Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 8 Aprile 2020

- Pubblicitร  -

Il commento alle letture del 8 Aprile 2020 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Meglio per quellโ€™uomo se non fosse mai nato!

MERCOLEDรŒ SANTO 8 APRILE (Mt 26,14-25)

Il Salmo rivela che non esiste al mondo, dopo gli Angeli di Dio, creatura piรน bella dellโ€™uomo: โ€œO Signore, Signore nostro, quanto รจ mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, con la bocca di bambini e di lattanti: hai posto una difesa contro i tuoi avversari, ย ย ย ย ย ย  per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa รจ mai lโ€™uomo perchรฉ di lui ti ricordi, il figlio dellโ€™uomo, perchรฉ te ne curi? Davvero lโ€™hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi: tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari. O Signore, Signore nostro, quanto รจ mirabile il tuo nome su tutta la terra!โ€ (Sal 8,2-10). Se a questa rivelazione aggiungiamo quella che viene a noi dal Siracide, allora comprenderemo veramente lโ€™opera stupenda che Dio ha fatto: โ€œIl Signore creรฒ lโ€™uomo dalla terra e ad essa di nuovo lo fece tornare. Egli assegnรฒ loro giorni contati e un tempo definito, dando loro potere su quanto essa contiene. Li rivestรฌ di una forza pari alla sua e a sua immagine li formรฒ. In ogni vivente infuse il timore dellโ€™uomo, perchรฉ dominasse sulle bestie e sugli uccelli. Ricevettero lโ€™uso delle cinque opere del Signore, come sesta fu concessa loro in dono la ragione e come settima la parola, interprete delle sue opere. Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare. Li riempรฌ di scienza e dโ€™intelligenza e mostrรฒ loro sia il bene che il male. Pose il timore di sรฉ nei loro cuori, per mostrare loro la grandezza delle sue opere, e permise loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. Pose davanti a loro la scienza e diede loro in ereditร  la legge della vita, affinchรฉ riconoscessero che sono mortali coloro che ora esistono. Stabilรฌ con loro unโ€™alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. I loro occhi videro la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa. Disse loro: ยซGuardatevi da ogni ingiustizia!ยป e a ciascuno ordinรฒ di prendersi cura del prossimoโ€ (Sir 17,1-14). Di Giuda Gesรน dice: โ€œMeglio per quellโ€™uomo se non fosse mai nato!โ€. รˆ una parola pesante. Va compresa nella sua piena veritร .

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andรฒ dai capi dei sacerdoti e disse: ยซQuanto volete darmi perchรฉ io ve lo consegni?ยป. E quelli gli fissarono trenta monete dโ€™argento. Da quel momento cercava lโ€™occasione propizia per consegnare Gesรน. Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesรน e gli dissero: ยซDove vuoi che prepariamo per te, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Ed egli rispose: ยซAndate in cittร  da un tale e ditegli: โ€œIl Maestro dice: Il mio tempo รจ vicino; farรฒ la Pasqua da te con i miei discepoliโ€ยป. I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesรน, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: ยซIn veritร  io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: ยซSono forse io, Signore?ยป. Ed egli rispose: ยซColui che ha messo con me la mano nel piatto, รจ quello che mi tradirร . Il Figlio dellโ€™uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quellโ€™uomo dal quale il Figlio dellโ€™uomo viene tradito! Meglio per quellโ€™uomo se non fosse mai nato!ยป. Giuda, il traditore, disse: ยซRabbรฌ, sono forse io?ยป. Gli rispose: ยซTu lโ€™hai dettoยป.

Puรฒ Gesรน dire di un uomo: โ€œMeglio per lui se non fosse mai natoโ€? Lo puรฒ dire se questo ha fallito la sua vita, รจ caduto nel peccato contro lo Spirito Santo, รจ finito nella perdizione eterna. Se lโ€™uomo รจ la creatura visibile piรน bella fatta dal Signore, la nascita di Giuda porta bellezza a tutta lโ€™opera di Dio. Se perรฒ Giuda per il suo peccato si danna, allora, solo allora รจ preferibile la sua non nascita. Questo non vale solo per Giuda, ma per ogni altro uomo che fallisce la sua terrena esistenza e finisce nella perdizione. Solo la dannazione giustifica la frase di Gesรน. Nessun dolore terreno la potrebbe mai giustificare, perchรฉ ogni dolore si offre al Padre e diviene grazia di salvezza e di redenzione. Avvisando Giuda, Gesรน ha avvisato ogni uomo. I Martiri e i Confessori della fede questo ammonimento di Gesรน lo hanno ben compreso e a Lui hanno sacrificato la loro vita, sapendo che lโ€™avrebbero ricevuta ricca di gloria nella beatitudine eterna. Ma oggi chi crede piรน nella sua dannazione? Eppure essa รจ reale!

- Pubblicitร  -

Madre di Dio, Angeli, Santi, dateci una fede vera nel mistero della dannazione eterna.

Fonte@MonsDiBruno

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...