Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 10 Luglio 2021

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Perciรฒ chiunque mi riconoscerร  davanti agli uomini, anchโ€™io lo riconoscerรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli; chi invece mi rinnegherร  davanti agli uomini, anchโ€™io lo rinnegherรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli.

Se queste parole di Gesรน sono vere โ€“ io credo non solo che sono vere, molto di piรน credo che esse sono purissima veritร  โ€“ allora oggi il cristiano in ordine alla salvezza eterna รจ messo proprio male. Basta pensare alla relativizzazione fatta oggi nei confronti di Cristo Gesรน e del Vangelo paragonandoli ed uguagliandoli ad ogni altro fondatore di religione e ad ogni altro scritto religioso e anche non religioso e si capirร  che Cristo Gesรน mai potrร  riconoscerci davanti al Padre suo. Noi non lo conosciamo nella sua purissima veritร  e neanche Lui ci riconoscerร . Sempre per chi crede nella purissima veritร  di queste sue parole. Se poi queste sono parole senza veritร  e senza compimento, allora possiamo vivere in pace. O lo conosciamo o non lo conosciamo, saremo tutti nella gloria eterna.

Ma come si riconosce Gesรน davanti agli uomini? Ognuno deve riconoscerlo secondo la sua particolare missione, vocazione, carisma, ministero, comando a Lui dato dal Signore. Lโ€™Apostolo deve riconoscere Cristo davanti agli uomini da Apostolo, il Presbitero da Presbitero, il Diacono da Diacono, il Cresimato da Cresimato, il Battezzato da Battezzato, il Profeta da Profeta, il Teologo da Teologo, il Catechista da Catechista, il Missionario da Missionario. Solo lasciandosi muovere e condurre dallo Spirito Santo, possiamo riconoscere Cristo. Chi non obbedisce allo Spirito del Signore mai potrร  riconoscere Cristo secondo la sua personale, particolare, singolare modalitร  di essere e di operare.

Ecco cosa rivela di sรฉ lโ€™Apostolo Paolo in ordine alla sua missione: โ€œInfatti annunciare il Vangelo non รจ per me un vanto, perchรฉ รจ una necessitร  che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, รจ un incarico che mi รจ stato affidato. Qual รจ dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo. Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge โ€“ pur non essendo io sotto la Legge โ€“ mi sono fatto come uno che รจ sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge. Per coloro che non hanno Legge โ€“ pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo โ€“ mi sono fatto come uno che รจ senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anchโ€™io (1Cor 9,16-23).

Ecco il testamento spirituale che lui lascia ai Vescovi di Asia: ยซVoi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltร , tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciรฒ che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesรน. Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciรฒ che lร  mi accadrร . So soltanto che lo Spirito Santo, di cittร  in cittร , mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purchรฉ conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesรน, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.

E ora, ecco, io so che non vedrete piรน il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perchรฉ non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontร  di Dio. Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si รจ acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sรฉ. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voiยป (At 20,18-31).

Ecco la modalitร  secondo la quale lโ€™Apostolo Giovanni riconosce Cristo Gesรน davanti agli uomini e anche davanti alla Chiesa: โ€œย ย ย ย ย ย ย ย ย  Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita โ€“ la vita infatti si manifestรฒ, noi lโ€™abbiamo veduta e di ciรฒ diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestรฒ a noi โ€“, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perchรฉ anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione รจ con il Padre e con il Figlio suo, Gesรน Cristo. Queste cose vi scriviamo, perchรฉ la nostra gioia sia pienaโ€ (1Gv 1,1-4). Lโ€™Apostolo Giovanni riconosce Cristo Gesรน scrivendo un Vangelo, tre Lettere e il Libro dellโ€™Apocalisse. Gesรน dai suoi scritti รจ rivelato in tutta la sua purissima veritร  eterna, divina, umana, prima della storia, nella storia, dopo la storia. Senza i suoi scritti Gesรน non sarebbe il vero Gesรน. I suoi scritti sono il sigillo dello Spirito Santo a tutta la Rivelazione Pubblica. Veritร  purissima ed eterna. Veritร  che dona veritร  ad ogni altra veritร .

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 10, 24-33

Un discepolo non รจ piรน grande del maestro, nรฉ un servo รจ piรน grande del suo signore; e sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebรนl il padrone di casa, quanto piรน quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poichรฉ nulla vi รจ di nascosto che non sarร  svelato nรฉ di segreto che non sarร  conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate allโ€™orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere lโ€™anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geรจnna e lโ€™anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrร  a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete piรน di molti passeri! Perciรฒ chiunque mi riconoscerร  davanti agli uomini, anchโ€™io lo riconoscerรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli; chi invece mi rinnegherร  davanti agli uomini, anchโ€™io lo rinnegherรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli.

Una veritร  va messa in piena luce: Ad ogni discepolo di Gesรน รจ chiesto di riconoscere il suo Maestro, il suo Redentore, il suo Salvatore, il suo Dio davanti agli uomini. Riconoscere Cristo รจ un nostro dovere, un obbligo, se vogliamo essere noi riconosciuti da Gesรน davanti al Padre suo. Questo perรฒ non significa che lโ€™altro si convertirร . Se lโ€™altro non si converte a Cristo, la responsabilitร  รจ sua. Se lโ€™altro vuole rimanere nelle tenebre, la responsabilitร  รจ sua. Diviene nostra se noi non abbiamo riconosciuto Cristo secondo lo specifico mandato a noi assegnato dallo Spirito Santo. Basta osservare questo solo principio di veritร  evangelica e finiscono tutte le guerre di parole, insulti, menzogne, lettere anonime, dilazioni, contrasti, contrapposizioni e cose del genere. Ognuno รจ responsabile dinanzi a Cristo per le sue azioni e le sue parole. Ecco il grande insegnamento che viene a noi dallโ€™Apocalisse: โ€œIl malvagio continui pure a essere malvagio e lโ€™impuro a essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora. Ecco, io vengo presto e ho con me il mio salario per rendere a ciascuno secondo le sue opereโ€ (Ap 22,11-12). Il Vangelo รจ pace anche sulla croce. Sempre dalla croce dobbiamo diffondere pace. Le guerre sono del principe del mondo. La pace รจ dei figli della luce. Vergine della Luce, facci tuoi figli di luce. Diffonderemo attorno a noi luce e pace per tutti i giorni della nostra vita.

Fonte |ย @MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .