Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 11 Dicembre 2020

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A chi posso paragonare questa generazione?

VENERDรŒ 11 DICEMBRE (Mt 11,16-19)

La Lettera agli Ebrei mostra un popolo di Dio sempre senza alcuna fede nel suo Redentore e Salvatore. I frutti di questa non fede giungono fino a stancare il Signore, che รจ sempre dalla pazienza infinita: โ€œPerciรฒ, fratelli santi, voi che siete partecipi di una vocazione celeste, prestate attenzione a Gesรน, lโ€™apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo, il quale รจ degno di fede per colui che lโ€™ha costituito tale, come lo fu anche Mosรจ in tutta la sua casa. Ma, in confronto a Mosรจ, egli รจ stato giudicato degno di una gloria tanto maggiore quanto lโ€™onore del costruttore della casa supera quello della casa stessa. Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto รจ Dio. In veritร  Mosรจ fu degno di fede in tutta la sua casa come servitore, per dare testimonianza di ciรฒ che doveva essere annunciato piรน tardi. Cristo, invece, lo fu come figlio, posto sopra la sua casa. E la sua casa siamo noi, se conserviamo la libertร  e la speranza di cui ci vantiamo. Per questo, come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, il giorno della tentazione nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarantโ€™anni le mie opere. Perciรฒ mi disgustai di quella generazione e dissi: hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. Cosรฌ ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo.

Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finchรฉ dura questo oggi, perchรฉ nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dallโ€™inizio. Quando si dice: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, chi furono quelli che, dopo aver udito la sua voce, si ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dallโ€™Egitto sotto la guida di Mosรจ? E chi furono coloro di cui si รจ disgustato per quarantโ€™anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? E a chi giurรฒ che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto? E noi vediamo che non poterono entrarvi a causa della loro mancanza di fedeโ€ (Eb 3,1-19). Oggi il Signore parla al suo popolo. Parla per mezzo di Giovanni il Battista e il popolo dice di lui che รจ un indemoniato. Non va ascoltato. Parla per mezzo di Cristo Gesรน e dice che รจ uno che mangia e beve. Neanche Lui va ascoltato. Vi รจ sempre una scusa per non ascoltare il Signore che parla. Ma sono scuse create dal cuore cattivo. Non sono scuse che hanno il loro fondamento nella vita di Giovanni e di Cristo Signore.

In quel tempo, Gesรน disse alle folle: ยซA chi posso paragonare questa generazione? รˆ simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: โ€œVi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!โ€. รˆ venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: โ€œรˆ indemoniatoโ€. รˆ venuto il Figlio dellโ€™uomo, che mangia e beve, e dicono: โ€œEcco, รจ un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatoriโ€. Ma la sapienza รจ stata riconosciuta giusta per le opere che essa compieยป.

Chi predica la conversione e lโ€™obbedienza alla Legge del Signore, mai potrร  essere detto un indemoniato. Il demonio odia la conversione e lโ€™obbedienza a Dio. Chi compie le opere di Dio, mai potrร  essere dichiarato uomo non di Dio. Solo chi รจ da Dio compie le opere di Dio. Ecco perchรฉ Gesรน dice: โ€œMa la sapienza รจ stata riconosciuta giusta per le opere che essa compieโ€. Chi compie le opere di Dio, รจ da Dio. Mai potrร  essere da se stesso o dal diavolo. Poichรฉ sia Giovanni che Gesรน compiono le opere di Dio, essi sono da Dio. Chi non crede, รจ responsabile della sua non fede. Sempre perรฒ la non fede รจ frutto della cattiveria e della malvagitร  del cuore. รˆ il peccato dellโ€™anima e il vizio del corpo che chiudono le porte perchรฉ ci si possa aprire alla fede. Chi vuole credere in purezza di veritร  e di dottrina, deve porre ogni attenzione a liberarsi da ogni disobbedienza alla Legge del suo Dio. La non fede รจ frutto della non obbedienza.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che ci liberiamo da ogni peccato e vizio.

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Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .

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