VENERDร 11 MARZO โ PRIMA SETTIMANA DI QUARESIMA [C]
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
La giustizia dei farisei e degli scribi non รจ quella fondata sulla loro tradizione. Questa non รจ giustizia, ma somma ingiustizia. La giustizia รจ lโobbedienza alla Legge Antica. Questa obbedienza non ci fa entrare nel regno dei cieli. Perchรฉ? NellโAntico Testamento vive lโuomo vecchio, lโuomo secondo Adamo. La Legge antica era per lโuomo vecchio. Nel Nuovo Testamento nasce la nuova creatura da acqua e da Spirito e questa ha bisogno di una Nuova Legge, che manifesti e riveli al mondo la bellezza della nuova opera di Dio. Per lโApostolo Paolo questa Nuova Legge รจ la perfetta conformazione a Cristo Gesรน: โSe dunque cโรจ qualche consolazione in Cristo, se cโรจ qualche conforto, frutto della caritร , se cโรจ qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa caritร , rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalitร o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltร , consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi lโinteresse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesรน: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio ย lโessere come Dio, ma svuotรฒ se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dallโaspetto riconosciuto come uomo, umiliรฒ se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce (Fil 2,1-8). La Nuova Legge del cristiano รจ Cristo Gesรน. Essendo Cristo e il cristiano una cosa sola, il cristiano deve vivere una vita in tutto simile alla vita del suo Maestro e Signore. Oggi Cristo Gesรน รจ assiso alla destra del Padre. Non รจ piรน visibile nella storia. Chi deve renderlo visibile รจ ogni suo discepolo. Per questo siamo chiamati a superare la giustizia degli scribi e dei farisei. Loro servivano il Dio invisibile. Noi dobbiamo manifestare il Dio vivibile, il Dio Crocifisso, il Dio che si fatto dono sulla croce per la redenzione di ogni altro uomo.
Ecco ancora cosa rivela lโApostolo Paolo su Cristo e sulla nuova creatura: โLโamore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno รจ morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli รจ morto per tutti, perchรฉ quelli che vivono non vivano piรน per se stessi, ma per colui che รจ morto e risorto per loro. Cosicchรฉ non guardiamo piรน nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo piรน cosรฌ. Tanto che, se uno รจ in Cristo, รจ una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo perรฒ viene da Dio, che ci ha riconciliati con sรฉ mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sรฉ il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro รจ Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perchรฉ in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio (2Cor 5,14-21). Se Cristo Gesรน si รจ lasciato fare da Dio sacrificio di espiazione per i peccati dei suoi fratelli, ci potrร essere un solo cristiano che possa dire no a Dio, rifiutandosi di lasciarsi anche lui fare in Cristo, con Cristo, per Cristo sacrificio di espiazione per i peccati dei suoi fratelli? Ecco in cosa la nostra giustizia dovrร superare quella degli scribi e dei farisei. Ma lasciarsi fare olocausto di espiazione per i peccato non รจ lโatto finale del cristiano. Ci si deve lasciare fare sacrificio di espiazione dallo stesso momento del battesimo. Per questo la vita del cristiano รจ differente da qualsiasi altra vita. Ogni momento di essa deve essere intessuto di purissimo amore di perdono, salvezza, riconciliazione, veritร , luce, pace.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 5,20-26
Nel Discorso della Montagna Gesรน dona le regole perchรฉ il cristiano giorno dopo giorno si lasci fare dal Padre, in Cristo, con Cristo, per Cristo, sacrificio di espiazione per il perdono dei peccati dei suoi fratelli. Chi รจ chiamato a dare la vita per la salvezza dei suoi fratelli, non puรฒ condannare coloro che lui deve condurre alla salvezza e neanche puรฒ vivere da nemico con quanti dovranno essere i suoi amici per lโeternitร . Per questo il cristiano deve avere sempre dinanzi agli occhi Gesรน Signore in modo che possa produrre nella storia tutta intera la sua vita secondo la particolare missione a lui data dallo Spirito Santo. Il Vangelo รจ la vita di Cristo consegnato al cristiano perchรฉ ora รจ lui che deve trasformalo in sua vita, rendendo visibile la vita di Cristo Gesรน. La Madre di Dio ci venga in aiuto. Vogliamo trasformare la vita di Cristo Gesรน in nostra vita.



