mons. Angelo Sceppacerca – Commento al Vangelo di domenica 2 Giugno 2019

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Termina il vangelo di Luca e le ultime parole di Gesรน lo contengono tutto, inclusi Mosรจ, i profeti, i salmi; compresa la missione che ora tocca agli apostoli. Il vangelo non รจ un modello etico: รจ Gesรน che patisce, muore e risorge. Gli apostoli e i cristiani devono unicamente testimoniare la pasqua che contiene anche la conversione e il perdono dei peccati. La prima (la conversione) รจ condizione del secondo (il perdono). Passione, resurrezione e gloria: รจ il destino di tutti. E’ la notizia assoluta della Pasqua. L’Ascensione รจ quaranta giorni dopo quel mattino. Per tre anni gli apostoli erano stati con Gesรน, testimoni del suo amore per tutti, compresi i peccatori. Ora, con la forza del Vento di Dio, vivranno ogni giorno alla presenza del Risorto e ne saranno testimoni, con la loro gioia, in ogni angolo del mondo.

Commuove l’ultimo gesto di Gesรน che sale in cielo, alza le mani e benedice. รˆ il gesto degli antichi padri: “Alzate le mani verso il tempio e benedite il Signore”; รจ la nostra risposta a Dio che ci benedice: “Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace”.

Gesรน sale al Padre, precedendoci a casa. Su, in alto, indica la direzione del nostro cammino che non precipita nella morte, ma vola in braccio al Padre. Prima del termine del cammino, anche noi come gli apostoli, dobbiamo “tornare a Gerusalemme”, con gioia grande e col canto di lode in cuore. Perchรฉ cantare e star contenti? Per quella voce che, suggerita dal suo Spirito, viene da dentro e dice: “Sono risorto e adesso sono sempre con te!”. Al momento del distacco Gesรน compie anche il gesto di chi parte e accorda a chi resta il passaggio di consegne che si realizzerร  pienamente a Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo.

Luca termina di scrivere il suo Vangelo e inizia il libro degli Atti degli Apostoli. รˆ l’altro libro, quello affidato a noi, da scrivere con i nostri comportamenti, capaci di mostrare, in qualche modo, la presenza di Gesรน risorto su questa terra, in mezzo a noi.

Al comando missionario Gesรน unisce la conferma della sua presenza: “Sarรฒ con voi tutti i giorni”. Se obbediamo al comando รจ perchรฉ confidiamo nella sua presenza. Sappiamo che in Gesรน Dio ha assunto un nome nuovo, l’Emanuele, il Dio-con-noi.

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Cosรฌ pone la domanda il Catechismo degli adulti della Chiesa italiana (279): Con l’ascensione al cielo, cessa questo farsi vedere. Cessa anche la sua presenza?
E cosรฌ risponde: ยซAscese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le coseยป (Ef 4,10), assicura la Scrittura. Il Risorto รจ piรน vicino a Dio e proprio per questo piรน vicino anche a noi; siede alla destra del Padre come Signore e proprio per questo continua piรน che mai a camminare sulle strade degli uomini.

Mons. Angelo Sceppacerca

Fonte – Diocesi Triveneto

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