Piรน tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: โSignore, signore, aprici!โ. Ma egli rispose: โIn veritร io vi dico: non vi conoscoโ. Vegliate dunque, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno nรฉ lโora.
La vita di ogni uomo รจ fatta di molti frammenti, che noi chiamiamo minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni. ร sufficiente che noi poniamo fuori della Parola di Dio il primo dei frammenti che รจ il minuto e tutta la nostra vita entra in un processo di morte che รจ irreversibile. Lโirreversibilitร non รจ solo per noi, รจ anche per tutti coloro che da questo frammento vengono coinvolti.ย La prima donna visse un frammento della sua vita ponendosi fuori della Parola del Signore: fu la morte per tutto il genere umano. Non solo lei visse fuori della Parola di Dio il suo frammento, tentรฒ e sedusse il primo uomo perchรฉ anche lui si ponesse fuori della Parola del suo Signore:
ย โIl serpente era il piรน astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: ยซร vero che Dio ha detto: โNon dovete mangiare di alcun albero del giardinoโ?ยป. Rispose la donna al serpente: ยซDei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dellโalbero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: โNon dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morireteโยป. Ma il serpente disse alla donna: ยซNon morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il maleยป. Allora la donna vide che lโalbero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anchโegli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cintureโ (Gen 3,1-7).
Per questo frammento vissuto nella disobbedienza la morte รจ entrata nellโumanitร e per molti essa si trasformerร in morte eterna. Questa veritร dovrebbe aiutarci a comprendere quanto grande รจ la responsabilitร di ogni singola persona non soltanto per la sua vita, ma per la vita del mondo intero. Per un nostro frammento vissuto contro il Vangelo possiamo portare gravi disastri per il mondo intero. Una nostra decisione salva e una nostra decisione introduce nel mondo la morte.
LโApostolo Paolo, nella Lettera ai Romani, mette in una luce chiarissima divina, quali sono stati i frutti della disobbedienza di Adamo e quali quelli dellโobbedienza di Gesรน Signore: โQuindi, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccatoโฆ Fino alla Legge infatti cโera il peccato nel mondo e, anche se il peccato non puรฒ essere imputato quando manca la Legge, la morte regnรฒ da Adamo fino a Mosรจ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale รจ figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non รจ come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di piรน la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesรน Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non รจ come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed รจ per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed รจ per la giustificazione.
Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono lโabbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per lโopera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per lโobbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. La Legge poi sopravvenne perchรฉ abbondasse la caduta; ma dove abbondรฒ il peccato, sovrabbondรฒ la grazia. Di modo che, come regnรฒ il peccato nella morte, cosรฌ regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesรน Cristo nostro Signoreโ (Rm 5,12-21).
Qual รจ la grande differenza tra questi due frammenti della nostra storia vissuti da Adamo e da Cristo Gesรน?ย Con Adamo si entra nella morte per nascita, per discendenza da lui e nella morte si rimane per sempre, camminando di morte in morte. Con Gesรน invece si entra nel mistero della vita nuova per volontร e la volontร deve essere non solo di ogni singola persona, ma anche la volontร deve essere posta nel Vangelo per ogni attimo, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno. Ogni frammento della nostra vita dovrร essere portato nella piรน pura e santa obbedienza al Vangelo. Se togliamo la nostra obbedienza al Vangelo ritorniamo nella morte e da essa possiamo venire fuori solo per purissima grazia di Gesรน Signore. Oggi รจ questa veritร che รจ venuta meno. Il cristiano oggi vuole vivere nel grande peccato dellโadulterio o del tradimento di Cristo Gesรน, addirittura vuole consumare tutta la sua vita nel grande peccato di prostituzione che รจ la sua consegna al pensiero di questo mondo, affermando che poi al momento della morte celebrerร uno sposalizio di amore eterno con il suo Signore e Dio. Questo pensiero riduce a menzogna tutta la Parola del Signore. Fa di essa solo una favola, come tutte le altre favole che si narrano in questo mondo. Noi invece sappiamo che sempre il Signore vigila sulla sua Parola perchรฉ essa produca ciรฒ per cui รจ stata mandata sulla nostra terra. Nessuno si illuda: ciรฒ che la Parola dice, sempre si compie sulla terra e nellโeternitร .
LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 25,1-13
Allora il regno dei cieli sarร simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sรฉ lโolio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche lโolio in piccoli vasi. Poichรฉ lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzรฒ un grido: โEcco lo sposo! Andategli incontro!โ. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: โDateci un poโ del vostro olio, perchรฉ le nostre lampade si spengonoโ. Le sagge risposero: โNo, perchรฉ non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e comprateveneโ. Ora, mentre quelle andavano a comprare lโolio, arrivรฒ lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Piรน tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: โSignore, signore, aprici!โ. Ma egli rispose: โIn veritร io vi dico: non vi conoscoโ. Vegliate dunque, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno nรฉ lโora.
Alla luce di quanto giร detto sui frammenti della nostra vita, le cinque vergini stolte prendono le loro lampade, ma con esse non prendono lโolio. Questo frammento vissuto nella stoltezza quale frutto produce? Nel momento in cui devono essere nel corteo che accompagna lo sposo nella sala del convito, essi sono in giro per la cittร a comprare olio. Ma cโรจ un altro frammento che non dipende dalla loro volontร . La porta della sala del convito si chiude. Esse bussano. Ma ormai non si puรฒ piรน entrare in essa. La risposta รจ lapidaria: โIn veritร io vi dico: Non vi conoscoโ. Da qui lโammonimento per tutti noi: โVegliate dunque, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno nรฉ lโoraโ. Vegliate perchรฉ non sapete quando lo sposo verrร .
Contro tutta la Parola del Signore, contro tutta la Rivelazione, contro tutta la Tradizione della Chiesa, contro tutta la Sana Dottrina, contro tutto il Deposito della fede, noi oggi andiamo gridando che alla fine tutti saranno abbracciati dalla misericordia del Signore. Non si tratta perรฒ della misericordia rivelata dal Signore. Per le vergini stolte non cโรจ misericordia. La porta non si apre. Questa รจ la misericordia evangelica: se tu non porti nel Vangelo tutti i frammenti della tua vita, prima con la conversione e poi con la santificazione, non entrerai nel regno dei cieli. Ecco ancora la misericordia evangelica: โChiunque mi riconoscerร davanti agli uomini, anchโio lo riconoscerรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli; chi invece mi rinnegherร davanti agli uomini, anchโio lo rinnegherรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieliโ (Mt 10,32-33). Quando si vive la religione senza Vangelo, essa non รจ piรน la religione di Cristo Gesรน. ร invece la religione di Satana. La Madre di Gesรน ci porti nella vera religione, la religione cheย purissima obbedienza al Vangelo.
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .



