Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 8 Luglio 2021

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Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demรฒni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro nรฉ argento nรฉ denaro nelle vostre cinture, nรฉ sacca da viaggio, nรฉ due tuniche, nรฉ sandali, nรฉ bastone, perchรฉ chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

La missione di Gesรน รจ fatta di opere e di parole. Il fine delle opere รจ accreditare Gesรน come vero uomo mandato da Dio. Il fine delle parole รจ condurre ogni uomo alla piรน pura, perfetta, completa fede nel Padre suo. La vedova di Sarepta attesta che la vera parola di Dio รจ sulla bocca del profeta Elia, dopo che questi le ha risuscitato il Figlio: โ€œIn seguito accadde che il figlio della padrona di casa si ammalรฒ. La sua malattia si aggravรฒ tanto che egli cessรฒ di respirare. Allora lei disse a Elia: ยซChe cosa cโ€™รจ tra me e te, o uomo di Dio? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia colpa e per far morire mio figlio?ยป. Elia le disse: ยซDammi tuo figlioยป. Glielo prese dal seno, lo portรฒ nella stanza superiore, dove abitava, e lo stese sul letto. Quindi invocรฒ il Signore: ยซSignore, mio Dio, vuoi fare del male anche a questa vedova che mi ospita, tanto da farle morire il figlio?ยป. Si distese tre volte sul bambino e invocรฒ il Signore: ยซSignore, mio Dio, la vita di questo bambino torni nel suo corpoยป. Il Signore ascoltรฒ la voce di Elia; la vita del bambino tornรฒ nel suo corpo e quegli riprese a vivere. Elia prese il bambino, lo portรฒ giรน nella casa dalla stanza superiore e lo consegnรฒ alla madre. Elia disse: ยซGuarda! Tuo figlio viveยป. La donna disse a Elia: ยซOra so veramente che tu sei uomo di Dio e che la parola del Signore nella tua bocca รจ veritร ยป (1Re 17,17-24).

La stessa logica troviamo nelle opere di Gesรน: โ€œDi nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. Gesรน disse loro: ยซVi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?ยป. Gli risposero i Giudei: ยซNon ti lapidiamo per unโ€™opera buona, ma per una bestemmia: perchรฉ tu, che sei uomo, ti fai Dioยป. Disse loro Gesรน: ยซNon รจ forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dรจi? Ora, se essa ha chiamato dรจi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio โ€“ e la Scrittura non puรฒ essere annullata โ€“, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: โ€œTu bestemmiโ€, perchรฉ ho detto: โ€œSono Figlio di Dioโ€? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perchรฉ sappiate e conosciate che il Padre รจ in me, e io nel Padreยป. Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggรฌ dalle loro mani (Gv 10,31-39). Tutto il Vangelo secondo Giovanni รจ stato scritto secondo questa logica purissima di fede: โ€œGesรน, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perchรฉ crediate che Gesรน รจ il Cristo, il Figlio di Dio, e perchรฉ, credendo, abbiate la vita nel suo nome (Gv 20,30-31). Dalle opere di Cristo Gesรน alla fede in Cristo Gesรน, fede nella sua purissima veritร  e noi sappiamo qual รจ la veritร  di Cristo Gesรน. Basta leggere il Prologo del Vangelo secondo Giovanni. Dalla purissima fede in Cristo alla purissima fede nel Padre e nello Spirito Santo, secondo le veritร  da lui rivelate.

Questa stessa purissima logica di fede deve essere sempre riscontrata anche in ogni discepolo di Gesรน: dalle opere alla fede che lui รจ vero uomo di Gesรน e che la vera Parola di Gesรน รจ in lui, alla fede in Gesรน, alla fede nel Padre e nello Spirito Santo. Gesรน dona ai suoi Dodici Apostoli il potere sanare gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demรฒni. Sono, questi, poteri particolari dati ai Dodici per la prima missione. Nella missione dopo la sua gloriosa risurrezione, Gesรน dona ogni potere a colui che crede in Lui: ยซAndate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederร  e sarร  battezzato sarร  salvato, ma chi non crederร  sarร  condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demรฒni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherร  loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guarirannoยป (Mc 16,15-18).

Il Vangelo secondo Giovanni dona come segno di credibilitร  lโ€™amore vicendevole tra i discepoli: ยซCapite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perchรฉ lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perchรฉ anche voi facciate come io ho fatto a voi. In veritร , in veritร  io vi dico: un servo non รจ piรน grande del suo padrone, nรฉ un inviato รจ piรน grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altriยป (Cfr. Gv 13,1-35). Lโ€™amore del discepolo verso lโ€™altro discepolo di Gesรน รจ il miracolo che sostituisce ogni altro miracolo, รจ il segno che dona valore ad ogni altro segno. Senza questo segno, gli altri segni e gli altri miracoli resteranno muti. Mai parleranno di Cristo Gesรน e mai condurranno alla fede in Lui.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 10,7-15

Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli รจ vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demรฒni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro nรฉ argento nรฉ denaro nelle vostre cinture, nรฉ sacca da viaggio, nรฉ due tuniche, nรฉ sandali, nรฉ bastone, perchรฉ chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque cittร  o villaggio entriate, domandate chi lร  sia degno e rimanetevi finchรฉ non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne รจ degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne รจ degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dร  ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella cittร  e scuotete la polvere dei vostri piedi. In veritร  io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sรฒdoma e Gomorra sarร  trattata meno duramente di quella cittร .

Lโ€™Apostolo Paolo traduce la Parola di Gesรน nella Legge della caritร . Ecco come questa traduzione รจ operata sia nella Prima Lettera ai Corinzi e sia nella Lettera ai Romani: โ€œSe parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la caritร , sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la caritร , non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la caritร , a nulla mi servirebbe. La caritร  รจ magnanima, benevola รจ la caritร ; non รจ invidiosa, non si vanta, non si gonfia dโ€™orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dellโ€™ingiustizia ma si rallegra della veritร . Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta (1Cor 13,1-7).

La caritร  non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessitร  dei santi; siate premurosi nellโ€™ospitalitร . Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciรฒ che รจ umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare allโ€™ira divina. Sta scritto infatti: Spetta a me fare giustizia, io darรฒ a ciascuno il suo, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, accumulerai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene (Rm 12,9-21). รˆ questo il miracolo che ci fa riconoscere come veri discepoli di Gesรน. La Madre di Dio ci aiuti a vivere questo miracolo senza interruzione.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .