Dopo lโuccisione di Giovanni Battista, dopo la prima moltiplicazione dei pani, Gesรน si separa dai discepoli, prega da solo sul monte, raggiunge i discepoli e li soccorre. I discepoli, dal canto loro, sono forzati a prendere il largo da soli, devono affrontare il vento contrario, con le loro forze non riescono a raggiungere lโaltra riva, non riconoscono Gesรน, hanno paura. Quanto alle folle, che avevano mosso Gesรน a compassione (cf. Mc 6,34), che avevano ricevuto il suo insegnamento e il dono del pane, Gesรน si premura di congedarle; altre folle poi accorrono e riconoscono Gesรน sullโaltra riva, portano i loro malati e quanti raggiungono Gesรน โsono salvatiโ. Lontananza e prossimitร con Gesรน: subita, riconosciuta, desiderata, assunta. Tra la grande compassione per quelle pecore senza pastore e la salvezza data a quanti toccano Gesรน, vi รจ una richiesta esigente rivolta ai suoi discepoli (solo Marco precisa questa appartenenza: โsuoiโ) mandati da soli a confrontarsi con un vento nemico, a misurare la loro impotenza, a conoscere se stessi.ย
Questi eventi hanno dei paralleli in Mt 14,22-36 e in Gv 6,15-21, anchโessi ambientati dopo la (prima) moltiplicazione dei pani. Propria a Marco รจ invece la sottolineatura che la paura e lo stupore dei discepoli sono conseguenza del non aver compreso il fatto dei pani e dellโavere il cuore indurito (cf. Mc 6,52). Marco registrerร lโindurimento del cuore dei discepoli anche dopo la seconda moltiplicazione dei pani, in 8,17, dove i discepoli ancora non comprendono il dono fatto da Gesรน, pensano al pane materiale e sono presi da timore e preoccupazione. Il commento alla โtraversata con il vento contrarioโ fatto da Origene, il grande padre dellโesegesi cristiana, รจ particolarmente illuminante:
โSubito dopo aver nutrito i cinquemila, Gesรน obbligรฒ i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sullโaltra sponda … voleva insegnare loro tramite lโesperienza che non รจ possibile partire per lโaltra sponda senza di lui … Egli apparendo loro e agendo come sta scritto mostrรฒ che chi va verso lโaltra riva, vi giunge solo se Gesรน lo accompagna nella navigazione. Ma che cosa rappresenta la barca nella quale Gesรน obbligรฒ i discepoli a entrare? Si tratta forse della lotta delle tentazioni e delle difficoltร , lotta nella quale uno si imbarca, costretto dal Logos, e vi entra per cosรฌ dire controvoglia dal momento che il Salvatore vuole fare esercitare i suoi discepoli in questa imbarcazione agitata dai flutti e dal vento contrario โฆ Le folle invece le congedรฒ senza che ricevessero โ essendo piรน deboli โ la prova della barca, delle onde e del vento contrario, e salรฌ sulla montagna a pregare in disparte. A pregare per chi se non, probabilmente, per le folle, affinchรฉ dopo aver mangiato i pani di benedizione non compissero alcunchรฉ di contrario al congedo ricevuto da Gesรน, e per i discepoli, affinchรฉ, costretti da lui a salire sulla barca e a precederlo sulla riva opposta, non avessero a soffrire alcun male sul mare nรฉ da parte dei flutti, nรฉ da parte del vento contrario? E oserei dire che, grazie alla preghiera di Gesรน rivolta al Padre per i suoi discepoli, questi non hanno subรฌto alcun male, malgrado lโinfuriare del mare, delle onde e del vento avverso contro di loro โฆ Quanto a noi, se un giorno veniamo a imbatterci in prove ineludibili, ricordiamoci che รจ stato Gesรน a obbligarci a salire nella barca volendo che lo precedessimo sullโaltra sponda. Non รจ infatti possibile approdare sullโaltra riva se non si sono sostenute prove di flutti e vento contrario โฆ Quando avremo trascorso tre veglie della notte nellโoscuritร delle tentazioni e avremo ben lottato, facendo del nostro meglio, e ci saremo guardati dal fare naufragio nella fede โฆ giunta la quarta veglia, โquando la notte รจ avanzata e il giorno si avvicinaโ, verrร verso di noi il Figlio di Dio, per conciliarci il mare camminando su di essoโ (Origene, Comm. a Matteo XI, 9-12).
โE subito costrinse i suoi discepoliโ (6,45). Per coloro che Gesรน ha chiamato e che sono andati dietro a lui, per coloro che ha portato in disparte (cf. 6,31) e che poi invierร in tutto il mondo a predicare il vangelo (cf. 16,15) la salvezza riguarda non solo la loro persona, ma anche il loro agire. Facendoli suoi, il Signore pone nel mondo uomini e donne che nelle prove della vita conoscono la fonte della loro forza e ricordano la loro meta, che accolgono forza e speranza come un dono e che, facendo il bene, per tutto sanno rendere grazie.
sorella Raffaela
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