Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 24 Agosto 2020

- Pubblicitร  -

Gesรน si fa conoscere a Natanaele, โ€œun israelita in cui non cโ€™รจ falsitร โ€ (v. 47). Sรฌ, perchรฉ il Signore si fa trovare da chi lo cerca con tutto il cuore, da chi lo invoca con sinceritร  (cf. Sal 145,18). Non dobbiamo temere: se cerchiamo veramente il Signore con cuore sincero, egli si fa trovare; anzi, nel farsi trovare ci rivela che giร  lui prima ci aveva visti e cercati, come qui Gesรน dice di aver visto Natanaele quando era sotto il fico, immagine che nella letteratura rabbinica indicava la meditazione delle Scritture.

Grande a volte puรฒ essere il nostro vagare, il nostro errare, e anche nella ricerca del Signore puรฒ sembrarci di andare a tentoni e di non essere sicuri di star facendo davvero la volontร  del Signore. Del resto, finchรฉ siamo in questa vita solo di due cose possiamo forse avere una qualche sicurezza: il nostro povero e misero tentativo โ€“ se cโ€™รจ โ€“ di non essere falsi, menzogneri, ipocriti, bugiardi di fronte anzitutto a se stessi, alla propria coscienza, e di conseguenza anche di fronte a Dio e agli altri, e poi โ€“ e questa รจ lโ€™unica sicurezza veramente granitica โ€“, la fedeltร  del Signore, che ama ciascuno e tutti di un amore incondizionato e fedele e che sempre porta a compimento le sue promesse.

E la promessa che Gesรน fa a Natanaele รจ proprio questa: una comunicazione fra il cielo e la terra resa possibile da lui, dal Figlio dellโ€™uomo (cf. v. 51), titolo che indicava un essere divino. Vi รจ un amore di Dio che nel Figlio Gesรน si manifesta e si offre a chi lo cerca con sinceritร . E Natanaele era stato sincero, a costo quasi di essere offensivo: โ€œDa Nazareth puรฒ venire qualcosa di buono?โ€ (v. 46).

Dio non si spaventa di fronte alle nostre parole e al nostro atteggiamento nei suoi confronti, anche se รจ un atteggiamento di diffidenza e di rifiuto: basta che sia sincero, basta che noi ci siamo veramente, senza mentire, senza cercare false apparenze o senza seguire mode spirituali. รˆ il nostro cuore che il Signore cerca, per incontrarci e parlare al nostro cuore, anzi, sul nostro cuore (cf. Os 2,16: โ€œparlerรฒ sul suo cuoreโ€).

Quando nelle nostre parole, nelle parole che impieghiamo nella nostra preghiera ci siamo veramente, ci mettiamo noi stessi, accettando di far venire a parola quei sentimenti e quelle emozioni che ci portiamo dentro senza camuffarle, senza averne paura, senza rimuoverle per un nascosto senso di colpa, ma diamo loro voce, fosse pure per dire, con Natanaele: โ€œDa quel luogo puรฒ mai venire qualcosa da parte del Signore?โ€, il Signore ci viene incontro e ci fa conoscere che eravamo da lui conosciuti e amati, e allora il nostro cuore, che ha accettato di essere se stesso, puรฒ incontrare il cuore di Dio e conoscere il suo amore: โ€œVedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dellโ€™uomoโ€ (v. 51).

- Pubblicitร  -

Ciรฒ che ci impedisce di incontrare il Signore non รจ, dunque, lโ€™eventuale ribellione o diffidenza che รจ in noi, ma piuttosto quella tiepidezza (cf. Ap 3,15-16) che รจ il frutto di un susseguirsi di piccole menzogne che abbiamo detto a noi stessi, a Dio e agli altri e che non ci fa piรน incontrare nรฉ il nostro cuore, nรฉ il Signore, il quale sempre sta alla porta del nostro cuore e bussa (cf. Ap 3,20). Apriamogli!

sorella Cecilia


Fonte

Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...