โSappiate bene questoโ (v. 39): voi โnon immaginateโ (v. 40) lโora! Sapere la propria โnon conoscenzaโ, cioรจ la consapevolezza della propria ignoranza, puรฒ costituire la scintilla da cui origina la vigilanza, come disposizione di chi โ vivendo unโattesa abitata dal desiderio dellโincontro โ riconosce di essere non un padrone, ma semplicemente un โamministratoreโ, cioรจ un servitore incaricato di un ministero a favore di altri, e che adempie quel servizio in modo affidabile e prudente, prendendosi cura di quanto e quanti gli sono stati affidati.
Ma lโindeterminatezza dellโora, lโimpossibilitร di veder tutto chiaro e di poter pianificare ogni cosa, unite alla sfiducia nel ritorno dellโAtteso e nel compimento delle sue promesse, possono anche ingenerare una postura di irresponsabilitร : chi pensa di non dover piรน rendere conto a nessuno, nรฉ di se stesso, nรฉ del proprio operato, nรฉ di coloro che gli sono stati affidati, finirร per dimenticare la propria chiamata al servizio di โamministratoreโ, si considererร un padrone e si riterrร autorizzato โa percuotereโ (v. 45) coloro che avrebbe dovuto custodire, pervertendo il senso del mandato ricevuto. E mentre spadroneggerร sugli altri โ magari facendosi anche passare per un benefattore (cf. Lc 22,25) โ, si abbandonerร al proprio delirio di onnipotenza, e a briglia sciolta non troverร di meglio da fare che mangiare, bere e ubriacarsi, tentando cosรฌ di saziarsi sino allโottundimento e di colmare, con smodate quantitร che stordiscono, lโabisso del vuoto che si porta dentro.ย
Si tratta, peraltro, di un copione ben noto, quello delle scelte degli empi, descritte con dovizia di particolari nellโAntico Testamento. Ecco i pensieri del loro cuore:
โVenite dunque e godiamo dei beni presenti,
gustiamo delle creature come nel tempo della giovinezza!
Saziamoci di vino pregiato e di profumi,
non ci sfugga alcun fiore di primavera,
coroniamoci di boccioli di rosa prima che avvizziscano;
nessuno di noi sia escluso dalle nostre dissolutezze.
Lasciamo dappertutto i segni del nostro piacere,
perchรฉ questo ci spetta, questa รจ la nostra parte.
Spadroneggiamo sul giusto, che รจ povero,
non risparmiamo le vedove,
nรฉ abbiamo rispetto per la canizie di un vecchio attempatoโ (Sap 2,6-10).
Cosรฌ โlโamministratore abusa della sua autoritร e percuote i servi, per cui, al ritorno improvviso del padrone, verrร punito. Questa scena โ ammonisce papa Francesco โ descrive una situazione frequente anche ai nostri giorni: tante ingiustizie, violenze e cattiverie quotidiane nascono dallโidea di comportarci come padroni della vita degli altri. Abbiamo un solo padrone a cui non piace farsi chiamare โpadroneโ ma โPadreโ. Noi tutti siamo servi, peccatori e figli: lui รจ lโunico Padreโ.
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Ci รจ dunque chiesto di essere โprontiโ (v. 40), di vegliare su noi stessi, per diventare capaci di vegliare anche sugli altri, con uno sguardo che accarezza e accompagna, e non con lโocchio di chi spia, giudica, abusa, ma con la vigilanza del cuore che sostiene il dolce peso dellโattesa di colui che ha promesso: โSรฌ, vengo presto!โ (Ap 22,20). Da mercedem sustinentibus te; Da pacem, Domine, sustinentibus te: โRicompensa, Signore, e dร la tua pace a quanti portano il peso dellโattesa del tuo ritorno!โ (cf. Sir 36,18).
fratel Emanuele
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto.Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 39-48
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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซCercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
ย
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
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Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโamministratore fidato e prudente, che il padrone metterร a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร a capo di tutti i suoi averi.
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Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โIl mio padrone tarda a venireโ, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร un giorno in cui non se lโaspetta e a unโora che non sa, lo punirร severamente e gli infliggerร la sorte che meritano gli infedeli.
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Il servo che, conoscendo la volontร del padrone, non avrร disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร poche.
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A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto; a chi fu affidato molto, sarร richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore
