il vero Battesimo, quello della Croce, che desiderava ricevere.

Lo Spirito Santo accompagna Gesù nel deserto dove verrà tentato dal diavolo. Il Padre, attraverso lo Spirito, gli suggerisce quella che è la sua volontà e sulla Croce “emisit Spiritum”, ci donò il suo Spirito, perché potessimo ricevere il battesimo, non di acqua, ma di “Spirito Santo e Fuoco”.

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Perché anche noi potessimo vivere come Gesù guidati dalla Spirito Santo, che ci “suggerisce” tutto quello che serve per camminare nella via che è Cristo.

Questa domenica è il giorno per rinnovare la fede nel nostro Battesimo. Non mancano coloro che preferiscono non battezzare i propri figli, ma attendere che lo scelgano da sé in età adulta. Sono rimasto stupito in uno dei miei viaggi a Mosca da ciò che mi disse il Nunzio Apostolico, un anziano vescovo di origine ceca: “In Russia si dice che ci siano cinquanta milioni di persone che sanno di essere state battezzate di nascosto, ma che non hanno avuto né un giorno di catechismo né hanno partecipato ad una liturgia, eppure, crollato il comunismo, riempiono le chiese e il Patriarcato costruisce nuove parrocchie. Vuol dire che questo battesimo funziona!”.

Anche Putin è stato battezzato, Stalin era stato anche in Seminario. Credo che una strada per ottenere la Pace sia proprio quella dello Spirito Santo che abita anche nel suo cuore.

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