Nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomo
MERCOLEDร 21 OTTOBRE (Lc 12,39-48)
Oggi lโescatologia cristiana รจ fortemente in crisi. Le quattro veritร di cui essa si compone non sono piรน credute. Non si crede nella repentinitร della morte. Essa puรฒ venire in ogni momento. Non ci sono ore in cui si muore e ore in cui non si muore. Un istante prima si รจ sulla terra e un attimo dopo si รจ giร nellโeternitร . Non credendo in questa prima veritร , ognuno fa della terra la sua eternitร . Si vive come se non si dovesse morire mai. Quando poi la morte viene โ e ogni giorno essa viene quando nessuno lโattende โ allora ci si ribella. Non la si accoglie. La si vive in modo profano. Si fa di essa uno spettacolo. La si vive in modo falso dai vivi. Ma anche quanti da essa vengono afferrati spesso non hanno coscienza di ciรฒ che verrร nel momento in cui si entra nellโeternitร . Persa la veritร della morte, tutta la vita viene trasformata in falsitร .
La Parola di Dio ci rivela che, nellโistante in cui si entra nellโeternitร , cโรจ il giudizio inappellabile del Signore, il quale giudicherร secondo le opere di ciascuno. Il giudizio perรฒ non sarร per tutti uguale. Il cristiano sarร giudicato sul fondamento della Parola. Il pagano sulla sua capacitร di aver messo a frutto, per il piรน grande bene di tutti, i doni che il Signore gli ha elargito. Tutti poi saremo giudicati sulle opere di misericordia materiali e spirituali. Non solo nessuno piรน crede nel giudizio di Dio, ma neanche si crede nella particolaritร del giudizio. Esso non รจ per tutti uguali. Il Papa sarร giudicato per le sue responsabilitร di papa, il vescovo per il suo ministero di vescovo e cosรฌ anche il presbitero e il diacono. Anche il cresimato e il battezzato avranno ognuno il loro proprio giudizio. Tutti coloro che sono stati investiti di una qualche autoritร , anche loro, ognuno sarร giudicato con particolare giudizio. Capi di Stato o di Governo, Ministri, Deputati, Senatori, Magistrati, Professori, Filosofi, Dottori, Maestri, Scienziati, ognuno sarร giudicato secondo la sua speciale, particolare missione esercitata in vita. Il ricco sarร giudicato in ordine allโuso della sua ricchezza, ma anche il povero in relazione alla sua povertร . La stessa regola vale per il sano e per lโammalato. Ognuno dovrร rendere conto del ruolo svolto mentre era sulla terra. Poichรฉ le opere sono personali, anche il giudizio รจ personale. Ma anche questa veritร รจ morta. Non fa piรน parte della sana dottrina e della retta regola della fede.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซCercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป. Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป. Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโamministratore fidato e prudente, che il padrone metterร a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โIl mio padrone tarda a venireโ, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร un giorno in cui non se lโaspetta e a unโora che non sa, lo punirร severamente e gli infliggerร la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontร del padrone, non avrร disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร poche. A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto; a chi fu affidato molto, sarร richiesto molto di piรนยป.
Chi ha conosciuto il Vangelo sarร giudicato secondo il Vangelo con retto giudizio. Chi invece non ha conosciuto il Vangelo, sarร giudicato secondo le regole della sua coscienza. Nessuno potrร giustificarsi dinanzi al Signore per il male da lui operato. Ciรฒ che รจ male per noi โ e ognuno sa ciรฒ che รจ male per sรจ โ รจ male anche per gli altri e non va fatto. Ciรฒ che รจ bene per noi, รจ bene anche per gli altri รจ va fatto. Una coscienza non illuminata dal Vangelo non per sua colpa, sarร giudicata tenendo conto della non illuminazione. Chi invece รจ stato illuminato dal Vangelo, sarร giudicato secondo il Vangelo. Dal giudizio dipenderร la nostra eternitร . Sarร di gioia eterna, se saremo stati trovati giusti. Di ignominia e di infamia eterna, se saremo stati trovati ingiusti, empi, immorali. Siamo stati avvisati. Paradiso e inferno sono nelle nostre mani.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani tornino alle sorgente della loro fede.
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Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
