Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 8 Febbraio 2023

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Un male che viene da dentro

Gesù ha appena risposto ai farisei venuti da Gerusalemme per interrogarlo sul fatto che i suoi discepoli non osservano le tradizioni degli antichi: egli mette in evidenza che con le tradizioni che si sono tramandate si può annullare la Parola di Dio. Nel nostro testo Gesù ribadisce alle folle e poi ai discepoli che non sono le cose che entrano nell’uomo a renderlo impuro, ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro (v. 15 e 19-20). Conclude poi con una sentenza forte: “dal cuore degli uomini escono i propositi di male” (v. 21), ne fa un elenco e quindi conclude che “le cose cattive vengono fuori dall’interno” (v.22).

Già all’inizio della Genesi emerge che il male esiste nel cuore dell’uomo: “Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre” (Gen 6,5). Il diluvio è la forza purificatrice che salva l’uomo e strappa la promessa a Dio che dice: “Non maledirò più il suolo a causa dell’uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall’adolescenza, né colpirò più ogni essere vivente … Dio benedisse Noè e suo figlio” (Gen 8,21 e 9,1).

Nella Bibbia c’è questa consapevolezza della fragilità del cuore dell’uomo; a metà del Salterio è proprio evidenziata questa lotta interiore dell’uomo che da una parte cerca di essere fedele all’alleanza con il suo Dio e dall’altra non ci riesce:

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“Ricordavano che Dio è la loro roccia
Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Con la bocca cercavano di sedurlo
gli mentivano con le parole della lingua
il loro cuore non era saldo in lui
alla sua alleanza non erano fedeli” (Sal 78,35-37).

Per questo nei Salmi ci sono molte invocazioni che emergono e vengono rivolte verso il Signore:

“Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male
e diventi complice dell’azione dei malvagi” (Sal 141,4).

“Donami un cuore unificato
perché abbia timore del tuo Nome” (Sal 86,11).

E ci sono anche appelli che il Signore stesso rivolge all’uomo:

“Abbiate timore di peccare, custodite il silenzio
sul vostro letto esaminate il vostro cuore” (Sal 4,5).

Anche i profeti hanno caro questo tema del cuore. Il Signore stesso opererà la conversione nel cuore dell’uomo: “Io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez 36,25-26).

“Questa sarà l’alleanza che concluderò con loro: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore” (Ger 31,33).

Allora ”lasciamo che la Parola di Dio che è viva ed efficace, che scruta i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb 4,12) converta i nostri cuori, li renda docili all’azione dello Spirito Santo e li conformi alla volontà del Signore e al suo agire nella storia.

A volte il Signore permette che prendiamo coscienza del male che è in noi, dei nostri pensieri cattivi e delle nostre paure che possono anche portare a gesti e parole cattive. Non temiamo questo male che ci abita, e invochiamo il Signore perché converta, lavori e trasformi i nostri cuori e li renda capaci di sentimenti e di propositi buoni.

“Aprite a lui il vostro cuore,
nostro rifugio e Dio” (Sal 62,9).

sorella Roberta

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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