Il commento alle letture del 3 Maggio 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Un estraneo invece non lo seguiranno
DOMENICA 3 MAGGIO (Gv 10,1-10)
Dio รจ il Pastore delle sue pecore. Questa veritร , affermata da tutta la Scrittura, chiede che vanga illuminata aggiungendo ad essa ogni altra veritร . Canta il Salmo: โIl Signore รจ il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca lโanima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perchรฉ tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. Sรฌ, bontร e fedeltร mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterรฒ ancora nella casa del Signore per lunghi giorniโ (Sal 23 (22) 1-6). La prima veritร da aggiungere rivela che Dio รจ pastore, ma avvalendosi dei sacerdoti e dei re, da lui costituiti, anche se con mansioni diverse, pastori del suo popolo. Ma noi sappiamo che questi pastori non si sono per nulla occupati del gregge. Il lamento di Isaia รจ uno dei piรน tristi di tutta la Scrittura Santa: โVoi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite. I suoi guardiani sono tutti ciechi, non capiscono nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi. Ma questi cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori che non capiscono nulla. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione. ยซVenite, io prenderรฒ del vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarร come oggi, e molto piรน ancoraยปโ (Is 56,9-12). Quando il pastore si disinteressa del suo popolo, รจ la rovina di tutto il gregge. La pecora diviene preda della pecora. La piรน violenta si serve della sua prepotenza contro quella debole.
Per mezzo del profeta Ezechiele, Dio promette che Lui stesso si sarebbe preso cura del suo gregge. Questa profezia di compie in Cristo Gesรน, il vero pastore del Padre. Chi non รจ pastore in Lui, con Lui, per Lui, sarร anche lui un ladro e un brigante, anche se consacrato per essere pastore del suo gregge. Quando un pastore รจ vero pastore in Cristo, con Cristo, per Cristo? Quando nutre il gregge con la purissima Parola di Gesรน e lo nutre con il Pane della Parola e il Padre dellโEucaristia. A queste realtร divine ed eterne, dovrร sempre aggiungere la sua quotidiana sofferenza, sollecitudine. Caritร pastorale che lo spingono a consumarsi anche fisicamente per la vita del gregge di Cristo Gesรน. San Paolo ci rivela che questo amore non รจ di tutti: โIo so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sรฉ. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voiโ (At 20,29-31). Satana sa che, se conquista un pastore, ha conquistato il gregge e per questo lo tenta in molti modi.
In quel tempo, Gesรน disse: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da unโaltra parte, รจ un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, รจ pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estraneiยป. Gesรน disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร salvato; entrerร e uscirร e troverร pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโabbiano in abbondanzaยป.
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Oggi Cristo Gesรน, come ieri il Padre, si serve dei suoi pastori che sono gli Apostoli nei loro successori e i presbiteri che vivono in comunione gerarchica con i Vescovi. Quale รจ la condizione per essere pastori secondo il cuore di Cristo? Avere ogni pastore la stessa obbedienza gerarchia di Cristo Gesรน nei confronti del Padre. Come Gesรน obbediva al Padre รจ necessario che i pastori obbediscano a Cristo Signore.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni pastore obbedisca a Cristo Signore in tutto.
