Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 20 Ottobre 2019

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Il commento alle letture del 20 Ottobre 2019 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Io vi dico che farร  loro giustizia prontamente

Es 17,8-13; Sal 120; 2 Tm 3,14-4,2; Lc 18,1-8

Nella Scrittura Santa alcune preghiere vengono esaudite dopo lungo tempo. Abramo per il figlio attese circa venticinque anni. Tempo assai lungo per un uomo che aveva sulle spalle giร  circa settantacinque anni e per di piรน sua moglie era anche sterile. Ma Dio volle attestargli che tutto nella sua vita รจ dalla sua divina ed eterna onnipotenza.

ยซNon temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarร  molto grandeยป. Rispose Abram: ยซSignore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e lโ€™erede della mia casa รจ Eliรจzer di Damascoยป. Soggiunse Abram: ยซEcco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarร  mio eredeยป. Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: ยซNon sarร  costui il tuo erede, ma uno nato da te sarร  il tuo eredeยป. Poi lo condusse fuori e gli disse: ยซGuarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarleยป; e soggiunse: ยซTale sarร  la tua discendenzaยป. Egli credette al Signore, che glielo accreditรฒ come giustizia (Gen 15,1-6).

Anna invece si reca al tempio, eleva al Signore una preghiera, promette a Lui che il figlio gli sarebbe stato consacrato. Torna a casa, concepisce, dona alla luce Samuele.

Anna si alzรฒ, dopo aver mangiato e bevuto a Silo; in quel momento il sacerdote Eli stava seduto sul suo seggio davanti a uno stipite del tempio del Signore. Ella aveva lโ€™animo amareggiato e si mise a pregare il Signore, piangendo dirottamente. Poi fece questo voto: ยซSignore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirรฒ al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerร  sul suo capoยป (1Sam 1,9-11).

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Anche Zaccaria ed Elisabetta avevano chiesto un figlio al Signore. Anche la loro preghiera viene esaudita. Quando? Quando tutti e due erano in etร  avanzata e anche Elisabetta era sterile. Anche in loro Dio vuole manifestare la sua grandezza. Lui รจ il Signore sempre, sopra ogni cosa, nella sua creazione. Tutto รจ dal suo volere.

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perchรฉ Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccรฒ in sorte, secondo lโ€™usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare lโ€™offerta dellโ€™incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dellโ€™altare dellโ€™incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbรฒ e fu preso da timore. Ma lโ€™angelo gli disse: ยซNon temere, Zaccaria, la tua preghiera รจ stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darร  un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perchรฉ egli sarร  grande davanti al Signore; non berrร  vino nรฉ bevande inebrianti, sarร  colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrร  molti figli dโ€™Israele al Signore loro Dio. Egli camminerร  innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben dispostoยป (Lc 1,5-17).

San Paolo rivela la regola dellโ€™esaudimento. Ciรฒ che serve per il regno di Dio viene concesso, sempre perรฒ secondo la divina sapienza eterna. Quanto invece non serve al regno di Dio, viene esaudito con la pace nel cuore. Si chiede al Signore perchรฉ il cuore pensa necessaria una cosa per la nostra vita. Dio la rende non necessaria. รˆ la pace.

Diceva loro una parabola sulla necessitร  di pregare sempre, senza stancarsi mai: ยซIn una cittร  viveva un giudice, che non temeva Dio nรฉ aveva riguardo per alcuno. In quella cittร  cโ€™era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: โ€œFammi giustizia contro il mio avversarioโ€. Per un poโ€™ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sรฉ: โ€œAnche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dร  tanto fastidio, le farรฒ giustizia perchรฉ non venga continuamente a importunarmiโ€ยป. E il Signore soggiunse: ยซAscoltate ciรฒ che dice il giudice disonesto. E Dio non farร  forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farร  forse aspettare a lungo? Io vi dico che farร  loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dellโ€™uomo, quando verrร , troverร  la fede sulla terra?ยป.

Madre di Dio, Angeli, Santi, dateci una fede sempre vera nella nostra preghiera.

Fonte@MonsDiBruno

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