Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 7 Settembre 2022

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MERCOLEDÌ 07 SETTEMBRE  – VENTITREESIMA SETTIMANA T. O . [C]

Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete.

Quanto oggi Gesù annuncia al mondo intero, va ben compreso con tutta la potenza di luce e di verità nello Spirito Santo. Tu povero, vuoi essere beato? Voi avere il regno di Dio? Devi vivere la povertà portandola nel Vangelo, osservando ogni Parola di esso. Se non porti la tua povertà nel Vangelo, non sei beato. Sei solo povero. Tu che hai fame, vuoi essere beato? Devi anche tu portare la tua fame nel Vangelo.

Se la tua fame non la porti nel Vangelo e non la vivi secondo la Legge del Vangelo, hai solo fame, ma non sei beato nel regno di Dio e nel regno di Dio neanche saziato. Tu che ora piangi, vuoi essere beato per il regno? Pure tu devi portare il tuo pianto nel Vangelo, vivendolo secondo le regole del Vangelo. Altrimenti non potrai mai ridere nel regno di Dio. Non hai portato il tuo pianto nel Vangelo e secondo il Vangelo non lo hai vissuto.

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La stessa cosa vale per quanti sono ricchi, per coloro che sono sazi, per quanti ora ridono. Tu, uomo ricco, vuoi che la tua ricchezza si trasformi in beatitudine, portala nel Vangelo. Vivila secondo la Legge del Vangelo. Non sarà più per te motivo di povertà eterna, ma di benedizione e di consolazione, oggi e nell’eternità beata. Tu che ora sei sazio, vuoi che la tua sazietà non si trasformai in condanna eterna? Portala nel Vangelo. Vivila secondo la Legge del Vangelo e si trasformerà per te in sazietà eterna. Tu che ora ridi, vuoi che il tuo sorriso duri per l’eternità e non si iin pianto e in lutto eterno? Pure tu, porta il tuo sorriso nel Vangelo. Vivi ogni tuo momento secondo la Legge del Vangelo e allora sarai nella gioia per sempre. Non conoscerai mai il pianto della perdizione.

Il guai nella Scrittura Santa è sempre parola di misericordia da parte del Signore, perché ci si converta e si ritorni nella piena obbedienza alla sua Alleanza, secondo la Legge sul fondamento della quale l’alleanza è stata stipulata. Ecco altri guai annunciati da Cristo Gesù dai quali ci si deve convertire, altrimenti mai potrà esserci salvezza: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”.

Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza.

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Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità (Mt 23,13-28). Il guai della Scrittura Santa ti dice che se perseveri su quella strada per te c’è solo la perdizione eterna. Questo vale anche per una persona che è proclamata beata: se vuole rimanere beata per sempre, deve prestare molta attenzione a non uscire mai dalla verità che è nella Parola del Signore. Se esce dalla verità della Parola perde lo stato di beatitudine ed entra nello stato del guai.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 6,20-26

Un solo esempio è sufficiente perché tutti ci convinciamo che è possibile trasformare il guai in beatitudine: “A quelli che sono ricchi in questo mondo ordina di non essere orgogliosi, di non porre la speranza nell’instabilità delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché possiamo goderne. Facciano del bene, si arricchiscano di opere buone, siano pronti a dare e a condividere: così si metteranno da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera” (1Tm 6,17-19).  La Vergine Maria ci aiuti a comprendere secondo verità la Parola di Gesù.

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