Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 27 Novembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,1-4

Data:

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Tutta la vita in un gesto

โ€œAlzati gli occhi, Gesรน vide alcuni ricchi โ€ฆ. vide anche una povera vedovaโ€ฆโ€. Nel nostro brano, come del resto in altri, รจ evidente lโ€™interesse dellโ€™evangelista per lo sguardo di Gesรน sulla realtร  che lo circonda. Uno sguardo altro, dallโ€™alto, dalla prospettiva di Dio, che non si ferma alle apparenze esteriori (cf. 1Sam 16,7): non vede solo gli scribi che si pavoneggiano nelle loro lunghe vesti o fanno lunghe preghiere per farsi vedere da tutti โ€“ di cui si รจ appena parlato โ€“ o dei ricchi che gettano generose offerte nel tesoro del tempio (v. 1). In mezzo alla folla Gesรน รจ capace di discernere lโ€™azione apparentemente insignificante di una povera vedova: non solo la vede, ma ne fa oggetto di un vero e proprio insegnamento per i discepoli.

Ma cosa cโ€™รจ di tanto importante nel gesto di questa donna? Tutti gli altri, dice Gesรน, โ€œhanno gettato del loro superfluo, lei invece nella sua indigenza vi ha gettato tutta la vita che avevaโ€. Questa la traduzione letterale del v. 4: lโ€™evangelista gioca sul doppio senso del termine bios, che significa sia โ€œle sostanzeโ€, โ€œciรฒ che serve per vivereโ€, sia, piรน semplicemente โ€œvitaโ€. I due significati non si escludono ma si implicano a vicenda. Gettando tutto ciรฒ che le resta per vivere, la vedova รจ come se vi gettasse la sua vita. La donna non solo dona tutto ciรฒ che ha, ma mette tutta quanta se stessa in quel dono, adempiendo cosรฌ in modo letterale il comandamento di โ€œamare Dio con tutto il cuore, con tutta lโ€™anima e con tutte le forzeโ€ che Gesรน ha presentato come il primo comandamento (cf. Lc 10,27).

Nel gesto della donna, se superiamo lโ€™impressione superficiale che lo giudica un gesto insignificante, cโ€™รจ davvero qualcosa di folle, di estremo: รจ quasi un gesto gettato nel vuoto di unโ€™istituzione ormai corrotta e spiritualmente morta, il tempio di Gerusalemme, che non puรฒ piรน contenerlo, un gesto di pura fede nel luogo della non-fede; ma รจ un gesto che non va perduto, perchรฉ Gesรน lo raccoglie, con il suo sguardo e le sue parole.

La donna, compiendo questo gesto, intuisce forse qualcosa delle tenebre di morte che minacciano il popolo e il suo tempio? Se dona tutto ciรฒ che ha per vivere, รจ come se intuisse che sono ormai iunti gli ultimi tempi, e non cโ€™รจ piรน nemmeno tempo di preoccuparsi per la propria vita (cf. 10,22), si puรฒ solo gettarla in Dio, perchรฉ sia lui a intervenire. La donna decide di rispondere al dilagare dellโ€™iniquitร  e della falsa religiositร  che ormai devasta il tempio con la sua integra fedeltร , con un gesto di consapevole e gratuito dono, che, mentre sembra alimentare quellโ€™istituzione che la sfrutta, come le altre vedove (cf. v. 47), in realtร  ne contesta segretamente ma tenacemente la mentalitร : รจ un piccolo gesto esteriore, ma che presuppone un orizzonte interiore totalmente diverso da quello che la circonda. La gratuitร  di questo gesto contiene unโ€™eccedenza, un di piรน rispetto alla sua destinazione propria, lโ€™offerta per il culto.

In fondo Gesรน si specchia nellโ€™umile gesto di quella donna. Attirando lโ€™attenzione dei suoi discepoli su di esso e spiegandolo, sembra volerli rendere partecipi del senso della sua stessa vita donata totalmente fino allโ€™estremo. In questi ultimi momenti cโ€™รจ da parte di Gesรน come unโ€™ostinazione nel porre parole e gesti significativi (il gesto eucaristico durante lโ€™ultima cena sarร  il culmine di tutto ciรฒ), anche se forse รจ ben consapevole che quelli che ha accanto non lo comprendono. Ma lo fa lo stesso, probabilmente perchรฉ ritiene โ€“ come la povera vedova โ€“ che questo sia lโ€™unico modo per resistere e vincere la barbarie e la corruzione che lo circonda.

Anche nelle nostre vite la storia del regno di Dio non รจ scritta da gesti eclatanti che attirano lโ€™attenzione, ma dallโ€™umile e tenace fedeltร  al bene quotidiano, nellโ€™intima fiducia che esso alla fine prevarrร , non sarร  vinto dal dilagare delle tenebre del male che ci circondano.

Donare tutta la vita, essere tutti interi in ogni atto che compiamo, ecco il segreto del gesto della povera vedova, figura di Cristo e di ogni discepolo che ne segue la vita. Come scriveva Fernando Pessoa in una sua poesia:

ยซSii tutto in ogni cosa. Metti tanto quanto sei
nel minimo che fai,
Come la luna in ogni lago tutta
risplende, perchรฉ in alto viveยป.

fratel Luigi

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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