Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 26 Febbraio 2020

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Elemosina, preghiera, digiuno vissuti non da ipocriti ma sotto lo sguardo del Padre. A questo ci invita il vangelo che risuona oggi, mercoledรฌ delle ceneri e inizio del cammino quaresimale, un cammino animato dal santo desiderio della Pasqua di resurrezione, un tempo e un cammino gioiosi se vissuti con gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesรน.

โ€œNon come gli ipocritiโ€, non come gli attori che recitano una parte, che nascondono il volto e amplificano la voce dietro a una maschera. Lโ€™ipocrisia รจ forse una delle tentazioni piรน grandi che minaccia quella particolare categoria di battezzati che siamo noi monaci: siamo attratti dalla silhouette, dallโ€™abito, dai riti, dalla visibilitร  e volte persino dalla sovraesposizione e dietro a queste maschere โ€“ apprezzate anche da chi ci guarda โ€“ smarriamo la nostra identitร , quellโ€™autenticitร  che sola puรฒ guidare sui passi del vangelo le nostre vite, come quelle di ogni cristiano.

La Quaresima allora puรฒ essere un tempo di ritrovata autenticitร , un percorso di riscoperta della propria identitร  proprio attraverso i tre elementi richiamati dal vangelo odierno.

Lโ€™elemosina, cioรจ la veritร  su cosa ci รจ davvero caro e sulla nostra capacitร  di vivere il dono, di condividere โ€“ come la vedova al tempio โ€“ non solo qualcosa dei nostri beni ma tutto quello che ci fa vivere e, ancor piรน in profonditร , quel bene che ciascuno di noi รจ chiamato a essere per gli altri.

La preghiera, cioรจ la veritร  del nostro dialogo con Dio, della nostra capacitร  di ascolto obbediente e di parola responsabile, di messa in pratica e di fedeltร  alla parola data.

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Il digiuno, cioรจ la veritร  del nostro rapporto con quanto ci nutre e ci sostiene, il discernimento sulla bontร  e lโ€™utilitร  di quanto lasciamo entrare in noi, lโ€™astensione da quanto appesantisce il nostro cuore e la nostra mente.

In questo senso condivisione, preghiera e digiuno per un cristiano โ€“ e ancor piรน per un monaco cenobita โ€“ non sono mai percorsi individuali: non solo perchรฉ la qualitร  relazionale รจ nella loro natura, ma perchรฉ lโ€™autenticitร  delle nostre vite โ€“ quella schietta trasparenza cui la Quaresima vuole ricondurci โ€“ รจ la koinonia, la comunione di vita, lโ€™essere animati da una sola fonte, quella dei nostri fratelli e le nostre sorelle: lโ€™amore di Dio in Cristo Gesรน.

Forse รจ per questo che san Benedetto nella sua Regola dice che โ€œla vita del monaco (e io credo di poter dire la vita di ogni cristiano) dovrebbe avere in ogni tempo unโ€™osservanza quaresimaleโ€: non come triste e ipocrita adempimento di precetti minuziosi e di pratiche che mortificano il corpo donatoci dal Signore per una vita in pienezza, ma come rispetto quotidiano della nostra autenticitร  di fronte a Dio e ai fratelli e alle sorelle, un quotidiano rinnovarsi delle promesse battesimali, di quellโ€™Amen pronunciato prima da Dio e poi da noi sulle nostre povere vite.

fratel Guido

Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร .
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 6,1-6.16-18 In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซState attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’รจ ricompensa per voiย presso il Padre vostro che รจ nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipรฒcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In veritร  ioย vi dico: hanno giร  ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentreย tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciรฒ che fa la tua destra, perchรฉ la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร . E quando pregate, non siate simili agli ipรฒcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In veritร  io vi dico: hanno giร  ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che รจย nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร . E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipรฒcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In veritร  io vi dico: hanno giร  ricevuto la loro ricompensa.ย Invece, quando tu digiuni, profรนmati la testa e lร vati il volto, perchรฉ la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo,ย che รจ nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร ยป. Parola del Signore

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