mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 31 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 20, 1-9

Data:

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Eโ€™ vivo!

La mattina di Pasqua il Padre risponde alla domanda posta sulla Croce: La tomba รจ vuota!

I Vangeli riportano lโ€™interpretazione dei nemici di Gesรน: i discepoli hanno rubato il suo corpo. La fede ci da una risposta diversa: โ€œPerchรฉ cercate tra i morti Colui che รจ vivo? รˆ risorto! non รจ qui.โ€

La storia profana lo colloca nella galleria dei grandi defunti, fondatori di religioni o maestri di morale, alcuni addirittura ne negano lโ€™esistenza. Gli Angeli ci dicono: โ€œAlzatevi! Egli vive!โ€

รˆ difficile accettare questo mistero. Non sappiamo cosa significhi resurrezione. Risorgere dal sonno, da uno svenimento, il ritorno da una clinica? Ma non sappiamo cosa significhi la vittoria sulla morte di cui parlano i Vangeli.

La resurrezione di Gesรน non รจ una resurrezione simbolica come i Comunisti parlano della dottrina di Lenin. Non รจ il risveglio di un cadavere e il ritorno a questa vita per poi morire di nuovo, come avvenne per Lazzaro. San Paolo ci dice che Cristo รจ risorto dai morti e non muore piรน. La morte non ha piรน potere su di Lui. Gesรน non torna indietro, ma punta in avanti. La sua voce distoglie lโ€™attenzione della tomba vuota. Li invita a proseguire il cammino: โ€œVi precede in Galilea. Lร  lo vedreteโ€.

Noi crediamo che โ€œEgli รจ vivoโ€ che si รจ alzato e prosegue nella fede della Chiesa. Che non รจ stata la fede dei discepoli a farlo risorgere, al contrario, รจ stata la sua vittoria sulla morte a far risorgere la fede crocifissa dei discepoli che Egli ravviva con la sua presenza, con il suo Spirito che aveva promesso e che continua a farci entrare nella pienezza della veritร , anche della veritร  della Resurrezione.

โ€œIo vivo e voi vivreteโ€. Lui ci permette di entrare nella vera vita, piena. โ€œSono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโ€™abbiano in abbondanzaโ€. Gesรน ci libera da ciรฒ che lega e distrugge la vera vita. La paura dellโ€™egoismo, la colpa e in definitiva la morte.

La ricerca del Cristo vivente non รจ soltanto un affare personale, un fatto di devozione privata, recintato rispetto al mondo esterno. Dio si rivela nellโ€™Amore, avviene in una relazione: โ€œDovโ€™รจ caritร  e amore lรฌ cโ€™รจ Dioโ€.

Cristo รจ entrato nello spazio della Chiesa: โ€œDove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono un mezzo a loroโ€ . Sarร  anche nelle piccole comunitร  dei credenti come tra i discepoli di Emmaus.

Sarร  nei cristiani che testimoniano nella loro vita che Cristo รจ vivo in loro e attraverso di loro. Sarร  nella testimonianza dei santi e ancor piรน nella testimonianza dei martiri.

Sarร  segretamente e anonimamente nellโ€™ultimo dei fratelli e sorelle affamati assetati, poveri e perseguitati.

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Non solo nei credenti, sarร  anche nei cristiani anonimi, in tutti coloro che cercano la veritร , la bontร .

Siamo chiamati ad offrire in modo chiaro e credente i tesori della nostra fede di cui siamo responsabili. Anche noi abbiamo bisogno di conversione. Una conversione da uno statico essere cristiani e quello di divenire cristiani.

Fonte

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