Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 25 Maggio 2022

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MERCOLEDÌ 25 MAGGIO – SESTA SETTIMANA DI PASQUA [C]

Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Il Padre tutto ha dato a Cristo Gesù. Lo Spirito Santo rivela questa verità attraverso gli Apostoli di Cristo Gesù e i suoi Evangelisti con divina chiarezza. Tutto il Nuovo Testamento è questa rivelazione. Ecco alcuni passi nei quali questa rivelazione è più chiara e più evidente:

“In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero»” (Mt 11,25-30).

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“È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli” (Col 1,13-20).

“Raccomando dunque che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità” (1Tm 2,1-7).

“E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce: «L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione». Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano: «A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli». E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E gli anziani si prostrarono in adorazione” (Ap 5,11-14).

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Oggi è questa purissima verità su Cristo Gesù che è stata tolta dalla nostra predicazione e dal nostro annuncio. Si predica Cristo ma non secondo purezza e pienezza di verità. Questo significa che i nostri pensieri non sono governati dallo Spirito Santo. Sono invece soggiogati e conquistati dal pensiero del mondo. A nulla serve predicare Cristo privo della sua verità. È come se ad un ammalato dessimo una medicina senza il suo principio attivo. Senza il principio attivo la medicina è solo un placebo, un inganno. Con i molti placebo che diamo al mondo sempre il mondo rimarrà mondo e sempre più la Chiesa si trasformerà in mondo. Se vogliamo salvare l’uomo, se vogliamo che l’uomo riacquisti la sua verità, la sua dignità, la sua luce, dobbiamo dargli Cristo Gesù in purezza di verità. Lui, solo Lui, è il principio attivo che dona salvezza e redenzione, che libera dal peccato, dalla morte, da ogni schiavitù spirituale e fisica,

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 16,12-15

Ogni uomo è stato dato dal Padre a Cristo Gesù. Ogni uomo è di Cristo per creazione. Ogni uomo dovrà essere di Cristo Gesù per redenzione. Chi deve portare ogni uomo a Cristo sono gli Apostoli di Cristo e i loro Successori che sono i Vescovi e in comunione con loro ogni altro membro del corpo di Cristo. Se noi diciamo che ogni religione è via di salvezza, noi altro non facciamo che dichiarare vana e inutile la missione che Cristo ci ha affidato. Non solo. Dichiariamo Cristo non più Signore di ogni uomo. Così facendo annulliamo il decreto eterno del Padre. Ci poniamo contro il Padre e contro lo Spirito Santo e contro Cristo Gesù. Rinneghiamo la verità della salvezza per rispetto dell’uomo ed rispetto per noi consegnare l’uomo al principe del mondo per la sua morte eterna.

Fonte