Nel deserto
Con Gesรน, soli nel deserto per essere noi stessi con Dio.
Allโinizio della Quaresima ci รจ chiesto un atto di fede che porta in sรฉ tutto il mistero della salvezza. Dio non si accontenta di unโadesione superficiale, ma vuole una fede che fissa i capisaldi della nostra salvezza. I capisaldi della nostra fede sono quelli senza cui il cristianesimo svanisce e sono delineati dalla parola di Dio: Dio รจ il Creatore; il mondo e lโuomo si trovano in un rapporto con Lui di origine radicale, di dipendenza permanente, di finalismo assoluto.
Lโuomo รจ costituito in un rapporto profondo e misteriosissimo di amicizia con Dio. La presenza di una realtร , di un essere, in opposizione a Dio e in lotta con lโuomo ha riportato il primo successo col peccato e dal peccato il regno della morte che ha attraversato tutti gli uomini nessuno escluso, cosicchรฉ ogni uomo e tutta lโumanitร sono attraversati dal peccato e dalla morte. Tutto รจ riconducibile ad una fondamentale unitร : un uomo รจ caduto per lโinimicizia del diavolo e ha trasmesso a tutta lโumanitร il peccato.
A questo si contrappone unโaltra unitร : lโunitร del Cristo, unigenito del Padre, vincitore di quel Nemico a cui ha dato campo libero per tutta la sua vita fino a condurlo alla morte. Cosรฌ il demonio, il signore della morte, si รจ preso la rivincita conducendo alla morte il Nuovo Adamo. Ma dalla morte dellโUnigenito il demonio รจ stato vinto, spossessato del suo regno di peccato e di morte e lโuomo liberato.
Questi sono i cardini in cui รจ impegnata la nostra fede e la nostra possibilitร di vincere.
Se abbiamo questa fede, contempliamo la scena che il vangelo ci presenta oggi, allโinizio della Quaresima. Me la immagino molto semplicemente come un ragazzo in piedi, immobile sullโestremitร di uno scoglio, dinanzi al mare. La mamma lo chiama da lontano โVieni! Cosa fai?โ. Il ragazzo risponde semplicemente: โPensoโ.
Gesรน nel deserto pensa come realizzare la missione che il Padre gli ha affidato. La tentazione si presenta sotto la forma di una chiamata allโesercizio di un potere. Sarรฒ io un re come Davide? Un sovrano grande come Salomone? O un servitore obbediente e paziente e fatalmente sofferente? Gesรน sceglie la terza strada.
Abbiamo una indicazione dei sentimenti di Cristo quando, dopo lโannuncio della Passione, โPietro prende Gesรน in disparte e lo rimproveraโ. La risposta รจ chiara: โVattene satana! I tuoi pensieri non sono quelli di Dioโ. Il Cristo, senza dubbio, ha sentito lโeco della sua tentazione nel deserto.
Anche noi siamo chiamati a porci delle questioni fondamentali: โCosโรจ la mia vita?โ; โCosa conta ai miei occhi?โ; โQuali sono i miei progetti per lโavvenire?โ; โChi sei tu, Signore?โ; โCosa ti aspetti da me?โ.
Il deserto รจ anche il luogo dellโincontro e dellโAlleanza. Nel libro di Osea, per esprimere il ritorno alla grazia della sposa infedele, Dio dice: โLโattirerรฒ a me, la condurrรฒ nel deserto e parlerรฒ al suo cuoreโ. Approfittiamo di questa Quaresima per donarci dei tempi di deserto. Non cโรจ bisogno di raggiungere il Sahara, un luogo di vuoto e di silenzio รจ sicuramente a portata di mano. Una spiaggia, un bosco o, meglio ancora, una chiesa in tempo di solitudine o qualche ora in un monastero.
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