MARTEDร 10 MAGGIO โ QUARTA SETTIMANA DI PASQUA [C]
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, รจ piรน grande di tutti e nessuno puรฒ strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa solaยป
Come Gesรน, per la vita delle pecore, ha dato la sua vita, lasciandosi donare dal Padre, cosรฌ ogni Pastore in Cristo, se ama le pecore di Cristo,ย come Gesรน ama le pecore del Padre perchรฉ ama il Padre, deve dare la vita per le pecore di Cristo e potrร dare la vita se ama Cristo Gesรน piรน che la sua stessa vita allo stesso modo che Gesรน ama il padre piรน che la sua stessa vita: โE come Mosรจ innalzรฒ il serpente nel deserto, cosรฌ bisogna che sia innalzato il Figlio dellโuomo, perchรฉ chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโunigenito Figlio di Dio. ย
E il giudizio รจ questo: la luce รจ venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato piรน le tenebre che la luce, perchรฉ le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perchรฉ le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la veritร viene verso la luce, perchรฉ appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dioยป (Gv 3,14-21). Possiamo cosรฌ parafrasare questa veritร su Cristo Gesรน: โCristo Gesรน ha tanto amato il mondo, ama tanto il mondo da dare sino al giorno della Parusia tutto il suo corpo per la sua salvezza e redenzioneโ.ย Come perรฒ Cristo Gesรน si รจ lasciato donare dal Padre con una obbedienza fino alla morte e alla morte di croce, cosรฌ anche ogni discepolo di Gesรน deve lasciarsi donare con una obbedienza fino alla morte e ad una morte di croce. Cristo nulla puรฒ fare se il cristiano non si offre totalmente a Lui perchรฉ Lui, in Lui, con Lui, per Lui, ne faccia unโofferta pura e santa gradita al Padre per la salvezza del mondo. Se il cristiano si dona, Cristo Gesรน lo dona. Se il cristiano non si dona, Cristo Gesรน mai lo potrร donare.
Il cristiano si deve donare a Cristo allo stesso modo in cui Cristo si รจ donato al Padre: โPer questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto nรฉ sacrificio nรฉ offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito nรฉ olocausti nรฉ sacrifici per il peccato. Allora ho detto: ยซEcco, io vengo โ poichรฉ di me sta scritto nel rotolo del libro โ per fare, o Dio, la tua volontร ยป. Dopo aver detto: Tu non hai voluto e non hai gradito nรฉ sacrifici nรฉ offerte, nรฉ olocausti nรฉ sacrifici per il peccato, cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontร . Cosรฌ egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontร siamo stati santificati per mezzo dellโofferta del corpo di Gesรน Cristo, una volta per sempre (Eb 10,5-10). Come Cristo Gesรน รจ divenuto sacrificio e nutrimento di veritร e di grazia per le pecore del Padre, cosรฌ ogni membro del corpo di Cristo deve divenire in Cristo sacrificio e nutrimento di veritร , grazia, luce, santitร per ogni altro uomo.ย Senza il sacrificio del cristiano, aggiunto al sacrificio di Cristo Gesรน, non si diviene con Cristo una cosa sola e per lui nessuna pecora di Cristo viene nutrita. La si lascia morire di fame e di sete e in veritร oggi molte sono le pecore di Cristo condannate a morire di fame e di sete.
LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 10,22-30
Come Cristo Gesรน e il Padre, nello Spirito Santo, sono una solo forza divina ed eterna e nessuno potrร mai strappare una sola pecora dalla mano del Padre, che nella storia รจ mano di Cristo Gesรน, cosรฌ il Pastore di Cristo e Cristo, nello Spirito Santo, devono divenire una sola forza divina ed eterna e cosรฌ nessuno potrร strappare una sola pecora dalla mano del Pastore che รจ mano di Cristo Gesรน. Si potrร solo perdere la pecora che si vuole perdere. Ma la responsabilitร รจ solo della pecora. Se invece il Pastore non diviene nello Spirito Santo in Cristo una sola cosa, una sola forza divina ed eterna, la pecora si perde, ma della sua perdizione la colpa รจ del Pastore. A lui domani il Signore domanderร conto. Dove sono le pecore che io ti ho affidato? Dove sono le pecore che io ti ho mandato? Ma noi possiamo chiedere: Quando me le hai mandato? Le vie sono state molteplici. Sono molteplici. Anche la richiesta di un certificato รจ via di incontro. Un funerale รจ via di incontro. La richiesta di un sacramento รจ via d incontro. Una conferenza alla quale si viene obbligati รจ via di incontro. Ogni celebrazione liturgica รจ via dโincontro. In questi molteplici incontri tu, Pastore, hai dato te stesso o hai dato me? Questo ci chiederร Cristo Signore nel giorno del giudizio. Hai dato i tuoi pensieri o il mio cuore? Urge riflette. La Madre di Dio ci aiuti a dare sempre alle pecore a noi mandate il cuore di Cristo, il cuore del Padre, il cuore dello Spirito Santo.



