Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 31 Agosto 2022

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Gesรน guarisce i nostri corpi

Un brano del genere crea probabilmente disagio alla lettrice e al lettore contemporanei. Un Gesรน taumaturgo, un Messia guaritore, infastidisce. Contraddice la nostra esperienza umana: abbiamo la medicina, seppure con tutti i suoi limiti. Che senso ha per noi? La contraddizione riguarda anche la nostra fede.ย รˆ il dio tappabuchi che sorge dal fallimento dellโ€™essere umano?ย Inoltre, perchรฉ loro sรฌ e, tralasciando se stessi, i propri amati no? E gli ultimi che muoiono per lโ€™impossibilitร  di accedere a cure di base, a farmaci comuni qui da noi?

Tutte le giustificazioni che adottiamo (dire che non ha guarito tuttiโ€ฆ tradurre il verbo non con โ€œguarireโ€ ma con โ€œcurareโ€ insistendo cosรฌ piรน sulla relazione di aiuto e di vicinanzaโ€ฆ una lettura allegorica e simbolicaโ€ฆ la retorica del Dio che salva nella sua impotenza โ€ฆ oppure semplicemente far finta di nulla) sono comode scorciatoie intellettuali. Forse รจ meglio restare nel disagio e pensare a partire da ciรฒ, dallโ€™assenza di risposta.

Balbettiamo alcune parole.ย Lโ€™annuncio del regno di Dio ha a che fare con la materialitร  dei corpi. La salvezza per il vangelo riguarda il corpo non in astratto, quasi unโ€™entitร  metafisica, ma i singoli corpi di uomini e donneโ€ฆ i corpi su cui il tempo e la societร  scrivono. Il vangelo prende sul serio le sofferenze che colpiscono i corpi, di ogni tipo, non ci passa sopra in fretta preoccupato dellโ€™anima o dello spirito. I singoli corpi sono ascoltati come una finestra specifica sulla realtร .

Gesรน non รจ un guaritore di massa. Si china sulla suocera di Pietro, quasi a sentire il calore della febbre, il respiro pesante, lโ€™odore del sudore. Impone le mani a ciascuno e ciascuna.ย Cโ€™รจ un contatto fisico personale: a Gesรน non fanno schifo i corpi malati.ย Non si difende da essi con le strategie che normalmente gli esseri umani praticano. Da questo contatto non rifulge solo unโ€™accettazione radicale dellโ€™altro per quanto sfigurato, una benevolenza accordata che precede ogni risposta, ma ancheย un ascolto disarmato dellโ€™altro che urla, impreca, si tormenta, questiona.

Il vangelo riguarda i corpi, corpi feriti, corpi non conformi alle norme imperanti di bellezza, salute, moralitร , abilitร , orientamentoโ€ฆ Non annuncia un dover essere a cui corrispondere, ma sussurra cheย il Dio di Gesรน ha cura di ciascun essere umano nella sua condizione materiale.

La suocera di Pietro risorge a una vita nuova nel servizio. Gli infermi rinascono a unโ€™altra vita. Le stesse folle che si sentono abbandonate dalla scomparsa di Gesรน possono divenire adulte, perchรฉ affrancate dal protettore onnipotente.ย Il vangelo incontra i corpi e li libera. Li libera nel servizio.ย Proprio perchรฉ non cโ€™รจ piรน una norma a cui adeguarsi e che dichiara alcuni incapaci di praticarla, ciascuno e ciascuna รจ chiamato a trovare la sua misura nellโ€™amare. Li libera dal pensare che non esiste situazione che impedisca di ricominciare. Li libera dalla tentazione di sentirsi in stato di minoritร , bambini in eterno. Li libera anche insegnando a resistere a chi e a che cosa li tratta da bambini, da incapaci, da bloccati in un ruolo e in unโ€™etichetta immutabili.

fratel Davide

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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