โOggi si รจ compiuta questa Scrittura nei vostri orecchiโ.ย
Cosรฌ risuona il cuore della buona notizia che ci attende per questo giorno.
Siamo dopo i vangeli dellโinfanzia e dopo le tentazioni di Gesรน, che si concludono con il ritorno in Galilea โnella forza dello Spiritoโ, quando โla sua fama si diffuseโ e โinsegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodiโ (Lc 4,14-15).ย
Ora lโevangelista Luca racconta dellโarrivo di Gesรน a Nazaret e del suo entrare nella sinagoga del luogo dove era cresciuto. La narrazione coinvolge con una serie di azioni che portano alla citazione del profeta Isaia: Gesรน si alza, riceve il libro, lo srotola, legge, poi lo arrotola di nuovo, lo restituisce e torna a sedersi. Gesti ordinati che invitano a sostare sulle parole lette e sulla reazione di chi ascolta: โgli occhi di tutti erano fissi su di luiโ. Cโรจ molta attesa. Il momento deve essere stato denso, deve essere stato percepito come un passaggio importante, un segno di discontinuitร .ย
Quale brano si trova a leggere Gesรน nellโinaugurare la sua missione? โLo Spirito del Signore รจ sopra di meโ. Nel pronunciare queste parole le avrร sentite concretamente rivolte a lui, saranno risuonate come parole vive, vere, compiute.
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La presenza e il riconoscimento dello Spirito cambia, trasfigura, invia. Lโunzione ricevuta ha come fine lโessere mandato, lโuscire da sรฉ e andare verso altri, verso i โpoveriโ, verso chi si riconosce mancante, chi si sente schiacciato dai pesi della vita (e chi non lo รจ?).
La missione espressa dal profeta si declina innanzitutto come โportare la buona notizia ai poveriโ, che sembra precisarsi con le azioni di libertร che seguono, azioni di vita che danno vita, nella fragilitร di ogni esistenza.
Lโattesa degli ascoltatori trova risposta nellโโoggiโ pronunciato da Gesรน. Oggi si compie quel che la Scrittura ci offre. Oggi, lโoggi di Gesรน e ogni nostro oggi, perchรฉ รจ lโoggi di salvezza che viene a ciascuno e a tutti proprio nellโascolto. Per questo il compimento avviene โnegli orecchiโ, nei nostri fragili orecchi, se solo proviamo a non restare nel frastuono di noi stessi, delle nostre pretese, dei nostri sguardi miopi.
La spiegazione di Gesรน desta stupore e tuttavia anche scetticismo in chi presumeva di conoscerlo, di etichettarlo. Gesรน spiazza rifacendosi non solo a Isaia, presentandosi come profeta dei tempi ultimi, della salvezza definitiva, ma anche al profeta Elia e alla sua potenza. Ecco che la tensione cresce divenendo rabbia violenta: vorrebbero far morire Gesรน gettandolo giรน dal monte. Eppure, annota letteralmente Luca, โpassando in mezzo a loro, se ne andavaโ. Non โse ne andรฒโ, perchรฉ รจ un imperfetto, il tempo della durata: Gesรน passa sempre, in ogni nostro oggi, in mezzo a chi lo ascolta, a chi non lo ascolta, a chi si scandalizza, o a chi vorrebbe fare a meno di lui; passa e cammina, chiamandoci a seguirlo o precedendoci nel venirci incontro, destando il nostro ascolto perchรฉ il nostro oggi sia pieno.
sorella Silvia
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