MERCOLEDร 12 OTTOBRE โ VENTOTTESIMA SETTIMANA T. O . [C]
Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e lโamore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle.
Il โguaiโ nella Scrittura Santa รจ severissimo ammonimento. Se non si rientra nellโobbedienza alla Legge, perchรฉ si vuole rimanere nella disobbedienza ad essa, il โguaiโ nel tempo diviene โguaiโ eterno ed รจ dannazione. Il primo โguaiโ attesta che i farisei hanno abolito la Legge morale, cancellando la giustizia che รจ obbedienza ai Comandamenti. Lโhanno sostituita con la legge rituale. Nellโobbedienza tutto รจ gradito al Signore. Nella disobbedienza nulla a Lui รจ gradito.
Ecco il secondo โguaiโ. โGuai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazzeโ. Qual รจ il significato vero di questo โguaiโ? Qual รจ lโessenza del male nascosto in esso? Questo โguaiโ denuncia un vero tradimento. Tradimento di cosa o di chi? ร tradimento del proprio ministero. Tradimento della religione. Tradimento del Signore.
Il ministero non si vive per servire, ma per essere serviti. I farisei devono insegnare con la parola e con la vita che Dio deve essere amato, desiderato, bramato, ascoltato. Non รจ lโuomo che deve essere ammirato, contemplato, idolatrato, esaltato. ร tradimento del Signore perchรฉ i farisei anzichรฉ essere ministri a servizio della gloria del Signore, sono ministri a servizio della propria gloria, esaltazione, superbia, onore, nome. Sempre la religione conosce questi abomini. I farisei hanno tolto Dio dal cuore degli uomini e lo hanno sostituito con la loro persona. Hanno abolito la Legge e al suo posto hanno installato le loro tradizioni.
Il terzo โguaiโ rivela tutta la pericolositร morale e spirituale dei farisei. Si tratta di una pericolositร invisibile. Il contatto con un sepolcro rendeva impura la persona che lo aveva toccato. Per questo le tombe erano segnalate. A volte perรฒ capitava che il sepolcro non fosse segnalato a sufficienza. La gente vi passava sopra e rimaneva contaminata. Si rendeva impura. Sepolcri invisibili sono i farisei. Il contatto, anche per inavvertenza, con loro rende impuri.ย Lโimpuritร รจ nella fede, nella religione, nella morale, nella rivelazione.
Il loro Dio non รจ il Dio di Abramo e la loro fede non รจ quella di Mosรจ. Chi entra in contatto con loro, passa dalla veritร nella falsitร e neanche lo sa. Diviene immorale, idolatra, falso adoratore del vero Dio e non sa di esserlo. Questo โguaiโ accompagnerร sempre la vera religione.
LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 11,42-46
Finora Gesรน ha parlato solo ai farisei. Nessuna parola ha rivolto agli scribi. Ora interviene uno dei dottori della Legge e gli dice: โMaestro, dicendo questo, tu offendi anche noi!โ. La Veritร mai dovrร ritenersi offensiva verso la Persona.ย Il โguaiโ nella Scrittura non รจ offesa. ร invece severo ammonimento perchรฉ si abbandoni la via che si sta percorrendo che รจ via di perdizione. Quando Gesรน ti invita a non perseverare nel male, non รจ offesa.
ร sublime atto di caritร . Noi dobbiamo sempre separare la veritร proferita alla maniera degli spiriti impuri, che ha il fine di nuocere a Gesรน, e la Veritร proferita da Gesรน che ha come fine la salvezza eterna della persona alla quale la Veritร viene detta. La falsitร offende. La menzogna umilia lโuomo. Mai la Veritร . La Veritร รจ per lโesaltazione dellโuomo, mai per la sua offesa o mortificazione o umiliazione. Sentirsi offesi dalla Veritร proferita รจ attestazione che si รจ fuori della luce.
Il quarto โguaiโ rivela qual รจ il peccato dei dottori della Legge: โGuai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!โ. Nessuno รจ signore della Legge. Solo il Signore รจ il Signore della sua Legge. Il Signore ha vietato sia di aggiungere e sia di togliere alla sua Legge. Come รจ peccato di disobbedienza togliere, cosรฌ รจ peccato di disobbedienza aggiungere. La Legge รจ Legge. Se si aggiunge non รจ piรน la Legge. Se si toglie non รจ piรน la Legge. La stessa cosa vale per il Vangelo.
Il Vangelo รจ il Vangelo. Se al Vangelo si aggiunge non รจ piรน il Vangelo. Se al Vangelo si toglie non รจ piรน il Vangelo. Anche quando si annunzia la Legge e la si insegna, la si deve insegnare e annunziare con grande caritร , misericordia, pietร , compassione. La caritร non รจ nel togliere, ma nel saper dire il Vangelo con amore, per amore e con convinzione.ย Per Gesรน la via dellโinsegnamento รจ una sola: ognuno prima di insegnare deve vivere il Vangelo. Vivendolo sa anche come insegnarlo. ร un cattivo maestro del Vangelo chi non lo osserva.
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Se uno non lo vive, come fa ad insegnarlo? Inoltre nellโinsegnamento si deve essere rigidi e severi con se stessi, misericordiosi e pietosi con gli altri. Invece siamo rigidi e intransigenti con gli altri, larghi in misericordia con noi stessi. Almeno va usata la stessa misura. Diceva un Santo: โMeglio essere accusato da Dio per essere stato di grande compassione e pazienza con quanti ancora non riescono ad osservare il Vangelo e non invece venire rimproverato o riprovato per essere stato oltremodo severo o intransigenteโ La Madre di Gesรน ci aiuti. Vogliamo vivere nella purezza del Vangelo.



