mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 1 Maggio 2022

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Lโ€™unica condizione

Quando ero Arcivescovo a Cagliari ci furono le elezioni comunali e pensai bene di fare una serie di articoli sul giornale diocesano dal titolo: โ€œPer chi dovete votareโ€. Il risultato editoriale fu notevole e piรน ci si avvicinava alla fatidica data piรน precisavo che la volta dopo avrei detto per chi votare. Aumentava la curiositร  e venivano approntate le armi per farmela pagare. Un cristiano chi deve scegliere come sindaco? โ€œIl cittadino che ama Cagliari piรน di se stessoโ€. Nessuno replicรฒ. La mattina dopo le elezioni, Massimo, il neo eletto, un caro amico, venne a dirmi che con quegli articoli lo avevo messo nei guai.

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Il vangelo di oggi ci racconta lโ€™investitura del primo Papa: โ€œSimone di Giovanni, mi ami tu piรน di costoro?โ€. Lโ€™unica condizione posta da Gesรน per essere il capo di tutti. Il Papa deve essere colui che ama Gesรน piรน di tutti, perchรฉ deve insegnare ad amarlo.

Questa รจ la regola universale che riguarda chiunque assume la responsabilitร  di qualcosa: amare. Lo sposo e la sposa sono coloro che amano la propria famiglia piรน di loro stessi e i guai cominciano quando questo principio comincia a vacillare. Ogni separazione e ogni divorzio ha alla radice la mancanza di amore, che fa saltare quanto di piรน sacro esiste sulla terra: il ruolo di madre e di padre. Il parroco รจ colui che ama la parrocchia piรน di se stesso, diversamente non รจ un padre, ma un funzionario.

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Ricordo con commozione la ruvida figura del mio parroco, quando, durante lโ€™ultima guerra, tutti lasciarono il paese per rifugiarsi nelle campagne, perchรฉ eravamo lungo la linea gotica. Lui soltanto rimase e tutti gli affidavano le chiavi della loro casa. Lo stesso si dica per il Vescovo: colui che ama la diocesi piรน di se stesso. Ma anche nel mondo secolare vale lo stesso principio, non soltanto per il sindaco, ma anche per i deputati e il presidente della Nazione, che non puรฒ essere che Colui che ama la nazione piรน di tutti, piรน di se stesso.

La religione non รจ un problema di testa, ma di cuore. Non puรฒ dirsi cristiano chi crede che Gesรน Cristo ha ragione ed รจ il piรน geniale di tutti i capi religiosi, ma colui che lo ama. Il primo comandamento parla chiaramente di cuore e soltanto di cuore e di amore: โ€œAmerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta lโ€™anima e con tutta la mente e il prossimo tuo come te stessoโ€, diceva lโ€™antica Legge, mentre la nuova precisa: โ€œPiรน di te stesso, come vi ho amato ioโ€, dice Gesรน. Quando il mondo e anche la Chiesa vanno avanti non col cuore, ma con la legge, si assiste alle cose piรน allegre, come giudicare se il capo ha rubato o quanto ha rubato, se ha amato tutti o se ha fatto scattare il principio โ€œtengo famigliaโ€e magari una famiglia allargata, in una parola se ha amato piรน se stesso di coloro che deve servire. Il sovvertimento di questi valori รจ lโ€™inizio della corruzione che รจ il principio della rovina di tutta la societร , perchรฉ come dice il proverbio: โ€œIl pesce comincia a puzzare dalla testaโ€.

Dio la rivolge la sua Parola a me e a te: โ€œMi ami tu?โ€. E anche noi โ€œaddoloratiโ€, come Pietro, per lโ€™insistenza di Gesรน nel voler quasi garantirsi del nostro amore, cosa rispondiamo? Personalmente ho sempre avuto difficoltร  a rispondergli. Ho trovato perรฒ tra i Padri della Chiesa Guglielmo da St. Thierry che, trovandosi nella nostra difficoltร , ha dato la risposta esatta: โ€œSignore, io non so se ti amo. Una cosa perรฒ รจ certa: desidero amarti.โ€ La gioia di sentire che Gesรน desidera il nostro amore รจ grande e ancora di piรน potergli rispondere chiedendogli di renderci capaci di amarlo.

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