Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 28 Giugno 2022

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โ€œPerchรฉ avete paura, piccoli di fede?โ€

Nei versetti precedenti lโ€™evangelista ci ha mostrato esempi di persone che vogliono seguire o sono chiamati a seguire il Signore. Quiย ancora ci sono i discepoli che seguono in Signore che sale sulla barcaย per traversare il lago diretto in territorio pagano, fuori dai confini di Israele (la barca รจ anche immagine della chiesa, della comunitร  dei credenti), ma vi รจ come unโ€™opposizione a questo progetto, una forte ostilitร , il vento e le acque sembrano guidati da forze nemiche.ย 

โ€œAvvenne un grande sconvolgimentoโ€:ย la parola usata per โ€œsconvolgimentoโ€, indica anche โ€œterremotoโ€ ed รจ la stessa usata per descrivere le tribolazioni degli ultimi giorniย nel discorso escatologico (Mt 24,7), il terremoto che avviene alla morte di Gesรน (Mt 27,54) e il terremoto che sposta la pietra del sepolcro alla resurrezione (Mt 28,2).

Il fatto che seguano il Signore non vuol dire che tutto andrร  bene, anziย il cammino della comunitร  dei credenti รจ esposto a contrarietร  esterne e interne.ย Non ha esenzioni: รจ una povera barchetta che avanza a fatica, non corrisponde a quella marcia trionfale che vorremmo assicurata.

Allora la paura diventa la oscura dominante del sentire dei discepoli anche perchรฉ il Signore sembra assente โ€œma egli dormivaโ€. Soprattutto questa lontananza avvertita ci fa smarrire: abbiamo speso la nostra vita per Lui โ€“ o almeno cosรฌ pensiamo โ€“ ed Egli non ci aiuta, ci lascia soli.ย Non percepiamo piรน che il Signore รจ presente nella nostra lotta. Eppure siamo noi che ci allontaniamo da Lui, quando la โ€œnostraโ€ percezione della realtร  diventa piรน credibile della sua fedeltร .

Ma almeno prima della disperazione, prima dellโ€™indurimento, prima del cinismo ci resta ancora il grido della preghiera โ€œSignore, salvaci!โ€. โ€œO Dio, vieni in mio aiuto. Affrettati a soccorrermi, o Signore!โ€.

E il Signore, che non era lontano, si accosta a noi e ci dice: โ€œPerchรฉ avete paura, piccoli di fede?โ€.ย 

Le nostre paure, le nostre letture disperanti della situazione, sono segno della nostra debole, incerta, vacillante fede. La pochezza della nostra fede ci fa dimenticare โ€“ ogni volta, come se fosse la prima volta โ€“ la fedeltร  del Signore. Questa รจ sempre piรน vera di ogni nostro sentire.

Non ci resta che aggrapparci alla sua parola vivente e fortificante come al timone della barca e tenere, comunque, senza lasciare la presa.

La tempesta finirร  perchรฉ il Signore non permette che siamo tentati al di sopra delle nostre capacitร  e puรฒ darci la forza bastante per reggere (cf. 1Cor 10,13).

รˆ interessante guardare i movimenti che appartengono al Signore: il โ€œdormireโ€ che usa gli stessi termini della sua morte e lo โ€œsvegliarsiโ€ che usa gli stessi termini della sua resurrezione.

La vita dei credenti รจ immersa in questo mistero della morte e resurrezione del Signore: solo questo dร  stabilitร  alla povera barchetta della chiesa.

Se il Signore รจ sulla barca, anche se dorme, la barca non andrร  a fondo. Il Signore vuole liberarci dalle nostre paure che ci rendono schiavi, prigionieri, incerti e insicuri.ย Stare dietro a Lui รจ cammino di liberazione, anche se dobbiamo attraversare tempeste, poi ci sarร  la โ€œgrande bonacciaโ€. La lotta non รจ senza senso, ci porta alla pace.ย 

fratel Domenico


Fonte

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