Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 12 Agosto 2021

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Allora il padrone fece chiamare quellโ€™uomo e gli disse: โ€œServo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchรฉ tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te?โ€. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchรฉ non avesse restituito tutto il dovuto. Cosรฌ anche il Padre mio celeste farร  con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratelloยป.

Il perdono delle offese รจ essenza della nostra fede. Dio perdona noi. Noi dobbiamo perdonare i nostri debitori: โ€œChi si vendica subirร  la vendetta del Signore, il quale tiene sempre presenti i suoi peccati. Perdona lโ€™offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. Un uomo che resta in collera verso un altro uomo, come puรฒ chiedere la guarigione al Signore? Lui che non ha misericordia per lโ€™uomo suo simile, come puรฒ supplicare per i propri peccati? Se lui, che รจ soltanto carne, conserva rancore, chi espierร  per i suoi peccati? Ricรฒrdati della fine e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti. Ricorda i precetti e non odiare il prossimo, lโ€™alleanza dellโ€™Altissimo e dimentica gli errori altrui (Sir 28,1-7).

Ecco un esempio di non vendetta da parte del re Davide: โ€œQuando poi il re Davide fu giunto a Bacurรฌm, ecco uscire di lร  un uomo della famiglia della casa di Saul, chiamato Simei, figlio di Ghera. Egli usciva imprecando e gettava sassi contro Davide e contro tutti i servi del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti i prodi stavano alla sua destra e alla sua sinistra. Cosรฌ diceva Simei, maledicendo Davide: ยซVattene, vattene, sanguinario, malvagio! Il Signore ha fatto ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale regni; il Signore ha messo il regno nelle mani di Assalonne, tuo figlio, ed eccoti nella tua rovina, perchรฉ sei un sanguinarioยป. Allora Abisร i, figlio di Seruiร , disse al re: ยซPerchรฉ questo cane morto dovrร  maledire il re, mio signore? Lascia che io vada e gli tagli la testa!ยป. Ma il re rispose: ยซChe ho io in comune con voi, figli di Seruiร ? Se maledice, รจ perchรฉ il Signore gli ha detto: โ€œMaledici Davide!โ€. E chi potrร  dire: โ€œPerchรฉ fai cosรฌ?โ€ยป. Poi Davide disse ad Abisร i e a tutti i suoi servi: ยซEcco, il figlio uscito dalle mie viscere cerca di togliermi la vita: e allora, questo Beniaminita, lasciatelo maledire, poichรฉ glielo ha ordinato il Signore. Forse il Signore guarderร  la mia afflizione e mi renderร  il bene in cambio della maledizione di oggiยป. Davide e la sua gente continuarono il cammino e Simei camminava sul fianco del monte, parallelamente a Davide, e cammin facendo malediceva, gli tirava sassi e gli lanciava polvere. Il re e tutta la gente che era con lui arrivarono stanchi presso il Giordano, dove ripresero fiato (2Sam 16,5-14). Governare lโ€™istinto di vendetta รจ obbligo per ogni vero credente nel Dio che perdona.

Come Dio รจ indulgente verso tutti cosรฌ ogni vero suo adoratore deve essere indulgente verso tutti: โ€œPrevalere con la forza ti รจ sempre possibile; chi si opporrร  alla potenza del tuo braccio? Tutto il mondo, infatti, davanti a te รจ come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Hai compassione di tutti, perchรฉ tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. Tu infatti ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non lโ€™avresti neppure formata. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non lโ€™avessi voluta? Potrebbe conservarsi ciรฒ che da te non fu chiamato allโ€™esistenza? Tu sei indulgente con tutte le cose, perchรฉ sono tue, Signore, amante della vita. Poichรฉ il tuo spirito incorruttibile รจ in tutte le cose. Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato, perchรฉ, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signoreโ€ (Sap 11,21-12,2).

Gesรน aggiunge nella sua Legge un comandamento nuovo. Lโ€™offeso deve cercare la riconciliazione con lโ€™offensore se vuole che la sua preghiera venga ascoltata: โ€œSe dunque tu presenti la tua offerta allโ€™altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโ€™altare, vaโ€™ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto dโ€™accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโ€™avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino allโ€™ultimo spicciolo!โ€ (Mt 5,23-26).

Il perdono dato senza condizione รจ anche comandamento nuovo di Gesรน Signore: โ€œPregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate cosรฌ: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontร , come in cielo cosรฌ in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร  anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร  le vostre colpe (Mt 6,7-15). Mai il discepolo di Gesรน deve dimenticare che lui, in Cristo, con Cristo, per Cristo, รจ chiamato ad espiare i peccati del mondo e anche di coloro che lo hanno offeso o lo offendono. Cristo ha espiato i nostri peccati. Noi in Lui dobbiamo espiare i peccati del mondo. Lโ€™espiazione inizia dal perdono. Senza perdono mai si potrร  partecipare alla redenzione di Cristo Gesรน. Mai dovrร  essere diversitร  di azione e di pensiero tra Cristo e il suo corpo.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 18,21-19,1

Allora Pietro gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSignore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrรฒ perdonargli? Fino a sette volte?ยป. E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli รจ simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poichรฉ costui non era in grado di restituire, il padrone ordinรฒ che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e cosรฌ saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: โ€œAbbi pazienza con me e ti restituirรฒ ogni cosaโ€. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciรฒ andare e gli condonรฒ il debito.

Appena uscito, quel servo trovรฒ uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: โ€œRestituisci quello che devi!โ€. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: โ€œAbbi pazienza con me e ti restituirรฒโ€. Ma egli non volle, andรฒ e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto lโ€™accaduto. Allora il padrone fece chiamare quellโ€™uomo e gli disse: โ€œServo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchรฉ tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te?โ€. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchรฉ non avesse restituito tutto il dovuto. Cosรฌ anche il Padre mio celeste farร  con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratelloยป. Terminati questi discorsi, Gesรน lasciรฒ la Galilea e andรฒ nella regione della Giudea, al di lร  del Giordano.

Ora chiediamoci: Cosa aggiunge di nuovo questa Parabola narrata da Gesรน Signore? Prima di tutto va messa in luce la risposta data a Pietro: il perdono va dato sempre per sempre. Non cโ€™รจ nessuna colpa che non debba essere perdonata. Nessuna colpa รจ piรน grave della condanna a morte del Figlio dellโ€™Altissimo. Come Gesรน non solo ha perdonato, ma anche ha offerto la sua vita in riscatto per ogni uomo, cosรฌ deve comportarsi ogni suo discepolo: il perdono รจ sempre per sempre. La seconda veritร  rivela che il nostro debito presso Dio non รจ solvibile. รˆ impagabile. Il debito dei nostri fratelli รจ solvibile, pagabile. Se noi vogliamo che il Signore perdoni il nostro debito insolvibile dobbiamo noi perdonare il debito verso di noi che รจ sempre solvibile. Se noi non perdoniamo, non ci sarร  perdono per noi. Un nostro piccolo gesto di perdono fa sรฌ che il Signore ci perdoni. รˆ legge eterna. Senza il nostro perdono, Lui non perdona e per noi si aprono le porte dellโ€™inferno eterno. La Madre di Gesรน ai piedi della croce ci aiuti perchรฉ perdoniamo sempre, come Lei ha perdonato quando era sul Golgota accanto al Figlio suo.

Fonte |ย @MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .