โIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel vangeloโ (Mc 1,14-15). Con queste parole Gesรน dร inizio alla sua predicazione nel racconto di Marco. Nei capitoli seguenti lโevangelista riporta alcune guarigioni operate da Gesรน ma anche le critiche e le calunnie di scribi, farisei, erodiani, e il silenzio ostile della gente dal cuore indurito che assiste alla guarigione dellโuomo dalla mano paralizzata in giorno di sabato. Ma allora forse non รจ vero che il regno di Dio รจ vicino. Il piccolo gregge dei discepoli รจ tentato dallo scoraggiamento, dalla disillusione, dalla stanchezza e Gesรน risponde con parabole di cui poi offre lui stesso la spiegazione.
โCosรฌ รจ il regno di Dioโ (v. 26): nella prima parabola il Regno รจ paragonato a un uomo che getta il suo seme; โdorma o vegli, di notte o di giorno il seme germoglia e cresceโ (v. 27), e โquando il frutto รจ maturo, subito egli manda la falce, perchรฉ รจ arrivata la mietituraโ (v. 29). La comunitร provata, spossata dalla stanchezza, scoraggiata dalle continue critiche e opposizioni, viene esortata a non lasciarsi vincere dalla paura; il regno viene, il seme cresce, come non lo si sa. Gli zeloti di ieri e di oggi vogliono imporre il Regno con la forza, affrettarne la venuta (o meglio affrettare la venuta di quello che essi credono sia il regno di Dio!), ma ciรฒ che รจ imposto con la forza non รจ piรน regno di Dio. La Lettera di Giacomo invita ad avere โun animo largo e pazienteโ a imitazione dellโagricoltore che attende con pazienza i frutti della terra. โSiate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori perchรฉ la venuta del Signore รจ vicinaโ (Gc 5,8). Il vangelo di Giovanni riprende lโimmagine del seme e la riferisce a Gesรน stesso: โSe il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto fruttoโ (Gv 12,24). Un antico autore cristiano, Origene, definisce Gesรน โil regno di Dio in personaโ; su di lui il Padre ha pienamente regnato (cf. Su Matteo 14,7). Accogliere il Regno dentro di sรฉ, accogliere Gesรน dentro di sรฉ e con lui donare la propria vita (cf. Gv 12,25), nel nascondimento, nel quotidiano, nella fede che il piccolo seme cosรฌ poco appariscente darร frutto.ย
Anche la parabola del granello di senape รจ un invito alla speranza. Cโรจ un forte contrasto tra la piccolezza del seme e la pianta che ne nasce, un arbusto che spesso cresce nellโorto, sotto gli occhi di tutti quelli che abitano la casa. La piccolezza e il nascondimento sotto la terra non gli impediscono di diventare talmente grande da poter accogliere gli uccelli del cielo; puรฒ dare riparo, puรฒ ospitare alla sua ombra.
Scrive Ambrogio di Milano: โLa fede equivale al regno dei cieli e il regno dei cieli alla fede; quindi se uno ha la fede, possiede anche il regno dei cieli, e il regno รจ dentro di noi, come la fede รจ dentro di noi โฆ Anche il Signore รจ un chicco di senapeโ, che seminato e seppellito in un orto รจ diventato un albero. โSemina anche tu Cristo nel tuo ortoโ.
Tanti re desiderano regnare su di noi, tanti re cercano di sedurci e assoggettarci. โLโessere umano รจ stato creato libero nel decidere e padrone di sรฉโ, ricorda Ireneo di Lione; Dio non agisce contro la volontร dellโuomo; ciascuno รจ libero e โanche il vangelo รจ lecito non seguirloโ. Nessuno ci obbliga, ma cerchiamo almeno di avere consapevolezza di ciรฒ che diciamo quando nel Padre nostro invochiamo: โVenga il tuo regno!โ.ย
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sorella Lisa
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