Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato
MERCOLEDร 16 SETTEMBRE (Lc 7,31-35)
Lโinsensibilitร spirituale รจ il grande frutto dellโaccidia, a sua volta frutto dellโidolatria, che porta lโuomo allโindifferenza morale e di conseguenza al non ascolto della voce del Signore. Si passa dalla ribellione al non ascolto, anzi al non volere ascoltare. Questa insensibilitร spirituale causรฒ per il popolo di Dio un esilio lungo settantโanni: โAnche tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltร , imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei loro padri, mandรฒ premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perchรฉ aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che lโira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza piรน rimedio. Allora il Signore fece salire contro di loro il re dei Caldei, che uccise di spada i loro uomini migliori nel santuario, senza pietร per i giovani, per le fanciulle, per i vecchi e i decrepiti. Il Signore consegnรฒ ogni cosa nelle sue mani. Portรฒ a Babilonia tutti gli oggetti del tempio di Dio, grandi e piccoli, i tesori del tempio del Signore e i tesori del re e dei suoi ufficiali. Quindi incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi. Il re deportรฒ a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino allโavvento del regno persiano, attuandosi cosรฌ la parola del Signore per bocca di Geremia: ยซFinchรฉ la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerร per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anniยปโ (2Cro 36,14-21). Il peccato rende il cuore come pietra, la parola scivola su di esso, ma non entra in esso. ร la sorditร non piรน guaribile.
Sullโaccidia spirituale e insensibilitร ecco cosa rivela Dio al profeta Ezechiele: โFiglio dellโuomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono lโun lโaltro: โAndiamo a sentire qual รจ la parola che viene dal Signoreโ. In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perchรฉ si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno. Ecco, tu sei per loro come una canzone dโamore: bella รจ la voce e piacevole lโaccompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. Ma quando ciรฒ avverrร , ed ecco avviene, sapranno che cโรจ un profeta in mezzo a loroยปโ (Ez 33,30-33). Il sommo dellโaccidia lo troviamo perรฒ nel profeta Isaia: โVoi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite. I suoi guardiani sono tutti ciechi, non capiscono nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi. Ma questi cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori che non capiscono nulla. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione. ยซVenite, io prenderรฒ del vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarร come oggi, e molto piรน ancoraยป (Is 56,9-12). Ai tempi di Gesรน questa accidia si macchiava anche della calunnia e della falsa testimonianza. Giovanni il Battista era rifiutato perchรฉ accusato di essere un indemoniato. Gesรน invece era presentato come un mangione e un ubriacone. A volte anche lo si dichiarava pazzo. Anche lui era detto indemoniato.
In quel tempo, il Signore disse: ยซA chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi รจ simile? ร simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri cosรฌ: โVi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!โ. ร venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: โร indemoniatoโ. ร venuto il Figlio dellโuomo, che mangia e beve, e voi dite: โEcco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!โ. Ma la Sapienza รจ stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figliยป.
Solo i figli della Veritร riconoscono la veritร e solo i figli della Sapienza riconoscono la sapienza. Chi vuole riconoscere la Veritร deve amare la veritร e chi vuole riconoscere la Sapienza deve amare la sapienza. Veritร e Sapienza producono i loro frutti nella storia. Chi ama la Veritร e la Sapienza vede i loro frutti e subito li riconosce.
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Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci veri figli della Veritร e della Sapienza.
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
