Che cosa vuoi che io faccia per te?
LUNEDร 16 NOVEMBRE (Lc 18,35-43)
Lโumanitร รจ stata creata sana. Cosรฌ il Libro della Sapienza: โSรฌ, Dio ha creato lโuomo per lโincorruttibilitร , lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per lโinvidia del diavolo la morte รจ entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengonoโ (Sap 2,23-24). La Genesi contiene la stessa veritร : โDio disse: ยซFacciamo lโuomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dรฒmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terraยป. E Dio creรฒ lโuomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creรฒ: maschio e femmina li creรฒโ (Gen 1,26-27). Ma poi, per invidia, Satana tenta la donna ed รจ la morte, la malattia, la sofferenza, ogni disordine morale e spirituale: โAllora la donna vide che lโalbero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anchโegli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cintureโ (Gen 3,6-7). Cosa oggi si chiede allโuomo? Che prenda coscienza che tutto il male in lui e nellโumanitร , su tutta la terra, รจ frutto del suo peccato. Presa coscienza, deve chiedere umilmente a Cristo Signore una guarigione efficace. Deve impetrare il dono della sua vita eterna. Senza questa umiltร , sarร sempre un produttore di frutti di morte. Gli manca la vita eterna nel suo seno. Non puรฒ produrre frutti di vita.
Oggi lโuomo, non volendo prendere coscienza che i suoi peccati stanno anche modificando geneticamente la sua natura, specie alcuni orrendi vizi, consuma le sue energie a voler rimediare i frutti che la sua natura di peccato produce. Vuole curare i frutti, ma lasciando lโalbero aggredito da una infinitร di agenti patogeni che lo stanno conducendo alla sua piena devastazione e distruzione. Anzi รจ lโuomo stesso che prima crea lโalbero malato, infetto, marcio e poi consuma invano le sue energie nella speranza di poter guarire, sanare i suoi frutti. Far prendere coscienza allโuomo che il peccato guasta e rovina la sua natura รจ compito della Chiesa e in modo del tutto particolare รจ missione dei ministri della Parola e degli amministratori dei misteri di Dio. Sono essi che devono sanare lโanima e lo spirito dellโuomo, perchรฉ anche il corpo inizi il suo cammino di guarigione e di ristabilimento nella sua veritร di natura. Questo diviene impossibile, quando si ha del peccato sono una pallida nozione giuridica di offesa alla divina Maestร , avendo perso di vista i frutti di morte che esso produce nella natura dellโuomo. Dio non ha detto: โSe ne mangi, offendi meโ. Ha detto invece: โSe ne mangi, distruggi te. Entri in un processo di morte inarrestabile dal quale mai piรน uscirai con le tue sole forzeโ. Il peccato รจ ribellione alla legge del Signore. ร scardinamento dal suo progetto-uomo. ร devastazione e distruzione della natura materiale e spirituale.
Mentre Gesรน si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandรฒ che cosa accadesse. Gli annunciarono: ยซPassa Gesรน, il Nazareno!ยป. Allora gridรฒ dicendo: ยซGesรน, figlio di Davide, abbi pietร di me!ยป. Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perchรฉ tacesse; ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร di me!ยป. Gesรน allora si fermรฒ e ordinรฒ che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandรฒ: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. Egli rispose: ยซSignore, che io veda di nuovo!ยป. E Gesรน gli disse: ยซAbbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvatoยป. Subito ci vide di nuovo e cominciรฒ a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Il cieco non solo sa di essere cieco. Sa anche che solo Gesรน lo puรฒ guarire e per questo grida. Al Figlio di Davide chiede pietร . Per questa sua fede riceve la guarigione. Sempre รจ necessaria la coscienza dellโuomo di essere nella morte del corpo, dello spirito, dellโanima. Questa coscienza va data. ร questo il ministero apostolico nella sua essenza. Aiutare lโuomo, con lโannunzio della Parola, a lasciarsi illuminare dallo Spirito Santo sulla sua reale condizione fisica e spirituale. Lui percorre sentieri di morte. Poi con il dono della grazia strapparlo dalla morte e condurlo nella vita eterna, facendolo camminare in essa fino al raggiungimento della beatitudine nei cieli.
Madre di Dio, Angeli, Santi, dateci la coscienza del peccato e la fede per risorgere.
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