Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 7 Giugno 2020

- Pubblicitร  -

Il commento alle letture del 7 Giugno 2020 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito

DOMENICA โ€“ SS. TRINITร€ โ€“ 7 GIUGNO (Gv 3,16-18)

Quanto รจ grande lโ€™amore di Dio? รˆ sufficiente contemplare Cristo Gesรน Crocifisso, con sapienza e intelligenza di Spirito Santo, e subito appare ai nostri occhi tutta lโ€™ampiezza, la grandezza, lโ€™altezza e la profonditร  dellโ€™amore del Padre. San Paolo annunzia che il Figlio รจ stato dato quando noi eravamo empi e peccatori: โ€œGiustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, lโ€™accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtรน provata e la virtรน provata la speranza. La speranza poi non delude, perchรฉ lโ€™amore di Dio รจ stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morรฌ per gli empi. Ora, a stento qualcuno รจ disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dallโ€™ira per mezzo di lui. Se infatti, quandโ€™eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto piรน, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione (Rm 5,1-11). Tanto grande รจ lโ€™amore del Padre per noi. Per la salvezza della creatura ha dato per noi il suo Figlio Unigenito.

Al dono di Dio deve corrispondere il nostro dono. Come noi ci doniamo a Dio? Accogliendo il dono del Padre. Come accogliamo il dono del Padre? Lo accogliamo per la fede nel Figlio dato per noi: โ€œOra invece, indipendentemente dalla Legge, si รจ manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesรน Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non cโ€™รจ differenza, perchรฉ tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che รจ in Cristo Gesรน. รˆ lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, cosรฌ da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesรน. Noi riteniamo infatti che lโ€™uomo รจ giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge. Forse Dio รจ Dio soltanto dei Giudei? Non lo รจ anche delle genti? Certo, anche delle genti! Poichรฉ unico รจ il Dio che giustificherร  i circoncisi in virtรน della fede e gli incirconcisi per mezzo della fede. Togliamo dunque ogni valore alla Legge mediante la fede? Nientโ€™affatto, anzi confermiamo la Leggeโ€ (Rm 3,21-31). Si crede nel Figlio, quando si accoglie la Parola del Figlio e la si eleva a nostra unica Parola di vita eterna, prestando ad essa ogni obbedienza. Si รจ redenti e giustificati per la fede in Gesรน.

In quel tempo, disse Gesรน a Nicodรจmo: ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร  stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโ€™unigenito Figlio di Dioยป.

Oggi si sta separando Dio da Cristo, Cristo dalla Chiesa, la Chiesa dal Vangelo, il cristiano dalla fede in Cristo Gesรน. Si sta annunziando da piรน parti una salvezza senza il vero Dio, il vero Cristo, la vera Chiesa, il vero Vangelo, la vera fede, la vera giustificazione, la rinascita da acqua e da Spirito Santo. Si predica una salvezza senza alcuna obbedienza alla veritร  che รจ nella Parola di Cristo Signore. Tutto sarebbe dono gratuito di un Dio senza rivelazione, senza Chiesa, senza grazia e senza veritร . Chi ancora crede in Cristo deve impegnare la sua voce interamente a difesa della vera salvezza in Cristo, nello Spirito Santo. La salvezza รจ opera della Beata Trinitร  in noi.

- Pubblicitร  -

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci annunziatori della vera salvezza del Padre in Cristo.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...