Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 1 Luglio 2021

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«Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua».

Leggi il brano del Vangelo di † Mt 9, 1-8

Chi può perdonare i peccati? Poiché il peccato è un’offesa fatta a Dio, perché la sua legge è stata trasgredita e lui è stato insultato, offeso, disprezzato, solo Lui può perdonare i peccati.

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Ecco la preghiera del Salmista: “Beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno. Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre ruggivo tutto il giorno. Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell’arsura estiva si inaridiva il mio vigore. Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato” (Sal 32,1-5).

Così prega Davide dopo il suo peccato: “Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso” (Sal 51,3-14).

Può un uomo dire ad un altro uomo: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati?” Può dirlo se è un profeta del Signore. Leggiamo nella Scrittura Santa: “Il Signore mandò il profeta Natan a Davide, e Natan andò da lui e gli disse: «Due uomini erano nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero, mentre il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina, che egli aveva comprato. Essa era vissuta e cresciuta insieme con lui e con i figli, mangiando del suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Era per lui come una figlia. Un viandante arrivò dall’uomo ricco e questi, evitando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso quanto era da servire al viaggiatore che era venuto da lui, prese la pecorella di quell’uomo povero e la servì all’uomo che era venuto da lui».

Davide si adirò contro quell’uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non averla evitata». Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell’uomo! Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi aggiungerei anche altro. Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l’Ittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l’Ittita”. Così dice il Signore: “Ecco, io sto per suscitare contro di te il male dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che giacerà con loro alla luce di questo sole. Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole”». Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Tuttavia, poiché con quest’azione tu hai insultato il Signore, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa (2Sam 12,1-14).

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 9,1-8

Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia».  Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Queste sono parole di un uomo, non di Dio. Sono parole di un profeta del Signore. Nel nome del Signore Natan dichiara perdonato il peccato di Davide. Nessuno nel suo proprio nome può perdonare i peccati, ma sempre è solo nel nome di Dio. Questa è verità rivelata, codificata nelle Scritture Sante. Gli scribi erano obbligati a conoscere questa pagina delle Scritture Sante, per questo  Gesù dice loro: “Perché pensate cose malvage nel vostro cuore?”. Uno scriba è obbligato a pensare sempre dalla Scrittura Santa, mai dal proprio cuore, allo stesso modo che uno scriba divenuto discepolo del regno è obbligato sempre a pensare dal Vangelo, o meglio dal pensiero di Cristo Gesù e mai dal suo cuore, mai dai suoi desideri, mai dai suoi sentimenti.

Non pensando dal cuore delle Scritture Sante, ma dal proprio cuore, e imponendo il proprio cuore come unica e sola regola per misurare la verità del pensiero e delle parole di Cristo che sono sempre attinte nel cuore del Padre per mezzo del suo Santo Spirito, lo scriba pensa cose malvage. Cristo Gesù non scende a discutere con gli scribi partendo dalle Scritture Sante. Lo avrebbero accusato di falsa e cattiva interpretazione o chi sa di quale altro misfatto. Si limita invece a dimostrare e a mostrare a quanti erano presenti che Lui è vero uomo di Dio, vero inviato da parte del Signore. Passa lui da un’azione invisibile quale era il perdono dei peccati ad un’azione visibile: la guarigione del paralitico. Guarendo quest’uomo, Gesù attesta a tutti i presenti che Lui è vero uomo mandato da Dio. Lui non parla e non agisce nel suo nome, ma sempre nel nome di Colui che lo ha mandato e chi lo ha mandato è Dio, il Padre suo, il Signore.

Ecco cosa domani dirà Gesù agli scribi: “Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito» (Lc 11,45-52). Quando il proprio cuore viene elevato a unico metro di verità e di giustizia, tutta la Parola di Dio viene ridotta a menzogna e ogni menzogna degli uomini viene elevata a purissima verità di Dio. È questa la malvagità del cuore che oggi Gesù rivela e manifesta. Un cuore malvagio è capace di qualsiasi cosa. Un cuore malvagio si nutre solo di odio contro la verità. Più odia la verità e più rimane affamato e più deve odiare con un odio che mai si placa.

Madre di Dio, facci dal cuore puro. Ameremo la verità. La difenderemo.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.