Mons. Costantino Di Bruno – Commento alle letture del 4 Luglio 2019

Il commento alle letture del 4 Luglio 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore?

Gn 22,1-19; Sal 114; Mt 9,1-8

Gesù, dicendo al paralitico: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati”, non fa nulla di nuovo o di particolare. Compie un’azione altamente profetica. Infatti tutti i profeti sono grandi annunziatori del perdono del Signore o dell’invito al pentimento e alla conversione per avere il perdono dei peccati. Se per gli antichi profeti non era bestemmia, perché per Gesù un’azione profondamente profetica è giudicata una bestemmia? Può una parola essere santa per gli uni e bestemmia per gli altri? Davide ha peccato. Ha insultato il Signore. Natan gli dice: “Il tuo peccato è perdonato”.

Il Signore mandò il profeta Natan a Davide, e Natan andò da lui e gli disse: «Due uomini erano nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero, mentre il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina, che egli aveva comprato. Essa era vissuta e cresciuta insieme con lui e con i figli, mangiando del suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Era per lui come una figlia. Un viandante arrivò dall’uomo ricco e questi, evitando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso quanto era da servire al viaggiatore che era venuto da lui, prese la pecorella di quell’uomo povero e la servì all’uomo che era venuto da lui». si adirò contro quell’uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non averla evitata». Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell’uomo! Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi aggiungerei anche altro. Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l’Ittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l’Ittita”. Così dice il Signore: “Ecco, io sto per suscitare contro di te il male dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che giacerà con loro alla luce di questo sole. Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole”». Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Tuttavia, poiché con quest’azione tu hai insultato il Signore, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa (2Sam 12,1-15).

La bestemmia non è il frutto di una Parola di Cristo Signore. Non nasce neanche da una interpretazione errata dell’Antica Scrittura. La Parola di Gesù è dichiarata bestemmia da cuori malvagi che pensano cose malvage. Questi scribi non sono venuti con cuore puro per confrontare la Parola del Maestro con quella della Legge, dei Profeti, dei Salmi. Sono presenti invece per confrontare la Parola ascoltata con quella malvagia del loro cuore. Il loro cuore cattivo dice cattiva la Parola di Gesù. Anzi la dichiara bestemmia. Se Gesù bestemmia, può essere lapidato. È sufficiente che uno inizi a scagliare le pietre e Gesù è tolto di mezzo. Essi hanno intenzioni omicide.

Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Gesù si difende attestando con il miracolo che nessun uomo può bestemmiare e nello stesso tempo parlare in nome di Dio. Poiché la guarigione non è una bestemmia, neanche il perdono dei peccati è una bestemmia. Quando il cuore è cattivo, la mente è cattiva. Perde ogni sapienza. Si chiude nella sua ostinata e omicida stoltezza. La folla presente invece vede Dio in Cristo Gesù e lo afferma. Rende testimonianza alla verità.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci puri di cuore. Vogliamo vedere Dio dove Lui opera.

Fonte@MonsDiBruno

Read more

Local News