Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 30 Dicembre 2021

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ยซCโ€™era ancheยป ci dice il racconto. Questo โ€œancheโ€ รจ importante. Lega la profetessa Anna alla profezia di Simeone, come una conferma: il Deuteronomio (cf. Dt 19,15) indicava infatti la necessitร  di un secondo testimone. Inoltre, Anna รจ anche una conferma femminile dellโ€™avvenimento messianico che รจ giร  preparato da altre presenze femminili. Ricordiamo Elisabetta, che con lo Spirito esulta ed รจ la prima persona a riconoscere il messia Gesรน nel grembo di Maria. โ€œBenedetto il frutto del tuo gremboโ€ (Lc 1,42) senza evidentemente offuscare il fiat di Maria: โ€œAvvenga per me secondo la tua parolaโ€.

Anna รจ una profetessa, una serva del Signore. E il profeta biblico รจ colui, colei, sul quale la Parola del Signore โ€œavvieneโ€, e che รจ reso capace di dire โ€œeccomi, manda me โ€œ (cf. Lc 3,2, Is 6,8, Lc 1,38). รˆ colui che vede lโ€™invisibile (cf. Is 6,1, Ger 1,11) e sul quale รจ effuso lo Spirito (cf. Lc 2,25; Ger 1,8).ย 

Luca รจ prolisso nel presentare la persona di Anna, dร  molti dettagli. Il nome di Anna stesso รจ indicativo: riecheggia la storia del profeta Samuele, portato al Tempio da sua madre Anna, che sarร  colui che ungerร  il re David come messia (โ€œuntoโ€) di Israele. La profetessa Anna รจ presentata come una persona che ha compiuto la sua vita davanti al Signore. Sette anni (con il marito) sono una pienezza e ottantaquattro anni sono il risultato della rappresentazione di tutto il popolo dโ€™Israele: sette per dodici come le dodici tribรน di Israele. Anna รจ figura di quei poveri (le vedove) che vivono della fedeltร  del loro Dio: โ€œserviva il Signore notte e giornoโ€, e che preparano e affrettano cosรฌ la venuta del Messia.ย 

Il suo servizio al Tempio โ€œgiorno e notteโ€ ci rimanda alla prima lettera di Paolo a Timoteo (cf. 1Tm 5,5) che descrive il servizio che le donne rimaste vedove rendevano alla chiesa: โ€œColei che, vedova, ha messo la speranza in Dio e si consacra allโ€™orazione e alla preghiera giorno e notteโ€. Anna รจ messa in scena da Luca (โ€œsopraggiunta in quel momentoโ€) subito dopo la profezia di Simeone. Insieme rappresentano il โ€œrestoโ€ fedele del popolo dโ€™Israele che aspetta attivamente nella fede la โ€œredenzione di Gerusalemmeโ€, cioรจ il compimento della salvezza promessa dal Signore per Israele e tutti i popoli. Anna conferma la profezia di Simeone con la sua presenza inaspettata e si pone come profetessa evangelizzatrice della prima chiesa nella figura delle vedove fedeli. โ€œParlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.โ€

Simeone preannuncia la contraddizione che si rivelerร  al cuore stesso della vocazione del messia e che โ€œtrafiggerร  come una spadaโ€ lโ€™anima di tutti i discepoli rappresentati dalla figura di Maria. La redenzione svelerร  i pensieri di molti cuori perchรฉ tutti dovranno fare i conti con il modo paradossale della redenzione operata da Gesรน. Simeone, da profeta radicato nelle Scritture, intuisce la crisi, il giudizio doloroso che si preannuncia. Anna, senza rinnegare la sua profezia di consolazione, resta invece nella lode di Dio come se intravedesse giร  che lโ€™amore di Dio sperimentato nella sua preghiera assidua, non puรฒ essere annientato dalle durezze del cuore umano. Anna sembra proiettarsi giร  nella gioia della risurrezione, raggiungendo in anticipo, profeticamente, la lode e lo stupore delle prime testimone davanti alla tomba vuota.

sorella Sylvie


Fonte

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