Diโ di sรญ, sarรฒ Elia!
Come a Nazareth, dove la presentazione del programma della sua missione e lโattivitร in Galilea si misurano subito con un rifiuto, anche qui Gesรน intraprende, con libertร e consapevolezza, la sua strada.
Una direzione alla sua vita che non resta a livello di pensiero, di intenzioni, ma assume una geografia ben precisa: cammino verso Gerusalemme, che uccide i profeti e lapida gli inviati (cf. Lc 13,34;).
Non sceglie di morire, ma accoglie ciรฒ che sta per avvenire: come ciascuno di noi, Gesรน fatto uomo non ha la libertร di decidere il corso degli eventi, ma la libertร di aderirvi e farli propri.
Anche i discepoli percepiscono un Gesรน diverso e, mentre finora si sono sempre rivolti a lui come Maestro particolare, usando un termine specifico di difficile traduzione: guida, professore, responsabileโฆ, dโora in poi lo chiamano sempre e soltanto โSignoreโ, colui che interviene salvando (cfr. Lc 9,49.54;).
Cโรจ una serie di richiami allโAntico Testamento, soprattutto i Profeti (cf. Gen 5,22-24; Is 50,7; Ez 3,4-9.16-21;). โNel tempo del suo essere sollevatoโ: come Enoch ed Elia, Gesรน comprende il viaggio della vita come un camminare con Dio, vivendo gli eventi e preparandosi ad accogliere la fine della propria missione, accettando che altri la porteranno avanti, con le loro caratteristiche e i loro limiti.
Forse questa accettazione si concretizza nel gesto di inviare messaggeri โdavanti al suo voltoโ, discepoli pieni di zelo, ma assolutamente inadeguati, ancora in dissintonia con Gesรน. Il loro cominciare a percepirlo non solo come il Maestro da ascoltare e seguire ma come il Signore, si coniuga col volerlo difendere, sentendosi partecipi della sua potenza e volendola mettere in atto.
Una tentazione sempre presente in ambito religioso: difendere Dio, senza capire che Lui, lโOnnipotente, non si difende ma si consegna, nel male e nel bene, nel lasciarsi non accogliere e nel partire verso un altro villaggio dove si lascerร accogliere da Marta e Maria. Dio non ha bisogno di difensori ma cerca discepoli, che imparino da Lui.
โVolto induritoโ: lโatteggiamento di saldezza e determinazione richiesto e donato da Dio ai profeti, conseguente al loro fidarsi di Lui nella non accoglienza degli uomini. Durezza che, dobbiamo impararlo, non รจ contro gli altri, quelli che non capiscono, non possono condividere, rifiutano. Non devo pretendere che ciรฒ che รจ importante e magari decisivo per me, le mie scelte e passioni, il mio attuale punto di consapevolezza, sia automaticamente quello degli altri: quando io cambio, non cambiano il mondo, gli altri, i rapporti, i samaritani rimangono samaritani!
โUn fuoco dal cieloโ (cf. 2Re 1,10ss.): il diavolo nel deserto ha giร tentato Gesรน proponendogli la via della potenza e della violenza come fa sempre con tutti: con Mosรฉ attraverso le parole di Dio stesso (cf. Es 32,10) con David oltraggiato attraverso quelle di Abisai (2Sam 16,9ss.); qui attraverso gli stessi discepoli, a loro volta tentati di boria pseudo-religiosa: diโ di sรฌ e, per difenderti, noi potremo essere come Elia!
Elia ha risparmiato vite di uomini compiacendosi di un atteggiamento rispettoso, Gesรน le risparmia semplicemente perchรฉ davvero โvalgono qualcosa ai suoi occhiโ. Il travisamento piรน grande รจ pensare di far trionfare Dio e annientare gli uomini.
fratel Daniele
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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