Il regno dei cieli subisce violenza
GIOVEDร 10 DICEMBRE (Mt 11,11-15)
La violenza che subisce il regno dei cieli รจ quella delle potenze degli inferi che vogliono estirpare dalla terra ogni uomo che crede nel suo vero Signore, Creatore, Redentore, Dio. Contro questa violenza si deve lottare fino al dono del proprio sangue. Questo insegnamento viene a noi dalla lettera agli Ebrei: โE che dirรฒ ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti; per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciรฒ che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi, furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono insulti e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, tagliati in due, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati โ di loro il mondo non era degno! โ, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra (Eb 11,32-38). ร la violenza che si nutre del sangue dei martiri. Mai perรฒ essa si placa. Di ogni fedele esige il martirio.
Come si subisce questa violenza? Contemplando Cristo Crocifisso e la sua umiliazione o annientamento sul Golgota: โAnche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciรฒ che รจ di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesรน, colui che dร origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sรฉ una cosรฌ grande ostilitร dei peccatori, perchรฉ non vi stanchiate perdendovi dโanimo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato (Eb 12,1-4). Cristo Gesรน si annientรฒ facendosi obbediente fino alla morte di croce. Satana non lo ha vinto. Lo ha crocifisso, ma non sconfitto. Gesรน mai รจ caduto nella tentazione del diavolo.
In quel tempo, Gesรน disse alle folle: ยซIn veritร io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, รจ lui quellโElia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!ยป.
LโApostolo Paolo, nella Seconda Lettera ai Corinzi, manifesta quali sono state le violenze che si sono abbattute contro di lui. Nessuna di esse lo ha sconfitto. Lui ha perseverato nellโobbedienza a Cristo Gesรน fino al dono del sangue: โTuttavia, in quello in cui qualcuno osa vantarsi โ lo dico da stolto โ oso vantarmi anchโio. Sono Ebrei? Anchโio! Sono Israeliti? Anchโio! Sono stirpe di Abramo? Anchโio! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono piรน di loro: molto di piรน nelle fatiche, molto di piรน nelle prigionie, infinitamente di piรน nelle percosse, spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balรฌa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella cittร , pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nuditร . Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi รจ debole, che anchโio non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? (2Cor 11,21-29). Il regno di Dio si edifica sul sangue dei martiri. Il martirio รจ duplice: cruento e incruento. Ma sempre la propria vita va consegnata a Cristo Gesรน se si vuole che il regno di Dio cresca e porti frutti sulla nostra terra. Senza martiri non cโรจ regno di Dio.
Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che perseveriamo fino al dono della vita.
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Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
