Il commento alle letture del 19 gennaio 2020 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Allora, in quel giorno, digiuneranno.
LUNEDร 20 GENNAIO (Mc 2,18-22)
Il digiuno cristiano, quello vero, รจ la vita governata in ogni manifestazione di essa dalle quattro virtรน cardinali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, e dalla tre virtรน teologali: fede, speranza, caritร . Se colleghiamo il digiuno ad ognuna di queste sette virtรน, troveremo una modalitร nuova di digiunare. Il profeta Isaia unisce digiuno, giustizia, misericordia, caritร , comandamenti. Ascoltiamo cosa lui rivela: โEcco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate piรน come fate oggi, cosรฌ da fare udire in alto il vostro chiasso. ร forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui lโuomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non รจ piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con lโaffamato, nellโintrodurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerร come lโaurora, la tua ferita si rimarginerร presto. Davanti a te camminerร la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirร . Allora invocherai e il Signore ti risponderร , implorerai aiuto ed egli dirร : ยซEccomi!ยป. Se toglierai di mezzo a te lโoppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore allโaffamato, se sazierai lโafflitto di cuore, allora brillerร fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarร come il meriggio. Ti guiderร sempre il Signore, ti sazierร in terreni aridi, rinvigorirร le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherร le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni. Ti chiameranno riparatore di brecce, e restauratore di strade perchรฉ siano popolate. Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerabile il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farรฒ montare sulle alture della terra, ti farรฒ gustare lโereditร di Giacobbe, tuo padre, perchรฉ la bocca del Signore ha parlatoโ (Is 58,1-14).
Per San Paolo il digiuno รจ vera imitazione di Cristo Gesรน: โE come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella caritร che vi abbiamo insegnato, cosรฌ siate larghi anche in questโopera generosa. Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sinceritร del vostro amore con la premura verso gli altri. Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesรน Cristo: da ricco che era, si รจ fatto povero per voi, perchรฉ voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertร โ (2Cor 8,1.9,14). Ci si priva del superfluo perchรฉ i fratelli abbiano il necessario. Ma per questo รจ necessario abbandonare ogni vizio che divora le sostanze piรน che il bue lโerba. Con un solo vizio estirpato un uomo potrebbe dare vita a dieci suoi fratelli.
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesรน e gli dissero: ยซPerchรฉ i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?ยป. Gesรน disse loro: ยซPossono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo รจ con loro? Finchรฉ hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarร loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherร gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!ยป.
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Dinanzi al mondo della povertร obbligato a digiunare ogni giorno dellโanno, il nostro digiuno liturgico a nulla serve. Urge dare veritร evangelica a questa pratica. La si potrร dare solo se il cristiano inizia un vero combattimento per liberarsi dai suoi vizi, il primo fra tutti quello della grande vanitร . Per curare questo vizio si spendono grandi capitali, si fanno anche debiti. Regna in mezzo a noi la cultura dellโeffimero piรน effimero che oscura i nostri occhi e rende di pietra il nostro cuore, rendendolo incapace di vedere la futilitร nella quale consumiamo la nostra esistenza preparandola per il fuoco eterno.
Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci ad uscire dallโinferno della vanitร e della futilitร .
