Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 20 Maggio 2022

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VENERDÌ 20 MAGGIO – QUINTA SETTIMANA DI PASQUA [C]

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

La scelta di Cristo Gesù è scelta del Padre ed essa è dall’eternità. l’Apostolo Paolo così annuncia questa divina verità che dovrà colmare ogni cuore di santo stupore: “Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.  In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto,  avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria (Ef 1,1-14).

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Perché gli Apostoli sono stati scelti? Per formare il corpo di Cristo, per far sì che Cristo fino al giorno della Parusia viva la sua vita di Salvatore e Redentore in ogni uomo. Come questo potrà avvenire? Predicando gli Apostoli il Vangelo, invitando alla conversione, battezzando, facendo il corpo di Cristo per nutrire il corpo di Cristo, ammaestrando il corpo di Cristo perché viva tutta la Parola di Cristo Signore. Un Apostolo, un Successore degli Apostoli, un  Vicario di Cristo Gesù, tradirebbe il suo Maestro con colpa più grande di quella commessa da Giuda Iscariota, se omettesse di lavorare con ogni sapienza, scienza, consiglio, intelletto, fortezza, timore del Signore, pietà nello Spirito Santo per la formazione del corpo di Cristo. Oggi di questo pesante tradimento non è una sola persona che si sta macchiando. Sono invece moltissimi discepoli di Gesù che lo stanno tradendo con affermazioni come queste: “Il battezzato e il non battezzato sono uguali dinanzi a Dio”. Di conseguenza fare il corpo di Cristo e non farlo è la stessa cosa. L’Apostolo Paolo grida che è in Cristo che tutto si compie e noi diciamo che non abbiamo bisogno di Lui. “Il Vangelo e tutti gli altri scritti religiosi sono uguali”.

Ci si dimentica che il Vangelo è la vita di Cristo Gesù a noi data come unico e solo modello. Gli altri scritti sono scritti e nulla più. Anche se in essi si respira la vita di colui che li ha scritti, tra la vita di Cristo e le altre vite vi è la stessa differenza che regna tra la luce purissima e le tenebre. Cristo Gesù è la Luce divina venuta per illuminare ogni altra luce. Tutte le altre luce, se non sono illuminare da Cristo, al massimo possono essere degli stoppini o lucignoli che fumigano. Se il Vangelo e gli altri scritti son uguali, a nulla serve predicare il Vangelo. Sono molti altri i pensieri secondo la carne che gridano perché il corpo di Cristo non venga né formato e né edificato.

Sempre un Vicario di Cristo Gesù, cioè un Vescovo, dovrà vigilare affinché mai, neanche una sola parola che disorienti i fedeli e li induca a pensare che il corpo di Cristo non debba essere edificato, entri nella mente e nel cuore di un solo discepolo di Gesù. A questo obbligo è tenuto anche il presbitero, perché cooperatore dell’ordine episcopale. Se poi sono vescovi e presbiteri a indurre in errore con frasi equivoche e con insegnamenti poco chiari o disorientanti allora loro hanno tradito Cristo Gesù perché hanno tradito la loro vocazione, che è una sola: formare, far crescere, nutrire il corpo di Cristo per tutti i giorni della sua vita. Un solo giorno non dedicato all’edificazione del corpo di Cristo è per loro alto tradimento della missione che Cristo Gesù ha loro affidato.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 15,12-17

L’Apostolo, il Vescovo, il presbitero, il diacono, il cresimato, il battezzato un solo frutto dovranno produrre: presentare a Cristo Gesù un corpo di Cristo santo, che ogni giorno diventa più santo. Un corpo di Cristo numeroso di molti membri che ogni giorno diviene più numeroso. Se questo frutto non viene prodotto, la missione soffre di grave tradimento. A nulla serve fare altro, perché altro Cristo Gesù non ha chiesto. Possiamo portargli anche un mondo nuovo, ma Lui una cosa sola vuole: il suo corpo santo che abbracci il mondo intero. La Madre della Chiesa, la Vergine Maria, ci aiuti affinché mai tradiamo la missione ricevuta.

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