Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 17 Aprile 2021

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Videro Gesù che camminava sul mare

SABATO 17 APRILE (Gv 6,16-21)

Signore della creazione è Dio, il suo Creatore. Nessun altro ha potere di comandare alla creazione perché obbedisca al suo volere. Questo potere è solo del Signore. Così è scritto, riguardo al mare, nel Libro di Giobbe: “Chi ha chiuso tra due porte il mare, quando usciva impetuoso dal seno materno, quando io lo vestivo di nubi e lo fasciavo di una nuvola oscura, quando gli ho fissato un limite, e gli ho messo chiavistello e due porte dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”? Da quando vivi, hai mai comandato al mattino e assegnato il posto all’aurora, perché afferri la terra per i lembi e ne scuota via i malvagi, ed essa prenda forma come creta premuta da sigillo e si tinga come un vestito, e sia negata ai malvagi la loro luce e sia spezzato il braccio che si alza a colpire? Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato?” (Gb 38,8-16). Nessuno ha potere sulle sue onde. Solo Dio può calmare in un istante. Così anche nessuno ha potere sui venti. Solo il Signore può. Se Gesù può, partecipa di un potere divino, che è solo di Dio.

Chi può cambiare il mare in terra ferma e camminare su di esso? Solo Dio. Nessun altro. Chi può far sì che il mare sia una lastra di ferro e camminare su di esso? Solo Dio. Se Gesù cammina sulle acque ha un potere divino che è solo di Dio. Di sicuro Gesù è di Dio, Gesù è con Dio: “Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! Per la grandezza della tua potenza ti lusingano i tuoi nemici. A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini. Egli cambiò il mare in terraferma; passarono a piedi il fiume: per questo in lui esultiamo di gioia. Con la sua forza domina in eterno, il suo occhio scruta le genti; contro di lui non si sollevino i ribelli. Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode; è lui che ci mantiene fra i viventi e non ha lasciato vacillare i nostri piedi” (Sal 66 (65) 1-9). “Ricordo i prodigi del Signore, sì, ricordo le tue meraviglie di un tempo. Vado considerando le tue opere, medito tutte le tue prodezze. O Dio, santa è la tua via; quale dio è grande come il nostro Dio? Tu sei il Dio che opera meraviglie, manifesti la tua forza fra i popoli. Hai riscattato il tuo popolo con il tuo braccio, i figli di Giacobbe e di Giuseppe. Ti videro le acque, o Dio, ti videro le acque e ne furono sconvolte; sussultarono anche gli abissi. Le nubi rovesciavano acqua, scoppiava il tuono nel cielo; le tue saette guizzavano. Il boato dei tuoi tuoni nel turbine, le tue folgori rischiaravano il mondo; tremava e si scuoteva la terra. Sul mare la tua via, i tuoi sentieri sulle grandi acque, ma le tue orme non furono riconosciute. Guidasti come un gregge il tuo popolo per mano di Mosè e di Aronne” (Sal 77 (76) 12-21). Ogni miracolo di Gesù manifesta con più evidenza e luce che Gesù può essere solo da Dio, solo di Dio. Un uomo non può dire le Parole di Dio, che sono Parole di creazione o di trasformazione e neanche può fare le opere di Dio. Se Gesù dice le Parole di Dio e compie le opere di Dio, Gesù è di Dio ed è con Dio. Gesù è da Dio ed è per Lui.

Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Oggi dobbiamo mettere tutti un grande impegno per recuperare la vera fede in Cristo Gesù. Come possiamo recuperarla? Mostrando il cristiano di essere di Cristo, con Cristo, da Cristo, per Cristo, in Cristo. Se il cristiano non mostra che il suo essere è da Cristo, con Lui, da Lui, per Lui, nessuno per mezzo di lui crederà in Gesù Signore. Questa via è necessaria che si percorra, perché altre vie non esistono. Cristo Gesù e il cristiano sono una cosa sola, un solo corpo. Se attraverso il corpo di Cristo non si crede in Cristo è segno che il cristiano è separato da Gesù Signore. Non nasce la fede.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che cristiano e Cristo siano una cosa sola.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.