Il commento alle letture del 14 Giugno 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Chi mangia questo pane vivrร in eterno
CORPUS DOMINI 14 GIUGNO (Gv 6,51-58)
Due apostoli del Signore parlano dellโEucaristia o del corpo del Signore a difesa della sua veritร immutabile nei secoli. Qual รจ la veritร che Paolo vuole difendere e quale quella di Giovanni? La difesa di Paolo viene molto prima di quella di Giovanni. LโApostolo delle Genti afferma lโunitร , che mai dovrร essere separata, tra comunione sacramentale e comunione reale, tra comunione spirituale e comunione materiale. NellโEucaristia, mangiando tutti un solo corpo, diveniamo un solo corpo. Come solo corpo si deve vivere nelle relazioni degli uni con gli altri. Uno non puรฒ essere affamato e lโaltro ubriaco sedendo alla stessa mensa: โQuando vi radunate insieme, il vostro non รจ piรน un mangiare la cena del Signore. Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e cosรฌ uno ha fame, lโaltro รจ ubriaco. Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo! Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesรน, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzรฒ e disse: ยซQuesto รจ il mio corpo, che รจ per voi; fate questo in memoria di meยป. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: ยซQuesto calice รจ la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di meยป. Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finchรฉ egli venga. Perciรฒ chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarร colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; perchรฉ chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. Perciรฒ, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri. E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perchรฉ non vi raduniate a vostra condannaโ (1Cor 11,17-34). Il sacramento dellโEucaristia obbliga alla condivisione, al perdono, alla misericordia, allโaiuto vicendevole. Si รจ un solo corpo in Cristo Gesรน.
In quel tempo, Gesรน disse alla folla: ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป. Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป. Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dellโuomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร per me. Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร in eternoยป.
LโApostolo Giovanni unisce mirabilmente Cristo Gesรน Pane di Parola e Cristo Gesรน Pane Eucaristico. Non sono due Pani separabili, ma un solo Pane. Il Pane Eucaristico รจ dato per vivere tutto il Pane della Parola. Prima si mangia Cristo Pane di veritร e di luce. Poi si mangia Cristo Pane di vita eterna. Si mangia il Pane che รจ il corpo di Cristo per vivere il Pane che รจ la Parola di Cristo. Vi รจ pertanto unitร perfetta tra Eucaristia e Vita secondo la Parola di Gesรน. Se lโEucaristia รจ data per vivere per Cristo, in Cristo, con Cristo, se la vita con Cristo non viene operata, essa รจ ricevuta vanamente e anche sacrilegamente, se ricevuta con il peccato nellโanima e con la volontร di rimanere nella disobbedienza alla Parola di Gesรน. Altra veritร che Giovanni mette bene in luce รจ la realtร del corpo e del sangue di Cristo. Nessun simbolismo. Nessuna figura. La carne รจ realmente carne. Il sangue realmente sangue. Dopo la consacrazione non esiste piรน il pane. Esiste la carne, il corpo vero, reale, sostanziale di Gesรน. Esiste il sangue vero, reale, sostanziale di Gesรน. Perchรฉ il pane sia carne e il vino sia sangue occorre la Parola del Vescovo nella successione apostolica ininterrotta e il presbitero consacrato da un vescovo nella successione apostolica ininterrotta. Dove non cโรจ successione apostolica ininterrotta, non cโรจ vera carne e vero sangue. Cโรจ vano simbolismo.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che mai rinneghiamo la veritร dellโEucaristia.
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Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
