Chi รจ Gesรน? Il re Erode vede in lui il Battista redivivo. ร inevitabile: โle radici dellโocchio stanno nel cuoreโ (Romano Guardini), interpretiamo tutto alla luce di ciรฒ che abita la nostra interioritร . Erode riteneva Giovanni un uomo giusto e santo ma, dopo averlo imprigionato, lโaveva fatto uccidere: il fantasma di quel profeta lo perseguitava e ora gli sembra riprendere carne e ossa?
I primi versetti introducono un flashback che ci racconta come, suo malgrado,lโaveva ucciso: cosรฌ, quasi per gioco, a coronamento di un banchetto autocelebrativo, a motivo di un giuramento in cui lโaveva sparata grossa.
ร la brutta fine di un uomo in mano ad altri. Scrivendo questo penso, certo, alla fine del Battista nelle mani dei suoi aguzzini, prefigurazione della fine di Gesรน che di lui aveva detto: โGli hanno fatto quello che hanno volutoโ (Mc 9,13).
Tuttavia, questโuomo in mano ad altri, vittima di ciรฒ che altri vogliono, non รจ forse anche Erode stesso? Marco ci dice che in realtร il re teneva in grande considerazione Giovanni e perciรฒ, nonostante lo lasciasse perplesso, lo ascoltava volentieri. Quando viene il giorno in cui si trova a metterlo a morte, non รจ forse pure lui, Erode, vittima del gioco perverso in cui si รจ cacciato, acconsentendo ai capricci del proprio io malato?
Il re si atteggia a padrone della situazione, ma non รจ padrone nรฉ di se stesso nรฉ delle relazioni che vive. ร in mano ad altri: di Erodiade, che aveva voluto accanto a sรฉ e che ora gli impone la sua volontร manipolando la situazione, e dei commensali, di fronte ai quali deve ostentare il proprio potere per affermarlo.
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Il potere perรฒ rovina: vittima del suo conflitto interiore, incastrato dalle sue parole altisonanti, Erode si fa triste, ma non conosce la grazia del pentimento perchรฉ deve salvare la propria immagine.
Erodiade, che in disparte tiene la regia degli eventi, sembra lโunica a non essere in mano ad altri perchรฉ con determinazione riesce a ottenere ciรฒ che da tempo persegue. Eppure anche la regina non รจ forse preda del rancore che prova per il Battista, serrata dalla morsa dellโodio per chi le ricorda che non tutto รจ possibile, e quindi pure lei in un certo senso manipolata, determinata da una perversitร la domina?
Sรฌ, il potere rovina: senza farsi troppi scrupoli Erodiade, per portare a compimento il suo piano, abusa delle persone che dipendono da lei.
Sua figlia, dopo aver stupito con la sua danza, stupisce per la sua totale dipendenza dalla madre. Subito si rivolge a lei, chiede ordini senza pensare con la sua testa, parla ripetendo quello che questa le diceโฆ fa passare per suo il volere della madre, ma in realtร lโunica cosa che sa metterci di suo รจ la richiesta di un vassoio! Tragicomico. La completa irresponsabilitร di cui dร prova la rende complice di un dramma di cui probabilmente nemmeno ha coscienza fino in fondo.
Dinamiche che si ripresentano spesso, troppo spesso sulla scena del nostro quotidiano. Dobbiamo saperlo riconoscere in noi e tra di noi: siamo esseri divisi, preda di sentimenti contrastanti, tentati dallโorgoglio, incapaci di pentimento, propensi a compiacere quelli che amiamo fino a farci complici nel male o a usarli per farla pagare ad altri.
Il vangelo รจ buona notizia che vorrebbe liberarci da tutto questo: illuminando la nostra coscienza ci chiede di sottrarci, resistere, scegliere.
fratel Fabio
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Mc 6, 14-29
Dal Vangelo secondoย Marco
In quel tempo, il re Erode sentรฌ parlare di Gesรน, perchรฉ il suo nome era diventato famoso. Si diceva: ยซGiovanni il Battista รจ risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigiยป. Altri invece dicevano: ยซร Elรฌaยป. Altri ancora dicevano: ยซร un profeta, come uno dei profetiยป. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: ยซQuel Giovanni che io ho fatto decapitare, รจ risorto!ยป.
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo, perchรฉ l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: ยซNon ti รจ lecito tenere con te la moglie di tuo fratelloยป. Per questo Erodรฌade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perchรฉ Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne perรฒ il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i piรน alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodรฌade, danzรฒ e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: ยซChiedimi quello che vuoi e io te lo darรฒยป. E le giurรฒ piรน volte: ยซQualsiasi cosa mi chiederai, te la darรฒ, fosse anche la metร del mio regnoยป. Ella uscรฌ e disse alla madre: ยซChe cosa devo chiedere?ยป. Quella rispose: ยซLa testa di Giovanni il Battistaยป. E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: ยซVoglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป. Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandรฒ una guardia e ordinรฒ che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andรฒ, lo decapitรฒ in prigione e ne portรฒ la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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