Gesรน guarisce i nostri corpi
Un brano del genere crea probabilmente disagio alla lettrice e al lettore contemporanei. Un Gesรน taumaturgo, un Messia guaritore, infastidisce. Contraddice la nostra esperienza umana: abbiamo la medicina, seppure con tutti i suoi limiti. Che senso ha per noi? La contraddizione riguarda anche la nostra fede.ย ร il dio tappabuchi che sorge dal fallimento dellโessere umano?ย Inoltre, perchรฉ loro sรฌ e, tralasciando se stessi, i propri amati no? E gli ultimi che muoiono per lโimpossibilitร di accedere a cure di base, a farmaci comuni qui da noi?
Tutte le giustificazioni che adottiamo (dire che non ha guarito tuttiโฆ tradurre il verbo non con โguarireโ ma con โcurareโ insistendo cosรฌ piรน sulla relazione di aiuto e di vicinanzaโฆ una lettura allegorica e simbolicaโฆ la retorica del Dio che salva nella sua impotenza โฆ oppure semplicemente far finta di nulla) sono comode scorciatoie intellettuali. Forse รจ meglio restare nel disagio e pensare a partire da ciรฒ, dallโassenza di risposta.
Balbettiamo alcune parole.ย Lโannuncio del regno di Dio ha a che fare con la materialitร dei corpi. La salvezza per il vangelo riguarda il corpo non in astratto, quasi unโentitร metafisica, ma i singoli corpi di uomini e donneโฆ i corpi su cui il tempo e la societร scrivono. Il vangelo prende sul serio le sofferenze che colpiscono i corpi, di ogni tipo, non ci passa sopra in fretta preoccupato dellโanima o dello spirito. I singoli corpi sono ascoltati come una finestra specifica sulla realtร .
Gesรน non รจ un guaritore di massa. Si china sulla suocera di Pietro, quasi a sentire il calore della febbre, il respiro pesante, lโodore del sudore. Impone le mani a ciascuno e ciascuna.ย Cโรจ un contatto fisico personale: a Gesรน non fanno schifo i corpi malati.ย Non si difende da essi con le strategie che normalmente gli esseri umani praticano. Da questo contatto non rifulge solo unโaccettazione radicale dellโaltro per quanto sfigurato, una benevolenza accordata che precede ogni risposta, ma ancheย un ascolto disarmato dellโaltro che urla, impreca, si tormenta, questiona.
Il vangelo riguarda i corpi, corpi feriti, corpi non conformi alle norme imperanti di bellezza, salute, moralitร , abilitร , orientamentoโฆ Non annuncia un dover essere a cui corrispondere, ma sussurra cheย il Dio di Gesรน ha cura di ciascun essere umano nella sua condizione materiale.
La suocera di Pietro risorge a una vita nuova nel servizio. Gli infermi rinascono a unโaltra vita. Le stesse folle che si sentono abbandonate dalla scomparsa di Gesรน possono divenire adulte, perchรฉ affrancate dal protettore onnipotente.ย Il vangelo incontra i corpi e li libera. Li libera nel servizio.ย Proprio perchรฉ non cโรจ piรน una norma a cui adeguarsi e che dichiara alcuni incapaci di praticarla, ciascuno e ciascuna รจ chiamato a trovare la sua misura nellโamare. Li libera dal pensare che non esiste situazione che impedisca di ricominciare. Li libera dalla tentazione di sentirsi in stato di minoritร , bambini in eterno. Li libera anche insegnando a resistere a chi e a che cosa li tratta da bambini, da incapaci, da bloccati in un ruolo e in unโetichetta immutabili.
fratel Davide
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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