Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2022

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GIOVEDÌ 15 DICEMBRE – TERZA SETTIMANA DI AVVENTO [A]

Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro.

Ogni profeta che il Signore manda sulla nostra terra, sempre lo manda per portare in mezzo a noi la vera Parola di Dio e per invitare ogni uomo a convertirsi ad essa. Profeta, Parola di  Dio, invito alla conversione sono una cosa sola. Non ne possiamo noi fare tre cose separate. Non esiste il profeta senza la Parola di Dio e senza l’invito alla conversione. Non esiste la Parola di Dio senza il profeta e senza l’invito alla conversione. Non esiste l’invito alla conversione senza la Parola di Dio e il Profeta del Signore.

Profeta di Cristo Gesù è ogni suo Apostolo, ogni ministro della Parola, ogni battezzato. Ognuno secondo una sua speciale, particolare, personale missione e responsabilità. Non esiste l’Apostolo di Cristo senza la Parola di Cristo e senza l’invito alla conversione alla Parola di Cristo.  Non esiste la Parola di Cristo senza il ministro di Cristo e senza l’invito alla conversione alla Parola di Cristo. Non esiste l’invito alla conversione senza il ministro di Cristo e senza la Parola di Cristo.

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Ministro di Cristo, Profeta di Cristo, ogni membro del corpo di Cristo, Parola di Cristo, invito alla conversione devono essere una cosa sola. Se ne facciamo tre cose separate e distinte, il Ministro di Cristo, il Profeta di Cristo, ogni membro del corpo di Cristo non sono Ministro, non sono Profeta, non sono membro del corpo di Cristo. Neanche più la Parola è parola di Cristo. Neppure la conversione è conversione a Cristo.

Giovanni il Battista è vero profeta del Dio vivente, del Dio di Abramo, del Dio di Isacco, del Dio di Giacobbe, del Dio di Mosè, del Dio dei Profeti. Porta sulla nostra terra la vera Parola di Dio e invita alla conversione ad essa. Pubblicani e prostitute accolgono la Parola di Dio data loro per mezzo del suo Profeta e si convertono ad essa. Essi passano dallo stato di inimicizia con Dio allo stato di suoi figli devoti che si lasciano fecondare dal suo amore eterno. Entrano nella salvezza. Farisei e dottori della Legge non accolgono la Parola di Dio data loro per mezzo del suo profeta e così rendono vano il disegno di Dio su di loro che è disegno di salvezza. Profeta, Parola di Dio, conversione, Ministro di Cristo Gesù, Parola di Cristo Gesù sono una cosa sola. Sono una cosa sola non per alcuni uomini particolari.

Sono una cosa sola per tutti gli uomini della terra. Chi ascolta la loro Parola e si converte, dichiara che Dio è giusto. Dio è giusto perché è rimasto fedele al suo amore eterno. Chi invece non accoglie la Parola del profeta, nulla conosce dell’amore del Signore. Rimane nella sua non conversione e nel suo peccato e si perde. Senza la conversione alla Parola di Dio nessuna via verso la vita eterna si apre per noi. Se il Signore manda il suo Profeta o il suo Ministro la ragione è una sola: non siamo sulla via della salvezza. Siamo sulla via della perdizione. Nella loro superbia farisei e dottori della Legge credono di essere già santi e già salvati e per questo si ostinano nella loro non conversione.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 7,24-30

È cosa giusta dire che ogni Profeta e ogni ministro di Cristo Gesù sono obbligati a portare solo la Parola di Dio e la Parola di Cristo Gesù. Se portano una loro parola, essi all’istante non sono più né profeti e né ministri di Cristo, sono profeti e ministri della loro parola e del loro pensiero. Sono profeti e ministri della menzogna e non della verità, dell’ingiustizia e non della giustizia. Portano nei cuori il pensiero dell’uomo e non il pensiero di Dio.

Dalla falsa profezia nessuna conversione a Cristo potrà mai avvenire. Se il profeta e il ministro di Cristo portano la loro parola, sono essi responsabili di ogni conversione non avvenuta e la conversione è solo alla Parola di Cristo e di Dio. È questa una responsabilità che si potrebbe concludere sia per il profeta e sia per il ministro di Cristo in perdizione eterna, divenendo sia il profeta e sia il ministro di Cristo responsabili di ogni non conversione causata dal loro non annuncio della Parola di Dio e di Cristo Gesù.

Questo non è avvenuto in Giovanni il Battista. Lui ha proferito la vera Parola di Dio nella potenza dello Spirito Santo che governava il suo cuore. Lui non è responsabile di quanti non si sono convertiti. La sua Parola scendeva nei cuori come fuoco. Solo quanti erano dal cuore di pietra non venivano bruciati da essa. Pubblicani  e prostitute lasciandosi bruciare dalla Parola di Giovanni il Battista sono entrati nella vera conversione e ora devono percorrere la via della salvezza che li condurrà alla vita eterna. La Madre di Dio, Regina dei Profeti e degli Apostoli, faccia sì che tutti dicano la vera Parola di Dio e di Cristo. Nasce la conversione, la salvezza, la vita eterna nei cuori.

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