Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 27 Gennaio 2023

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Semi del Regno

Le parabole del regno non ci parlano di un mondo al di lร  del mondo in cui viviamo, non raccontano cosa cโ€™รจ di lร , ma ci descrivono la nostra realtร  con gli occhi di Dio, ci rivelano come e dove Dio regna giร  qui e ora e โ€“ solo di conseguenza โ€“ come sarร  la vita piena quando questo regno, racchiuso in un piccolo seme, si sarร  dilatato a dimensione cosmica ed eterna.

Allora le parabole dei due semi, quello di grano e quello di senape, ci parlano della nostra storia umana, delle nostre piccole storie personali, delle nostre ordinarie vicende familiari e comunitarie. E ci invitano a guardarle con gli occhi di Dio e nella prospettiva del suo regnare sullโ€™universo. Ci chiedono di avere fiducia nel nostro impasto umano dove รจ impressa lโ€™immagine e la somiglianza con Dio, fiducia nel germe di eternitร  posto in noi con il battesimo, fiducia nel lavoro quotidiano dello Spirito allโ€™opera in noi e negli altri, fiducia nel tempo che non รจ chrรณnos, un mostro che divora i suoi piccoli, bensรฌ kairรณs, lโ€™occasione propizia in cui lโ€™Altissimo si fa prossimo, lโ€™Eterno si fa oggi.

Ed รจ bello che i due semi posti al cuore delle parabole odierne appartengano a due piante cosรฌ diverse. Il primo, il grano, รจ il seme della necessitร , lโ€™embrione del cibo solido, il germe da cui si attende il frutto concreto per eccellenza: il pane che nutre ogni essere umano, lโ€™umanitร  capace di coltura e di cottura, capace di raccogliere, vagliare, macinare, impastare, cuocereโ€ฆ per nutrirsi. Lโ€™altro, il granello di senape รจ il seme della gratuitร : non solo perchรฉ il frutto sarร  una spezia โ€“ che aggiunge sapore e durata a un cibo altro da sรฉ โ€“ ma anche perchรฉ la nostra parabola si disinteressa del frutto nato da quel granello e ci invita a guardare alle fronde, ai rami, ai nidi di quegli uccelli โ€œche non seminano, non mietono, non raccolgono nei granaiโ€ (cf. Mt 6,26), eppure sono nutriti dal Padre celeste.

Infine, a conclusione delle parabole, resta sospesa una domanda. Gesรน annunciava la Parola โ€œcome potevano intendereโ€, con riferimenti alla terra, alla natura, alla vita quotidianaโ€ฆ Per questo potremmo dire che i piccoli โ€œpotevano intendere beneโ€, coglievano facilmente i misteri del regno. Ai discepoli perรฒ โ€“ che Marco in particolare ci presenta come duri di cuore, lenti a credere, refrattari agli insegnamenti โ€“ ai discepoli Gesรน โ€œspiegava ogni cosaโ€. Ecco la domanda sospesa: spiegava ogni cosa ai discepoli perchรฉ avessero parte al segreto messianico, oppure gliela doveva spiegare perchรฉ non erano tra quei โ€œpiccoliโ€ cui queste cose erano state rivelate, ma piuttosto erano tra quei โ€œsapientiโ€ cui erano state nascoste?

Piccolezza e semplicitร  restano le chiavi di accesso al regno e alla sua realtร  quotidiana, qui e ora.

fratel Guido

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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