Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 7 Febbraio 2022

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โ€œNon avevano compreso il fatto dei paniโ€

Con Gesรน Dio si fa vicino e ripropone a tutti il cammino della salvezza,un cammino di uscita, dalle paure, dalle chiusure, verso la libertร  della fiducia e dellโ€™amore. Gesรน per questa missione si associa i dodici apostoli (cf. Mc 6,7-13).ย 

Un giorno questi discepoli sono coinvolti in un evento, che nella memoria della prima Chiesa รจ rimasto come โ€œil fatto dei paniโ€ (v. 52) โ€“ il vangelo meditato ieri. Sappiamo, dunque, che dopo un lungo insegnamento, – per cui si รจ fatto tardi -, Gesรน ristora la folla con pane e pesci in abbondanza. Tutti mangiano a sazietร  e con gli avanzi riempiono dodici ceste.ย 

Tutti, anche i discepoli, non comprendono questo segno. Il brano di oggi lo menziona quando dice: โ€œ(I discepoli) non avevano compreso il fatto dei paniโ€ (v. 56). Il giudizio dellโ€™evangelista รจ severo: โ€œIl loro cuore era induritoโ€ (v. 56). Sono parole che ricordano i profeti che denunciavano la non-fede del popolo, nonostante la costante sollecitudine di Dio nei loro confronti.ย 

Gesรน, quale buon pedagogo, cerca di liberare i discepoli โ€“ anche noi โ€“ da ogni chiusura per accogliere la sua vicinanza. Dopo il fatto dei pani egli comanda loro di precederlo verso lโ€™altra riva, mentre egli stesso congeda la folla per ritirarsi in preghiera al Padre. I discepoli, dunque, sono soli nella barca. E presto si trovano alle prese con un forte vento contrario e il loro remare si fa molto difficoltoso.ย 

Tuttavia Gesรน li vede affaticarsi e viene verso di loro camminando sul mare. รˆ lโ€™immagine del Signore, del Cristo risorto, che avendo attraversato la morte, ha trionfato su di essa e ha vinto le potenze che portano alla morte (simboleggiato dal mare). I discepoli, perรฒ, pensano che sia un fantasma (v. 49).ย 

Anche a noi avviene di pensare che Cristo risorto sia unโ€™idea della fantasia, unโ€™illusione. Non crediamo alla presenza del Cristo risorto e vivente nelle nostre vite, e in particolare nelle nostre fatiche. E possiamo chiederci: abbiamo capito il bonum di quell’atto di Gesรน di ritirarsi nella solitudine e nel silenzio per rivolgersi a Dio Padre (v. 46)? Noi ignoriamo che abbiamo un luogo dove poter deporre i pesi del nostro cuore e ritrovare un poโ€™ di quiete.ย 

Lo vediamo in questi nostri tempi difficili. Il nostro remare con tanti problemi si รจ fatto molto faticoso e agitato. Come i discepoli pensiamo che il Signore sia lontano dal nostro patire e rischiamo di chiuderci e indurirci. Perdiamo lโ€™occasione di tornare in noi stessi e di ritrovare la fonte della fiducia e del senso della condivisione.ย 

โ€œCoraggio. Sono io. Non abbiate paura!โ€, dice Gesรน ai discepoli. Queste parole riecheggiano le parole dellโ€™angelo alle donne venute alla tomba vuota: โ€œVoi non abbiate paura! So che cercate Gesรน, il crocifisso. รˆ risorto, non รจ qui.โ€ (Mt 28, 5; Mc 16,6). โ€œCoraggio. Sono io. Non abbiate pauraโ€, queste parole fanno anche riferimento al โ€œfatto dei paniโ€. Nella barca non avevano forse quei cesti di pane avanzato, che avrebbero dovuto essere memoria viva โ€“ come per noi lo รจ lโ€™eucaristia – che il Signore รจ vicino?

Lasciamo che la Parola oggi ci interroghi, e nella preghiera al Padre sperimenteremo che il nostro cuore inquieto puรฒ trovare luciditร  e pace.

sorella Alice


Fonte

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