Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 18 Agosto 2021

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Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: โ€œAmico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a questโ€™ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?โ€.

Un padrone di casa ha bisogno di operai per la sua vigna. Esce allโ€™alba, si reca dove gli operai erano solito radunarsi e lรฌ prende a giornata lavoratori per la sua vigna. Siamo alle prime ore del giorno. Il tempo di lavoro รจ assai lungo. Cosรฌ รจ il regno dei cieli. Una vasta vigna che ha bisogno di essere lavorata. Occorrono molte forze. Il padrone esce, le trova, le ingaggia, le manda a lavorare nella sua vigna. Cโ€™รจ uno che chiama, un chiamato, una vigna. Il lavoro non รจ gratuito. Il padrone si accorda per un denaro al giorno con tutti coloro che lui chiama e che accolgono il suo invito. Stipulato il prezzo della mano dโ€™opera, tutti vengono mandati a lavorare nella sua vigna. Una veritร  da mettere subito in luce deve rimanere sempre nel cuore. Il lavoro non รจ senza retribuzione. Al lavoratore รจ promesso il giusto salario. Sul fondamento di questa giustizia si va a lavorare nella vigna. La vigna รจ grande, molto grande. Gli operai chiamati non bastano. Il padrone esce verso le nove del mattino, ne vede altri che stavano sulla piazza, disoccupati. Si stava sulla piazza in attesa che qualcuno venisse a chiamare. Anche questi operai sono chiamati e mandati a lavorare nella vigna. Con costoro non viene perรฒ stipulato o concordato il salario. Il padrone promette che avrebbe dato loro ciรฒ che รจ giusto. Su questa parola si va nella vigna. Questi operati, ricevuta la parola di giustizia o del giusto salario, vanno a lavorare nella vigna. La regole della giustizia vanno indicate prima, non dopo. Prima la persona puรฒ accettare o rifiutare, puรฒ anche contrattare il prezzo.

Neanche questi operai sono sufficienti. Il padrone esce di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre del pomeriggio, e fa altrettanto. Chiama operai per la sua vigna, promettendo che avrebbe dato loro quel che รจ giusto. Bastano gli operai per la vigna del padrone? Nientโ€™affatto. Il lavoro รจ cosรฌ tanto, la vigna cosรฌ vasta, da richiedere un gran numero di operai. Cosรฌ il padrone esce anche verso le cinque. Vede operai che se ne stanno sulla piazza. Il padrone si meraviglia che degli operai potessero stare tutto un giorno ad oziare sulla piazza e lo chiede loro: Perchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente? Possibile che non avete bisogno di guadagnarvi un tozzo di pane? La reazione del padrone รจ dovuta al fatto che la sua vigna manca di operai ed essi invece stavano sulla piazza senza far nulla. รˆ come se il padrone volesse dire loro: perchรฉ non siete venuti voi da me a cercare lavoro? La loro risposta รจ immediata: Perchรฉ nessuno ci ha presi a giornata. Loro hanno rispettato le regole. Si sta sulla piazza. Viene il padrone. Chiama. Noi andiamo. Non siamo noi a dover andare. รˆ il padrone che deve venire. A volte perรฒ le regole vanno rotte. La preghiera rompe ogni regola. Non aspettiamo che Dio venga e doni. Siamo noi che chiediamo perchรฉ il Signore venga e porti ogni grazia. La preghiera anticipa lโ€™agire di Dio verso di noi. Il padrone accetta le loro giustificazioni e li manda a lavorare nella sua vigna.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 20,1-16

Il regno dei cieli รจ simile a un padrone di casa che uscรฌ allโ€™alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordรฒ con loro per un denaro al giorno e li mandรฒ nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: โ€œAndate anche voi nella vigna; quello che รจ giusto ve lo darรฒโ€. Ed essi andarono. Uscรฌ di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lรฌ e disse loro: โ€œPerchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?โ€. Gli risposero: โ€œPerchรฉ nessuno ci ha presi a giornataโ€. Ed egli disse loro: โ€œAndate anche voi nella vignaโ€. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: โ€œChiama i lavoratori e daโ€™ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primiโ€. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di piรน. Ma anchโ€™essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, perรฒ, mormoravano contro il padrone dicendo: โ€œQuesti ultimi hanno lavorato unโ€™ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldoโ€. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: โ€œAmico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a questโ€™ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?โ€. Cosรฌ gli ultimi saranno primi e i primi, ultimiยป.

Finisce la giornata. Il padrone dona il dovuto, inverte perรฒ le regole usuali. Ordina al fattore di chiamare i lavoratori e dar loro la paga. Deve perรฒ cominciare dagli ultimi e finire con i primi. Il padrone vuole che tutti vedano che lui oltre che essere mosso dalla regola della piรน stretta giustizia, รจ anche governato dalla legge della misericordia, della pietร , della compassione, della grande caritร . Si inizia da quelli delle cinque del pomeriggio. Essi vengono e ricevono un denaro. Il padrone mostra loro la grande generositร  del suo cuore. Essi hanno lavorato unโ€™ora soltanto e il padrone li tratta come se avessero dato un giorno. Il padrone alla giustizia aggiunge la caritร , lโ€™elemosina, la misericordia. Non toglie nulla alla giustizia. Aggiunge ciรฒ che ad essa manca. Sempre infatti alla giustizia manca la caritร . Questo vale anche per il lavoratore. Sempre il lavoratore dovrebbe aggiungere alla giustizia lโ€™amore, allโ€™amore la benevolenza, alla benevolenza la grande diligenza, alla grande diligenza tutta la sua scienza e la sua arte, perchรฉ il lavoro sia perfetto in ogni cosa.

Arrivano i primi e pensano di ricevere anche loro piรน di quanto era stato pattuito. Ma anchโ€™essi ricevono ciascuno un denaro. Perchรฉ il padrone non aggiunge anche a costoro la sua misericordia, la sua pietร  e compassione? Perchรฉ anche la misericordia e la compassione devono essere governati dalla giustizia. Si vive la misericordia verso coloro che sono nel bisogno. Chi sta bene non ha bisogno della nostra misericordia, compassione, pietร . Si dona da mangiare a chi non ha da mangiare. Dare da mangiare a chi ha da mangiare, non solo non รจ misericordia, รจ anche ingiustizia gravissima presso Dio. La misericordia, lโ€™elemosina รจ verso i poveri, non verso i ricchi. Questi operai hanno un denaro e questo รจ sufficiente per la vita di oggi. Domani avranno un altro denaro e sarร  sufficiente per la vita di domani. Per gli altri operai non era sufficiente il salario e il padrone ha aggiunto quanto mancava.ย  Si noti bene. A tutti il padrone ha aggiunto quanto mancava al loro stare bene. Non ha fatto torto ad alcuno. Non รจ mancato nรฉ nella giustizia, nรฉ nella caritร  verso alcuno. Ha solo aggiunto ciรฒ che mancava al denaro.

Quelli della prima ora, perรฒ, si mettono a mormorare contro il padrone. Perchรฉ mormorano? Perchรฉ nulla hanno compreso della legge della giustizia e della caritร . Non si puรฒ fare la caritร  a chi giร  possiede. Sarebbe grave ingiustizia. Ogni uomo deve porre molta attenzione a non peccare di ingiustizia nel compiere la caritร . Essa va fatta ai bisognosi. Farla a chi non ha bisogno, รจ privare chi ha bisogno. Ed รจ questa la grande ingiustizia che si commette. ย Si accusa il padrone di ingiustizia. La giustizia รจ dare a ciascuno ciรฒ che รจ suo. Di questi uomini era il denaro e il denaro hanno ricevuto. Il padrone non ha commesso alcuna ingiustizia nei loro confronti. Lui รจ stato perfettamente giusto. Quando la giustizia viene osservata, non vi sono motivi nรฉ di lamento e nรฉ di mormorazione. Lamentele e mormorazioni ci rendono rei di giudizio e di condanna e questo peccato mai un uomo deve commettere. ย Il padrone ascolta le loro mormorazioni e dice ad uno di essi: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Quando la giustizia viene rigorosamente osservata, ogni mormorazione รจ peccato. Nessuno puรฒ pretendere, esigere ciรฒ che va oltre la giustizia. Sul piano soprannaturale, il regno dei cieli รจ dato a tutti coloro che credono in Cristo Gesรน e si convertono, abbracciando il suo Vangelo. La chiamata puรฒ venire in qualsiasi ora della nostra vita. รˆ questa la grande misericordia del Signore nostro Dio. La Madre celeste ci aiuti a vivere nella gioia questo mistero.

Fonte |ย @MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .