Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 3 Maggio 2022

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MARTEDรŒ 03 MAGGIO โ€“ TERZA SETTIMANA DI PASQUA [C]

SANTI APOSTOLI FILIPPO E GIACOMO

ยซDa tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: โ€œMostraci il Padreโ€? Non credi che io sono nel Padre e il Padre รจ in me?

Mostrare Dio รจ necessario perchรฉ si creda in Dio, mostrare Cristo Gesรน รจ necessario perchรฉ si creda in Cristo Gesรน, mostrare la Spirito Santo รจ necessario perchรฉ si creda nello Spirito Santo, mostrare la Vergine Maria รจ necessario perchรฉ si creda nella Vergine Maria. Come รจ possibile manifestare Dio Padre, il Figlio suo Unigenito, lo Spirito Santo, la Vergine Maria oggi nella nostra storia? Semplice. Manifestando che noi siamo purissimo amore del Padre, grazia liberatrice e sanatrice di Cristo Gesรน, sapienza, intelligenza, fortezza, consiglio, scienza, pietร  e timore del Signore dello Spirito Santo, cuore ricco di fede, misericordia, perdono, consolazione della nostra Madre celeste. Ecco come lโ€™Apostolo Paolo attesta che il suo Vangelo รจ vero. Esso รจ vero perchรฉ scritto con il suo sangue che quotidianamente versa per Cristo Gesรน:

โ€œTuttavia, in quello in cui qualcuno osa vantarsi โ€“ lo dico da stolto โ€“ oso vantarmi anchโ€™io. Sono Ebrei? Anchโ€™io! Sono Israeliti? Anchโ€™io! Sono stirpe di Abramo? Anchโ€™io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono piรน di loro: molto di piรน nelle fatiche, molto di piรน nelle prigionie, infinitamente di piรน nelle percosse, spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balรฌa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella cittร , pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nuditร . Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi รจ debole, che anchโ€™io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? Se รจ necessario vantarsi, mi vanterรฒ della mia debolezza. Dio e Padre del Signore Gesรน, lui che รจ benedetto nei secoli, sa che non mentisco. A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella cittร  dei Damasceni per catturarmi, ma da una finestra fui calato giรน in una cesta, lungo il muro, e sfuggii dalle sue maniโ€ (2Cor 11,21-32).

Se il Vangelo che noi annunciamo non รจ scritto quotidianamente con il nostro sangue versato per Cristo Gesรน, manca ad esso il fondamento storico e per il mondo esso diviene una favola, perchรฉ per noi รจ divenuto una favola, anzi รจ stato trasformato in favola. Baruc ci rivela che i narratori di favole non conoscono la veritร  della sapienza, perchรฉ non รจ divenuta storia nella loro vita: โ€œGenerazioni piรน giovani hanno visto la luce e hanno abitato sopra la terra, ma non hanno conosciuto la via della sapienza, non hanno compreso i suoi sentieri e non si sono occupate di essa; i loro figli si sono allontanati dalla loro via.

Non se nโ€™รจ sentito parlare in Canaan, non si รจ vista in Teman. I figli di Agar, che cercano la sapienza sulla terra, i mercanti di Merra e di Teman, i narratori di favole, i ricercatori dellโ€™intelligenza non hanno conosciuto la via della sapienza, non si sono ricordati dei suoi sentieriโ€ (Bar 3,20-23). ย รˆ tristezza eterna trasformare la croce di Cristo in un genere letterario e la sua incarnazione in una favola. รˆ dolore senza alcuna consolazione vedere la ricchezza di Cristo Gesรน calpestata e disprezzata. รˆ povertร  per lโ€™intera umanitร  togliere Cristo Gesรน il solo che puรฒ fecondare ogni cuore di amore, ogni mente di luce, ogni anima di risurrezione e di vita eterna.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 14,6-14

Gesรน non รจ un uomo venuto da Dio, come viene a noi un angelo o un profeta o qualsiasi altro uomo di Dio. Gesรน non รจ come Mosรจ, Elia, Eliseo, Isaia, Geremia o come i molti sapienti che si sono susseguiti nella storia. Non รจ neanche Apostolo del Padre come sono i suoi Apostoli. Lui รจ Dio e vive con Dio una comunione eterna con il Padre e con lo Spirito Santo. Lui รจ perรฒ della stessa sostanza o natura divina. Questa veritร  eterna รจ attestata dalle sue opere, opere che solo Lui puรฒ fare e nessun altro. Cโ€™รจ forse qualcuno che potrร  dare da mangiare la sua carne al mondo intero e per i secoli dei secoli? Solo Dio lo puรฒ fare e solo Gesรน lo fa con il suo corpo risorto, glorioso, immortale, incorruttibile. Madre di Dio, aiutaci. Vogliamo rendere vera la nostra fede, trasformando la Parola in vita.