Nel Vangelo di Luca la guarigione di un muto e la discussione sullโorigine dei miracoli operati da Gesรน si inserisce dopo lโinsegnamento sulla preghiera. Solo nel nostro testo Luca riporta la guarigione di un kofรณs, termine che designa chi รจ sordo, muto, chi รจ colpito da unโottusitร dei sensi che gli impediscono la comunicazione.ย
In Marco, Gesรน scaccia uno โspirito muto e sordoโ (Mc 9,25) subito dopo la trasfigurazione; e quando i discepoli, che avevano sperimentato la loro propria impotenza, lo interrogano sulle condizioni per operare questo miracolo, dice:โQuesta specie di demoni non si puรฒ scacciare in alcun modo, se non con la preghieraโ (Mc 9,29). Marco riporta invece lโaccusa โCostui รจ posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoniโ allโinizio del ministero di Gesรน, subito dopo la scelta dei Dodici, inviati a predicare con il potere di scacciare i demoni (cf. Mcย 3,14-30).ย
Nel Vangelo di Matteo ci sono due guarigioni di persone mute: quella di un muto indemoniato al capitolo 9, che sigilla lโannuncio del Regno da parte di Gesรน (cf. Mtย 9,32-35) e suscita stupore e perplessitร (โI farisei dicevano: โEgli scaccia i demoni per opera del principe dei demoniโโ: Mt 9,34) e quella di un indemoniato cieco e muto al capitolo 12, seguita, come nel nostro testo, dalla polemica sullโorigine del potere di Gesรน (cf. Mt 12,22-45).ย
In Giovanni non cโรจ la guarigione di un muto, ma tutto il vangelo รจ percorso dalla tensione sullโorigine di Gesรน, sul venire o non venire da Dio articolato nellโaccusa fatta di fronte alla guarigione del cieco nato: โCome puรฒ un peccatore compiere segni di questo genere?โ (Gvย 9,16).
Tutti i vangeli registrano dunque questo stravolgimento dellโagire di Gesรน: le azioni che rivelano il suo venire da Dio sono lette come opera del demonio. Nei brani sinottici il contesto presenta una connotazione escatologica e il richiamo al giorno del giudizio รจ esplicito. Dire che Gesรน opera in nome del principe dei demoni significa peccare contro lo Spirito santo e riservarsi una condanna nel giorno del giudizio (in Luca questo รจ esplicito nel testo che segue: cf. Lc 12,31-32).
Perchรฉ fare il bene รจ letto come un fare il male? Perchรฉ lโessere umano inganna se stesso cosรฌ facilmente? Perchรฉ lโocchio รจ torbido nel distinguere ciรฒ che รจ bene e ciรฒ che รจ male? La Legge, lโinsegnamento del Signore, era stata data per istruire e illuminare la via, eppure puรฒ essere usata per accusare gli altri e garantirsi in una falsa giustificazione. Ma anche la grazia e la misericordia, che tanto facilmente sbandieriamo come il proprium del vangelo, possono essere usate per coprire il proprio inganno e rimanere nella menzogna.
โSe io scaccio i demoni con il dito di Dio, allora รจ giunto a voi il regno di Dio … Chi non รจ con me รจ contro di meโ: dice Gesรน (vv. 20-23). Frasi che non ammettono replica.ย
Nel nostro testo torna il tema della tentazione (โvolevano metterlo alla provaโ: v. 16). Satana aveva sfidato Gesรน a compiere miracoli per mostrare il suo essere figlio di Dio. Ora sono gli uomini che tentano Gesรน, proprio di fronte ai miracoli che manifestano la sua messianicitร . La radice della tentazione รจ sempre il rifiuto di riconoscere che il dono di Dio รจ dono, non proprietร nรฉ diritto. E di accogliere il dono come dono รจ capace chi vive la beatitudine dei poveri e chi nella preghiera si lascia rendere docile allo Spirito santo.
sorella Raffaela
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